LE MISURE
MONSELICE L'emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio l'economia.

Martedì 25 Febbraio 2020
LE MISURE MONSELICE L'emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio l'economia.
LE MISURE
MONSELICE L'emergenza Coronavirus rischia di mettere in ginocchio l'economia. A lanciare l'allarme sono le associazioni di categoria. «Nell'incontro avvenuto tra parti sociali e ministro del lavoro è stata garantita dal governo una serie di strumenti a tutela dei lavoratori delle aree interessate dall'emergenza Coronavirus: dalla Cassa integrazione ordinaria, al fondo di integrazione salariale o la Cig in deroga per le aziende con meno di 6 dipendenti spiega Roberto Boschetto, presidente di Confartigianato Imprese Padova - Apprezziamo la celerità. Ora però agli annunci devono seguire al più presto i fatti perché le nostre aziende si interrogano sugli effetti, sia immediati che a lungo termine di questa situazione. È quindi determinante agire con tempestività».
Le cose non vanno affatto meglio al settore agricolo. Coldiretti evidenzia come Vo' Euganeo, uno dei centri agricoli più importanti della provincia, in questi giorni di isolamento sia di fatto paralizzato. Un vero disastro per le attività agrituristiche e le cantine, le due principali voci dell'agricoltura di Vò, con decine di aziende e centinaia di addetti. Se gli oltre venti agriturismi di tutto il territorio comunale hanno ricevuto innumerevoli disdette, l'attività delle cantine è bloccata, dato che le merci non possono uscire dai confini comunali. Per non parlare poi dell'impossibilità per gli imprenditori agricoli della zona di uscire da Vo' e di partecipare quindi ai mercati. «Gli agricoltori continuano a fare il loro lavoro, nei vigneti come in azienda, ma in questo frangente non possono esercitare tutte le attività connesse: - spiega Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova - dall'accoglienza alla ristorazione, dalla spedizione dei prodotti alla partecipazione ai mercati e alle altre attività. Ogni giorno in quarantena si traduce in una considerevole perdita di reddito per le imprese agricole».
IL CAOS
Non bastava il Coronavirus a creare caos e timore nella provincia padovana. Ora ci si mettono pure gli sciacalli. In tutte le zone colpite dal virus, compresa la provincia padovana, sono infatti state segnalate truffe, o tentate tali, di malviventi che, approfittandosi della paura che regna sovrana sull'argomento, hanno escogitato nuovi sistemi per derubare e farsi beffe dei cittadini. Andando a colpire, come quasi sempre accade, le fasce più deboli della popolazione. Stando al tam-tam che corre su Facebook, i truffatori, questa volta, si sono muniti di falsi tesserini dell'Ulss 6. Suonano alla porta degli anziani, spiegando loro di essere stati mandati addirittura dall'Azienda sanitaria per fare tamponi o elargire informazioni sul temutissimo virus. Una volta dentro, il meccanismo messo in atto dai truffatori è sempre lo stesso: mentre un complice distrae il malcapitato di turno, l'altro si aggira nelle varie stanze in cerca di contanti e oggetti di valore. Per proteggersi, e proteggere i propri cari, da questi sciacalli, è bene ricordarsi che nessuno è stato inviato per questo servizio dall'Ulss6 Euganea e che tamponi non vengono realizzati nelle abitazioni. Semmai qualcuno fosse in dubbio se aprire o meno la porta di casa propria a sedicenti incaricati di questa o quella azienda o ente pubblico, vale la regola di sempre, sincerarsi della veridicità delle dichiarazioni in questione chiamando il 112.
«Attenzione alle truffe. mette in guardia anche il sindaco di Carceri Tiberio Businaro - Non ci sono operatori sanitari che effettuano tamponi nelle abitazioni, nel dubbio contattate le autorità competenti. Purtroppo le persone senza scrupoli non si fermano nemmeno in situazioni difficili come questa». Pure il primo cittadino di Arquà Petrarca, Luca Callegaro, ha diramato l'allerta sui social. «Le forze dell'ordine comunicano che dei malfattori si presentano nelle case, soprattutto di anziani, spacciandosi per operatori dell'Ulss con la scusa di effettuare il tampone. ha scritto sulla propria pagina Facebook - L'Ulss non sta effettuando queste operazioni e quindi invito la cittadinanza a non far entrare nessuno nella propria abitazione».
Camilla Bovo
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