LE REAZIONI
CINTO EUGANEO/CERVARESE «Mio fratello si è tolto la vita

Giovedì 23 Gennaio 2020
LE REAZIONI
CINTO EUGANEO/CERVARESE «Mio fratello si è tolto la vita per questioni di lavoro. E' stato licenziato in tronco a seguito di una decisione che giudichiamo assurda. Al momento non riteniamo di aggiungere altro. Poche parole pronunciate in tono teso al telefono, quelle di Davide Sinigaglia, fratello di Simone, il 40enne operaio residente a Cinto Euganeo che nel pomeriggio di ieri si è tolto la vita, impiccandosi al ramo di un albero a Carmignano di Sant'Urbano. Prima di chiudere la comunicazione, si limita a mormorare: Per il momento vogliamo procedere con i piedi di piombo nel commentare quanto è accaduto. Ribadiamo che si è trattato di un licenziamento assurdo. Nel tardo pomeriggio la notizia è stata comunicata dai carabinieri della stazione di Lozzo Atestino anche a Paolo Rocca, primo cittadino di Cinto. E' un fatto che mi ha profondamente rattristato, anche se personalmente non conoscevo né Simone Sinigaglia né la sua famiglia. Sono diventato sindaco da poco tempo e non sono residente a Cinto. Mi è stato spiegato che si trattava di una gran brava persona e che era impegnato da molto tempo ad accudire l'anziana madre.
IN FABBRICA
A Cervarese, invece, alle 20 ieri di ieri sera gli operai hanno lasciato l'azienda due ore prima della fine del turno in segno di lutto. La conferma ricevuta dalle Rsu interne della morte di Simone li ha profondamente scossi. Tra l'altro, nella stessa azienda, ma in un'altra provincia, lavora anche il fratello dello scomparso. Ieri sera lo stabilimento di via Fossona a Cervarese Santa Croce si è svuotato lentamente e alle 21 in azienda non c'era più nessuno. A rimanere accese solo le luci della portineria. A dirigersi verso il grande parcheggio esterno solo gli ultimi operai. «E' una notizia tristissima», si limita a dire un dipendente, mentre si avvia veloce verso la macchina. «La decisione è stata quella di andare a casa alle 20 in segno di lutto per quanto accaduto», spiega il collega che gli cammina a fianco. Una notizia che già a metà pomeriggio ha iniziato a rimbalzare di messaggio in messaggio sui cellulari dei lavoratori. Il turno della mattina si era chiuso alle 14 per poi dare spazio ai lavoratori del pomeriggio. Ma anche chi non era in azienda nelle ore in cui la notizia si è fatta sempre più insistente, ha comunque saputo di quello che era accaduto al collega. Intorno alle 19 si è tenuta una riunione in azienda fra i rappresentanti sindacali e gli operai, dove è arrivata la conferma dell'accaduto. Poi la decisione di chiudere anticipatamente il turno di lavoro.
Eugenio Garzotto
Barbara Turetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci