TEOLO
Ben tre locali pubblici sono stati presi di mira dai ladri la scorsa notte a Teolo Alta. Obiettivi della razzìa dei malviventi, la pizzeria Biga in via Guglielmo Marconi, la trattoria Da Antonio di via Molare e il ristorante Turetta di via Castelnuovo. Identiche le modalità delle tre incursioni, ravvicinati gli orari dei colpi e medesimo il comprensorio dove sono avvenuti. Tutti particolari che fanno pensare all'azione di una stessa banda che ha operato in maniera sistematica. E che, molto probabilmente, ha agito approfittando del violento acquazzone che in quelle ore, dalle 2 alle 3 di notte, stava investendo l'area collinare. Come detto, i ladri hanno utilizzato una sola tecnica in tutti gli episodi: per prima cosa, hanno forzato una finestra sul retro del locale e una volta introdottisi all'interno hanno subito puntato al registratore che conteneva il fondo cassa di fine giornata: in tutto, il bottino ammonta a circa trecento euro, un centinaio per ognuno dei ristoranti. Ieri mattina, la brutta scoperta da parte dei titolari che poco dopo hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione collinare.
SCOMPARSI
Subito dopo avere arraffato il denaro, i ladri si sono dileguati senza lasciare tracce. Da quanto verificato dai proprietari nel corso di un primo sopralluogo, a parte il contante per le piccole esigenze di cassa niente altro è risultato mancare all'appello. E neppure alcun danno è stato arrecato agli arredi o alle suppellettili dei tre ristoranti, come invece purtroppo accade spesso in circostanze simili; soprattutto quanto i malviventi, non trovando nulla da rubare, sfogano la loro rabbia contro il mobilio o si impadroniscono di oggetti privi di qualsiasi valore.
AZIONE VELOCE
Insomma, in tutti e tre i casi si è trattato di una azione mordi-e-fuggi. Evidentemente, gli autori della raffica di incursioni non volevano correre troppi rischi attardandosi sul posto, con il pericolo magari di essere colti con le mani nel sacco dai padroni di casa. Uno dei ristoranti, il locale Turetta, ospita infatti anche l'abitazione dei titolari. Ma nessuno è stato messo in allarme da rumori sospetti. In ogni caso, comunque, difficili da percepire in una nottata di pioggia a dirotto. La notizia si è subito diffusa, nella mattinata di ieri, nella cittadina collinare ed è stata rilanciata anche da qualche social locale, provocando nei residenti una certa preoccupazione. Risale infatti a una decina di giorni fa, sempre nella frazione collinare di Teolo, un furto messo a segno in un'abitazione, approfittando dell'assenza dei proprietari che, una volta rientrati, hanno trova le stanze letteralmente messe a soqquadro: armadi spalancati, cassetti rovesciati, abiti sparpagliati sul pavimento. I ladri, prima di darsi alla fuga, si sono impadroniti di alcuni monili e di un orologio. Nella stessa serata, una seconda effrazione andava a vuoto in una casa del quartiere Monteortone di Abano. In entrambi gli episodi era stata segnalata una vettura di grossa cilindrata di colore scuro, forse un'Audi, che si allontanava.
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Ben tre locali pubblici sono stati presi di mira dai ladri la scorsa notte a Teolo Alta. Obiettivi della razzìa dei malviventi, la pizzeria Biga in via Guglielmo Marconi, la trattoria Da Antonio di via Molare e il ristorante Turetta di via Castelnuovo. Identiche le modalità delle tre incursioni, ravvicinati gli orari dei colpi e medesimo il comprensorio dove sono avvenuti. Tutti particolari che fanno pensare all'azione di una stessa banda che ha operato in maniera sistematica. E che, molto probabilmente, ha agito approfittando del violento acquazzone che in quelle ore, dalle 2 alle 3 di notte, stava investendo l'area collinare. Come detto, i ladri hanno utilizzato una sola tecnica in tutti gli episodi: per prima cosa, hanno forzato una finestra sul retro del locale e una volta introdottisi all'interno hanno subito puntato al registratore che conteneva il fondo cassa di fine giornata: in tutto, il bottino ammonta a circa trecento euro, un centinaio per ognuno dei ristoranti. Ieri mattina, la brutta scoperta da parte dei titolari che poco dopo hanno presentato denuncia ai carabinieri della stazione collinare.
SCOMPARSI
Subito dopo avere arraffato il denaro, i ladri si sono dileguati senza lasciare tracce. Da quanto verificato dai proprietari nel corso di un primo sopralluogo, a parte il contante per le piccole esigenze di cassa niente altro è risultato mancare all'appello. E neppure alcun danno è stato arrecato agli arredi o alle suppellettili dei tre ristoranti, come invece purtroppo accade spesso in circostanze simili; soprattutto quanto i malviventi, non trovando nulla da rubare, sfogano la loro rabbia contro il mobilio o si impadroniscono di oggetti privi di qualsiasi valore.
AZIONE VELOCE
Insomma, in tutti e tre i casi si è trattato di una azione mordi-e-fuggi. Evidentemente, gli autori della raffica di incursioni non volevano correre troppi rischi attardandosi sul posto, con il pericolo magari di essere colti con le mani nel sacco dai padroni di casa. Uno dei ristoranti, il locale Turetta, ospita infatti anche l'abitazione dei titolari. Ma nessuno è stato messo in allarme da rumori sospetti. In ogni caso, comunque, difficili da percepire in una nottata di pioggia a dirotto. La notizia si è subito diffusa, nella mattinata di ieri, nella cittadina collinare ed è stata rilanciata anche da qualche social locale, provocando nei residenti una certa preoccupazione. Risale infatti a una decina di giorni fa, sempre nella frazione collinare di Teolo, un furto messo a segno in un'abitazione, approfittando dell'assenza dei proprietari che, una volta rientrati, hanno trova le stanze letteralmente messe a soqquadro: armadi spalancati, cassetti rovesciati, abiti sparpagliati sul pavimento. I ladri, prima di darsi alla fuga, si sono impadroniti di alcuni monili e di un orologio. Nella stessa serata, una seconda effrazione andava a vuoto in una casa del quartiere Monteortone di Abano. In entrambi gli episodi era stata segnalata una vettura di grossa cilindrata di colore scuro, forse un'Audi, che si allontanava.
Eugenio Garzotto
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