LE CONSEGUENZE
PADOVA Ufficialmente, bocca cucita. Il direttore generale dell'Azienda

Giovedì 18 Luglio 2019
LE CONSEGUENZE
PADOVA Ufficialmente, bocca cucita. Il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Luciano Flor, che tanto si è speso per difendere la nuova pediatria, non parla. Ma chi l'ha visto lo descrive furioso per l'intervento delle associazioni che giudica come un attacco al progetto. Tanto che ragionando a voce alta avrebbe minacciato di fermare tutto, compresa l'idea di concedere le aree dell'Azienda ospedaliera per fare il parco. Quindi o tutto o niente. Perchè adesso siamo al punto di non ritorno.
IL PROGETTISTA
Il progetto definitivo proprio questo mese è stato consegnato dai vincitori del bando (lo studio Striolo-Foschesato&partners con Proger e Manens Tifs) alla stazione appaltante, ovvero la stessa Azienda ospedaliera. Mancano solo alcuni pareri obbligatori, ad esempio quello dei Vigili del Fuoco per andare a redarre quello esecutivo. Tempo 70 giorni più il passaggio in Commissione tecnica regionale e da novembre si potrebbe bandire l'appalto e avere la ditta ai primi di gennaio.
E invece? «Se fosse accolta la visione delle associazioni bisogna dire che il nostro progetto non è trasferibile» dice Maurizio Striolo. Come a dire che bisognerebbe cominciare tutto daccapo. Ovvero? «Beh, abbiamo lavorato un anno a questo progetto fra geologi, archeologi, scavi, trincee, valutazioni idriche, indagini belliche. Ora bisognerebbe ripartire da zero». Ma il luogo individuato dal Comitato Mura, ovvero l'area del parcheggio che dà su via S. Massimo è consona? «Il volume costeggia via S. Massimo e costringerebbe a riaprire il canale sotterraneo, è molto complicato farci un ospedale vicino».
LA TORRE
La Pediatria costerà alla Regione 54 milioni (più 7 di ritocco) di cui 25 solo per i lavori. Ci sono stati numerosi aggiustamenti, il più importante dei quali ha riguardato la certezza che il vecchio edificio del Calabi del 1956 non sarà abbattuto ma riutilizzato. Ci resterà il pronto soccorso di oncoematologia pediatrica, ad esempio e ci resteranno gli studi medici. La nuova sarà composta da un edificio con base di 90 metri per 73. Sette piani più il piano terra. Dagli iniziali 14mila ci sono in più i 6mila dell'attuale edificio, che molto probabilmente ospiterà anche una serie di servizi come la foresteria per le famiglie che vengono da lontano, e poi una sala cinema, una biblioteca, una lavanderia e una cucina.
A questi spazi si devono aggiungere quelli appena sfornati per la terapia intensiva e patologia neonatale, ovvero i 340metri quadrati in moduli appena montati e collegati al primo piano della clinica ostetrica.
LE STANZE
Per rientrare nella metratura sono anche stati ridotti i posti letto, dai 169 iniziali ai 155 definitivi. Ma in compenso il 50 per cento delle stanze saranno singole, con una metratura di 30 metri quadrati, con spazio mamma, e per l'altra metà saranno doppie.
I PIANI
A piano terrà metà pronto soccorso, e metà radiologia. Al primo piano cardiologia e pediatria d'urgenza. Al secondo neurologia, malattie metaboliche e neuropsichiatria infantile. Al terzo piano degenze trapianti di fegato e cuore, nefrologia e dialisi. Al quarto le degenze di chirurgia. Al quinto, terapia intensiva pediatrica e degenze cardiochirurgiche. Al sesto piano verranno trasferite le degenze dell'oncoematologia e i trapiantati di midollo. Il settimo piano sarà tutto per il blocco operatorio con sei sale, di cui una ibrida cioè con apparecchiature sofisticate per angiografie e immagini digitali e radiografia.
M.G.
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