LE REAZIONI
PADOVA Grande turbamento ha suscitato nei genitori e nei catechisti

Mercoledì 23 Ottobre 2019
LE REAZIONI
PADOVA Grande turbamento ha suscitato nei genitori e nei catechisti l'immagine a luci rosse inviata via whatsapp a fine settembre dal telefonino di don Graziano Rizzo. Il parroco don Florindo Bodin si era raccomandato che la notizia non venisse divulgata, ma i destinatari del messaggio hanno deciso invece di segnalare immediatamente l'accaduto. «Come genitori - ha affermato ieri pomeriggio una mamma - non ci accontentiamo del fatto che il sacerdote sia stato allontanato, ma auspicano che la Diocesi al più presto faccia chiarezza. In particolare, bisogna andare a fondo per capire dove sia stata scattata la fotografia e chi sia il soggetto protagonista dell'immagine». «E' sconcertante - ha rincarato - che a spedirla sia stato un sacerdote che a dicembre compirà 74 anni e che in passato ha avuto il ruolo di educatore».
Bocche cucite, invece, tra i catechisti incaricati di tenere il corso per i ragazzini che si preparano a ricevere la prima Comunione e la Cresima. «Non è una questione su cui vogliamo entrare - hanno detto ieri -. Non siamo certo noi a dover giudicare l'operato del sacerdote rimosso, ma sarà compito di chi ha la competenza e il ruolo per intervenire su questa vicenda». Ieri pomeriggio, comunque, l'aria che si respirava nella parrocchia della Beata Vergine Maria del Suffragio Perpetuo alle Cave, era pesante. Nel bar del patronato c'erano soltanto alcuni anziani che passavano il tempo giocando a carte, ma bocche cucite su quanto era accaduto e poche chiacchiere anche tra di loro. Il sagrato era deserto, ma fermandosi qualche minuto ad osservare si notava un'atmosfera insolita, fatta di sospetti, di sguardi indagatori da dietro alle finestre, anche del patronato stesso.
L'INCREDULITÀ
Nel vicino ambulatorio del medico di base molti i residenti in attesa, ma l'argomento della foto hard risulta ostico e i pazienti preferiscono il silenzio, forse per rispettare l'indicazione del parroco. Stupore, qualche espressione corrucciata, invece, ma egualmente pochi commenti, se non a mezza voce, dalle tante mamme che affollavano il parcheggio delle vicine scuole frequentate dai bambini del quartiere, compresi quelli tra i 10 e gli 11 anni che si stanno preparando per accostarsi, l'anno prossimo, alla prima Comunione o alla Cresima. Soltanto qualche madre accetta di sbilanciarsi e sottolinea: «Purtroppo queste sono cose spiacevolissime che non dovrebbero mai accadere».
«Ho conosciuto don Graziano - aggiunge un'altra genitrice - e mi sembrava una brava persona». «Certo è - rincara un papà - che da poco è cambiato il parroco e con il precedente avevamo un altro rapporto». La vicenda, comunque, ha scosso molte persone del quartiere. Nel bar gli avventori parlano dell'accaduto, passando dall'incredulità all'amarezza. Il primo pensiero di tutti, però, va ai ragazzini che avrebbero potuto prendere in mano il cellulare dei genitori e trovarsi davanti quell'immagine choccante.
Luisa Morbiato
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