LA VISITA
PADOVA Il viceministro della salute Pierpaolo Sileri ieri è giunto

Sabato 4 Luglio 2020
LA VISITA
PADOVA Il viceministro della salute Pierpaolo Sileri ieri è giunto a Padova per visitare alcune aziende produttrici di protesi sanitarie. Nel pomeriggio ha visitato anche i laboratori di Microbiologia e virologia diretti dal professor Andrea Crisanti e l'Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza. «Sono venuto a visitare le aziende che producono protesi in ambito sanitario perché credo che debba essere aggiornato il prontuario nazionale specifica Sileri La mia visita è informale: sono un chirurgo che incontra due colleghi medici, il professor Crisanti e la professoressa Viola, e un chirurgo prestato alla politica che incontra delle imprese che devono essere tutelate».
I nuovi focolai hanno aumentato l'indice di contagio in Veneto. «Io avevo detto già da tempo che il futuro sarebbe stato caratterizzato da focolai dichiara il professor Crisanti - Stiamo seguendo la strada tracciata a Vo', finché abbiamo la capacità di individuarli e di spegnerli non sono preoccupato. Se uno prende il dato su scala microscopica non ha nessun significato, ci sono più casi e la sfida si misura sulla capacità di identificarli. Sull'R0 non abbiamo nessun controllo, l'unica cosa che possiamo fare è aderire alle misure di distanziamento». L'idea è di isolare tutti i casi sospetti. «Un focolaio è qualcosa di circoscritto e può portare a una zona rossa aggiunge Sileri - che può essere una Rsa, un gruppo di palazzine o anche un paese intero, però è una situazione locale, non significa che tutta l'Italia è così».
Nel tardo pomeriggio Sileri è stato accompagnato in alcuni laboratori dell'Istituto di ricerca pediatrica, dove i ricercatori hanno illustrato alcuni importanti studi. In particolare l'ingegneria tissutale applicata allo studio dell'ernia diaframmatica congenita, una patologia che colpisce un neonato ogni 2.500 e si caratterizza per la formazione di un buco che, ora, si punta a riparare con una toppa biologica.
«Quando vedo strutture così belle penso davvero che l'Italia è competitiva sottolinea Sileri - Tendiamo a guardare sempre fuori dal nostro Paese, come se tutto altrove fosse migliore, ma il bello è qui e questo centro è un'eccellenza anche fuori dai confini nazionali». Viola e Crisanti stanno svolgendo anche uno studio innovativo che contribuirà a suggerire nuovi approcci terapeutici e favorire lo sviluppo di un vaccino contro il Coronavirus. Il progetto si pone l'obiettivo di verificare la risposta immunitaria al Sars-CoV-2 nella popolazione veneta. «Siamo felici che il viceministro Sileri ci abbia fatto visita commenta la professoressa Viola È un segnale che l'Irp è un punto di riferimento per il sistema sanitario nazionale ed è una soddisfazione per il buon lavoro svolto in tempo di Covid-19 sul fronte della ricerca e della comunicazione della scienza».
Sileri è intervenuto poi sul caso dell'imprenditore vicentino che ha rifiutato il ricovero dopo essere risultato positivo al coronavirus, e la richiesta del governatore Luca Zaia di introdurre il ricovero coatto. «La quarantena è già un metodo di trattamento obbligatorio e violarlo è già punito, ma si tratta di casi isolati» ha detto.
L'uomo, rientrato da un viaggio di lavoro in Serbia, ha contagiato anche una 40enne padovana. Il Dipartimento di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 6 ha fatto sapere che per ora si tratta di un caso isolato, pare che la donna non abbia trasmesso il virus ad altre persone residenti in provincia. «Un singolo atto - ha detto Sileri - non può essere paragonato a 56 milioni di italiani che stanno rispettando le regole. È atteso che qualcuno non rispetti le regole, l'importante è individuarlo e farlo stare a casa, per un soggetto non possiamo colpevolizzare tutti. Togliersi la mascherina a più di un metro di distanza non è incoscienza, incoscienza è non seguire le regole e pensare che sia tutto passato. Io vedo pochissima incoscienza».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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