Ladri e vandali, i residenti pattugliano il quartiere

Venerdì 18 Gennaio 2019
LA DENUNCIA
PADOVA Basta, i residenti della Stanga non tollerano più di essere in balia della microcriminalità. Nell'ultimo mese, il rione conosciuto in tutto il mondo per il muro anti-spacciatori di via Anelli, è stato bersaglio di ladri e vandali. Obiettivo preferito le auto posteggiate sulla strada: almeno una ventina sono state quelle sfondate a colpi di tombino. Le ultime due ieri mattina.
E gli abitanti, esasperati, attraverso un tam tam via chat telefonica si sono dati appuntamento per le vie del quartiere, già a partire da ieri sera, per aumentare la sicurezza sul loro territorio. Un atto dimostrativo, dicono, prima di andare in Prefettura a chiedere il permesso per organizzare le ronde. Tradotto, «Se non ci difende lo Stato, ci difendiamo da soli».
LA PROTESTA
La rivolta alla Stanga è scoppiata ieri mattina, quando altre due auto sono state trovate con i finestrini sfondati a colpi di tombino. E quattro chiusini in cemento sono stati rubati da via Tonzig, dove è intervenuta la polizia locale per segnalare il furto al Comune. I residenti, con l'appoggio del comitato Stanga, attraverso tre chat telefoniche (una formata da fedeli della parrocchia del Pio X) per un totale di 200 persone, hanno lanciato l'allarme sicurezza in quartiere promuovendo una mobilitazione spontanea sulle strade.
Al momento l'operatività è stata data ai padroni di cani: «Chi porta il cane a spasso, provi ad allungare il giro per le vie del rione. L'orario cruciale è dalle 23 alla mezzanotte» si legge nelle chat. Per gli abitanti sarebbe in quel lasso temporale che ladri e vandali colpiscono.
Ma questo è solo un primo tentativo, perchè molti nelle chat invocano metodi antichi targati Lega: «Dobbiamo ricominciare a fare le ronde», si legge ancora. E così i residenti hanno messo giù il loro piano di battaglia: per un paio di giorni si provano le passeggiate con l'obiettivo di pizzicare i colpevoli di furti e danneggiamenti, in caso contrario si va di ronde non senza però chiedere prima il permesso alla Prefettura. E nelle chat c'è già chi ha le idee chiare su come incastrare i criminali: «Ricettacolo di sbandati e spacciatori è il kebab di via Grassi. A passarci vicino c'è da avere paura». E ancora: «A sfondare le macchine è un nordafricano, spesso l'ho visto camminare di sera accanto alle auto in sosta».
I FATTI
A partire dalla fine di dicembre, in zona Stanga si sono registrate almeno 20 spaccate nelle automobili con l'utilizzo di tombini. Alcuni proprietari dei mezzi, quasi tutti residenti nel quartiere, hanno presentato denuncia ai carabinieri e al Commissariato di polizia Stanga. Il Comitato, a sua volta, nella giornata del 9 gennaio ha inoltrato una email al sindaco Sergio Giordani, all'assessore Andrea Micalizzi e alla polizia locale, chiedendo un intervento urgente nel rione. Nella segnalazione sono state indicate le strade più colpite da vandali e ladri: le vie De Besi, Grassi, Anelli, De Cristoforis, Giuliani e Dalmati, e Mamiani. Qui si sono registrati i maggiori danneggiamenti sulle macchine posteggiate e il più alto furto di chiusini. In totale, da circa un mese, nella zona sono stati fatti sparire almeno dieci tombini, sia in cemento e sia in ghisa. Alcuni sono stati ritrovati, come è accaduto ieri mattina, a fianco dell'auto con i finestrini sfondati. Di altri invece se ne sono perse le tracce e secondo gli abitanti, come si legge nelle tre chat telefoniche dedicate alla sicurezza, sarebbero stati rubati dai nomadi.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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