LA TESTIMONIANZA
TREBASELEGHE «Questo virus, alla mia età, mi ha fatto

Domenica 28 Giugno 2020
LA TESTIMONIANZA
TREBASELEGHE «Questo virus, alla mia età, mi ha fatto davvero tanta paura. Le continue notizie mi hanno angosciata e il mio stato d'animo è andato in tilt. Questa circostanza drammatica mi ha portata lontana, al tempo della mia infanzia vissuta nel periodo della fine della II guerra mondiale, ai confini della Venezia-Giulia. Ora desidero solo una cosa con tutto il mio cuore: tornare alla normalità». A parlare è Ida Cernecca, 87 anni, ospite da circa 12 mesi alla casa di riposo Don Orione a Trebaseleghe, suscitando commozione e tenerezza. Nonostante il pensionato non abbia registrato nessun contagio, la testimonianza di Ida, originaria del Friuli, una vita da fisioterapista trascorsa tra Venezia e Marghera, ha raccontato il dramma dell'incubo coronavirus: «Ognuno di noi ha reagito seguendo le indicazioni sanitarie pervenuteci dal personale e dalla direzione: tamponi, quarantena in caso di sintomi, spazi contingentati, cambiamenti di stanza o reparto - racconta - Poi con l'aggravamento del quadro dei contagi a livello regionale e nazionale, la situazione in struttura si è ulteriormente adeguata con le varie misure, dovendo chiudere le porte alle persone esterne; familiari, volontari, amici e di conseguenza riducendo le attività di animazione proposte dai gruppi esterni. Ecco allora che la struttura si è svuotata di tutte quel bagaglio di relazioni che per noi persone anziane sono molto importanti e vitali. Ciò ha generato stati d'animo un po' tristi e malinconici - ammette Ida quasi sottovoce per non disturbare - Tutto era concentrato sulle cure per contrastare eventuali contagi: spostamenti di stanza, distanziamento, indicazioni di norme igieniche da adottare e ancora tamponi».
Per Ida Cernecca, fortunatamente, il personale si è da subito organizzato per garantire un clima sereno e positivo. Ecco allora le tante attività con i vari professionisti, dai giochi, al cineforum, alle attività cognitive (cruciverba, lettura, esercizi per la memoria, passeggiate) e i terapisti che si sono adoperati per far sì che il movimento e la ginnastica non mancassero in questo periodo di chiusura e quindi minor mobilità. «Il tutto - conclude Ida - condito di conversazioni e tempo per ascoltare i nostri vissuti e in qualche modo gestire la nostra paura».
Luca Marin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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