LE FIAMME
BORGO VENETO La tranquillità della notte, tra sabato e domenica scorsi, è stata spezzata dalla furia devastatrice del fuoco. È accaduto a Borgo Veneto, in località Megliadino San Fidenzio, dove nelle prime ore di ieri in un vecchio stabile abbandonato è divampato un pauroso incendio.
Erano le 4.30 circa, quando, al civico 27 di via Pasquale Longo, ha improvvisamente preso fuoco una struttura in legno adibita a piccolo deposito, adiacente allo stabile in disuso appartenente alla ditta Eurostrade srl. Alcuni residenti nelle vicinanze, forse svegliati dall'odore acre del fumo o dal crepitio delle fiamme, hanno immediatamente dato l'allarme.
Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco della caserma di Este, che si sono subito messi al lavoro per estinguere l'incendio e mettere in sicurezza l'area, e i carabinieri della stazione di Montagnana, che hanno avviato un'indagine per individuare eventuali responsabilità.
Intanto è stato avvisato anche il proprietario dello stabile abbandonato, il 52enne del luogo Cosimo Venuto. Le operazioni di spegnimento dell'incendio si sono protratte per oltre un'ora. Il fuoco ha rapidamente inghiottito la struttura in legno del deposito, dalla quale le fiamme si sono levate alte, così come le dense volute di fumo. L'incendio è però stato domato prima che potesse propagarsi agli stabili vicini.
La celerità dell'intervento dei pompieri ha fatto sì che non ci fossero feriti. Per lo stesso motivo, i danni sono stati circoscritti alla proprietà di Eurostrade srl: il danno è ancora in via di quantificazione. Le attività degli inquirenti si sono subito concentrate sull'origine dell'incendio. I primi elementi raccolti dai vigili del fuoco e dai carabinieri hanno permesso di escludere, quasi con assoluta certezza, il dolo.
L'incendio di via Pasquale Longo avrebbe insomma cause accidentali. La messa in sicurezza del sito si è conclusa in mattinata, quando i vigili del fuoco hanno potuto far ritorno in caserma a Este.
Ora, toccherà al proprietario fare la stima del danno ed, eventualmente, pensare a edificare una nuova struttura da adibire a deposito.
Ca.B.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BORGO VENETO La tranquillità della notte, tra sabato e domenica scorsi, è stata spezzata dalla furia devastatrice del fuoco. È accaduto a Borgo Veneto, in località Megliadino San Fidenzio, dove nelle prime ore di ieri in un vecchio stabile abbandonato è divampato un pauroso incendio.
Erano le 4.30 circa, quando, al civico 27 di via Pasquale Longo, ha improvvisamente preso fuoco una struttura in legno adibita a piccolo deposito, adiacente allo stabile in disuso appartenente alla ditta Eurostrade srl. Alcuni residenti nelle vicinanze, forse svegliati dall'odore acre del fumo o dal crepitio delle fiamme, hanno immediatamente dato l'allarme.
Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco della caserma di Este, che si sono subito messi al lavoro per estinguere l'incendio e mettere in sicurezza l'area, e i carabinieri della stazione di Montagnana, che hanno avviato un'indagine per individuare eventuali responsabilità.
Intanto è stato avvisato anche il proprietario dello stabile abbandonato, il 52enne del luogo Cosimo Venuto. Le operazioni di spegnimento dell'incendio si sono protratte per oltre un'ora. Il fuoco ha rapidamente inghiottito la struttura in legno del deposito, dalla quale le fiamme si sono levate alte, così come le dense volute di fumo. L'incendio è però stato domato prima che potesse propagarsi agli stabili vicini.
La celerità dell'intervento dei pompieri ha fatto sì che non ci fossero feriti. Per lo stesso motivo, i danni sono stati circoscritti alla proprietà di Eurostrade srl: il danno è ancora in via di quantificazione. Le attività degli inquirenti si sono subito concentrate sull'origine dell'incendio. I primi elementi raccolti dai vigili del fuoco e dai carabinieri hanno permesso di escludere, quasi con assoluta certezza, il dolo.
L'incendio di via Pasquale Longo avrebbe insomma cause accidentali. La messa in sicurezza del sito si è conclusa in mattinata, quando i vigili del fuoco hanno potuto far ritorno in caserma a Este.
Ora, toccherà al proprietario fare la stima del danno ed, eventualmente, pensare a edificare una nuova struttura da adibire a deposito.
Ca.B.
