LE REAZIONI
CARCERI Tra i sindaci della Bassa Padovana si stanno finalmente diffondendo

Mercoledì 22 Gennaio 2020
LE REAZIONI CARCERI Tra i sindaci della Bassa Padovana si stanno finalmente diffondendo
LE REAZIONI
CARCERI Tra i sindaci della Bassa Padovana si stanno finalmente diffondendo ottimismo e fiducia. La notizia che a giorni saranno aggiudicati il progetto definitivo e quello esecutivo per il completamento della Variante alla sr10, e soprattutto le rassicurazioni dell'assessore regionale Elisa De Berti sulla certezza del finanziamento, fanno ben sperare un territorio che da decenni attende l'opera. Molti ricordano che la strada renderà anche più agevole il collegamento con l'ospedale di Schiavonia. «Per la prima volta sono un po' ottimista afferma il sindaco di Borgo Veneto Michele Sigolotto - Lo voglio essere, ora che c'è stata la riclassificazione della strada da regionale a Statale. Per troppo tempo il completamento della sr10 ha rischiato di diventare un'utopia in cui non credere più. Ma devo dire che ho visto la grande determinazione dell'assessore De Berti, che si è indubbiamente data da fare: per il suo impegno concreto la voglio proprio ringraziare».
IL CONVEGNO
Lo scorso sabato si è svolto a Montagnana un convegno per riflettere sul futuro dell'opera, al quale hanno partecipato, oltre agli amministratori del territorio e a quelli regionali, anche i rappresentanti del Governo. «Ho chiesto al Sottosegretario di andare al Ministero, prendere quei soldi e destinarli al Veneto. prosegue Sigolotto - Si parla dell'assegnazione di 50 milioni di euro per il completamento dell'opera. Scelgo di credere che possano bastare, se saranno realizzate rotatorie invece di cavalcavia e se le corsie saranno solo due invece di quattro. Secondo me sarebbe stato conveniente convocare anche le Autostrade, che avranno tutte l'interesse di collegare i caselli di Monselice e Santa Margherita D'Adige, anche in previsione dell'avvio di Agrologic».
Tra i fiduciosi, ma con qualche riserva, si può annoverare il sindaco di Montagnana Loredana Borghesan. «Il convegno di sabato scorso ha lasciato un po' di speranza e di apertura. commenta È stata fatta una precisa fotografia della situazione. Ma ora non possiamo più delegare nessuno. Tutti noi amministratori dobbiamo fare le verifiche necessarie affinché siano rispettati i prossimi step che ci siamo dati se non vogliamo ritrovarci qui tra cinque anni con lo stesso problema».
I TIMORI
Anche Borghesan ha il timore che 50 milioni di euro possano non essere sufficienti, in considerazione al gran lavoro che si renderà necessario portare a termine, a partire dagli espropri. «Dev'essere un'opera adeguata, in grado di dare risposte al territorio. conclude Borghesan Anche in quest'ottica riveste una primaria importanza attuare un serio monitoraggio da qui ai prossimi mesi».
Silvia Mizzon, sindaco di Megliadino San Vitale, è a sua volta ottimista. «Dopo le rassicurazioni dell'assessore regionale De Berti, oserei dire che finalmente si parte, sono fiduciosa. afferma - Certo siamo già in ritardo. Ho 44 anni ed è praticamente da tutta la vita che sento parlare di questa opera. Ecco allora che dire che la colpa è stata della Regione che non ha fatto nulla negli ultimi cinque anni mi sembra una scusa banale. Io invece sono soddisfatta, perché finalmente si fa sul serio».
Tiberio Businaro, sindaco di Carceri, si dice certo della realizzazione dell'opera. «La mia non è una fiducia a prescindere, ma essendo amministratore so intuire se un progetto può arrivare all'obiettivo o meno. dichiara Se c'è un progetto e ci sono i soldi, non c'è motivo per cui non si realizzi la strada. Bisogna però non abbassare la guardia, stare sul pezzo».
Camilla Bovo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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