Lavori completati: riaperta la tangenziale su via Vigonovese

Sabato 6 Giugno 2020
LA NOVITA
PADOVA Un'inaugurazione in piena regola, con tanto di taglio del nastro, ha sancito la riapertura al traffico della tangenziale su via Vigonovese. Andrea Micalizzi, infatti, per il ritorno dei veicoli sulla carreggiata del cavalcavia che dà su Camin ha voluto quindi un debutto con tutti gli onori, visto che la chiusura, imposta dal cantiere martedì 13 aprile per il rifacimento della seconda metà del manufatto, aveva causato non pochi disagi agli automobilisti. E le criticità stavano aumentando giorno dopo giorno, con l'incremento della circolazione dopo la quarantena. Adesso la situazione nel comparto è quasi tornata alla normalità, fatta eccezione per la parte di via Vigonovese che sta sotto al manufatto, e che tornerà a essere percorribile nelle prossime ore, probabilmente addirittura già da martedì. Nel frattempo gli automezzi continueranno a essere deviati su via Bellisario.
LA DECISIONE
L'allarme per il ponte di via Vigonovese era già scattato prima del crollo del Morandi a Genova, quando Palazzo Moroni aveva commissionato una sorta di censimento su tutti i cavalcavia cittadini per valutarne lo stato di salute. E appunto quello situato nella zona di Camin, costituito da due manufatti affiancati, dal punto di vista della sicurezza aveva evidenziato i problemi maggiori. L'assessore ai Lavori Pubblici, quindi, aveva predisposto un progetto di abbattimento e ricostruzione, suddiviso in due stralci, con un costo complessivo di due milioni e trecentomila euro: era iniziato l'estate scorsa con la demolizione e l'immediata ricostruzione che aveva interessato la prima arcata.
«Il lockdown - ha osservato Micalizzi - almeno in questo caso è stato utile perché i lavori, per non creare code e disagi, erano stati programmati per luglio e agosto. Invece, approfittando della deroga concessa per gli interventi considerati strategici, abbiamo deciso di anticipare la chiusura della tangenziale durante la quarantena e di far partire i cantieri che ora sono stati ultimati. Abbiamo visto proprio in questi ultimi giorni in cui sulle strade il numero delle macchine è aumentato, incolonnamenti che si presentano addirittura all'altezza del ponte Darwin e proseguivano fino a Voltabarozzo, oppure al secondo svincolo della Guizza, all'incrocio che porta a Padova da un lato, e ad Albignasego dall'altro. L'emergenza Covid, quindi, ci ha consentito di mettere a segno una mossa vincente e di finire prima del previsto, praticamente anticipando di due mesi il taglio del nastro».
«Sarebbe stato davvero controproducente - ha aggiunto l'assessore - tenere chiusa metà tangenziale, e consentire il transito in entrambe le direzioni di marcia soltanto sull'altra porzione, in un periodo in cui la crescente ripresa delle attività implica appunto un incremento costante della circolazione veicolare».
FRAGILITÁ DA SUPERARE
L'intervento è consistito nell'abbattimento delle due parti affiancate che costituivano un unicum in calcestruzzo, esattamente il medesimo materiale utilizzato per il ponte Morandi che era stato realizzato nello stesso periodo e che quindi presentava le medesime fragilità, sostituite ora da una coppia di manufatti, sempre attaccati, realizzati però in acciaio, che dà maggiori garanzie dal punto di vista statico.
Adesso ci sarà un'ultima fase a completamento dell'opera. Nei prossimi giorni, infatti, Micalizzi incontrerà i residenti e i commercianti della zona di Camin, con i quali concorderà le modalità di abbellimento del nuovo ponte su via Vigonovese. Saranno coinvolti degli artisti, perché l'obiettivo è far sì che la struttura diventi una porta d'ingresso al quartiere, una sorta di biglietto da visita per chi arriva da Padova est ed è diretto nella zona sud del capoluogo.
Nicoletta Cozza
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