LE PROTESTE
PADOVA Arriverà proprio in queste ore agli organizzatori del movimento Veneto No Green Pass la notifica dalla questura che vieta la prossima manifestazione, in programma per sabato, in piazza Garibaldi.
Quello che ormai era diventato il punto di ritrovo preferito dai No pass padovani dovrà per forza di cose cambiare, a seguito della nuova direttiva del Prefetto che ha esteso l'area vietata alle manifestazioni e ai cortei a piazza Garibaldi, appunto, e a via Umberto I. Un provvedimento che ha inasprito quello già applicato da due settimane nelle piazze e sul liston.
I manifestanti però si stanno organizzando per un nuovo corteo con ritrovo in piazzale Stazione, che dovrebbe avere inizio alle 15 e proseguire poi fino a piazza Sartori. Ospiti speciali in videocollegamento sono stati annunciati il filosofo Diego Fusaro, il cantante Povia ed Enrico Montesano, noti per le posizioni contrarie al vaccino e al Green pass.
Per sabato il questore Antonio Sbordone prevede di intensificare il numero di agenti sul campo per controllare che tutti indossino la mascherina, come previsto dalla precedente ordinanza comunale che la impone nelle situazioni di assembramento.
«Da venerdì (domani, ndr) sarà obbligatorio tenere la mascherina anche all'aperto in centro, come stabilisce l'ordinanza sindacale spiega il questore. Intensificheremo il numero di agenti presenti, così come abbiamo rafforzato il controllo del Green pass negli esercizi pubblici. In ogni caso non si sono mai registrate azioni violente e finora l'interlocuzione con i promotori delle manifestazioni ha sempre portato a una gestione equilibrata della protesta. Mi auguro si continui così».
Sabato sarà la 26esima giornata di protesta. E anche se non ci sono state azioni apertamente violente si avverte una tensione crescente. L'ultimo corteo, martedì sera, ha visto il leader di Veneto No Green Pass, Cristiano Fazzini, opporsi alla Digos che chiedeva i documenti degli steward, figure obbligatorie con il compito di controllare il rispetto delle norme anti Covid. Poi il corteo si è fermato dopo pochi metri perché la polizia ha identificato un uomo senza dispositivo di protezione e questo ha scatenato le proteste dei manifestanti.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Arriverà proprio in queste ore agli organizzatori del movimento Veneto No Green Pass la notifica dalla questura che vieta la prossima manifestazione, in programma per sabato, in piazza Garibaldi.
Quello che ormai era diventato il punto di ritrovo preferito dai No pass padovani dovrà per forza di cose cambiare, a seguito della nuova direttiva del Prefetto che ha esteso l'area vietata alle manifestazioni e ai cortei a piazza Garibaldi, appunto, e a via Umberto I. Un provvedimento che ha inasprito quello già applicato da due settimane nelle piazze e sul liston.
I manifestanti però si stanno organizzando per un nuovo corteo con ritrovo in piazzale Stazione, che dovrebbe avere inizio alle 15 e proseguire poi fino a piazza Sartori. Ospiti speciali in videocollegamento sono stati annunciati il filosofo Diego Fusaro, il cantante Povia ed Enrico Montesano, noti per le posizioni contrarie al vaccino e al Green pass.
Per sabato il questore Antonio Sbordone prevede di intensificare il numero di agenti sul campo per controllare che tutti indossino la mascherina, come previsto dalla precedente ordinanza comunale che la impone nelle situazioni di assembramento.
«Da venerdì (domani, ndr) sarà obbligatorio tenere la mascherina anche all'aperto in centro, come stabilisce l'ordinanza sindacale spiega il questore. Intensificheremo il numero di agenti presenti, così come abbiamo rafforzato il controllo del Green pass negli esercizi pubblici. In ogni caso non si sono mai registrate azioni violente e finora l'interlocuzione con i promotori delle manifestazioni ha sempre portato a una gestione equilibrata della protesta. Mi auguro si continui così».
Sabato sarà la 26esima giornata di protesta. E anche se non ci sono state azioni apertamente violente si avverte una tensione crescente. L'ultimo corteo, martedì sera, ha visto il leader di Veneto No Green Pass, Cristiano Fazzini, opporsi alla Digos che chiedeva i documenti degli steward, figure obbligatorie con il compito di controllare il rispetto delle norme anti Covid. Poi il corteo si è fermato dopo pochi metri perché la polizia ha identificato un uomo senza dispositivo di protezione e questo ha scatenato le proteste dei manifestanti.
Silvia Moranduzzo
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