LA TESTIMONIANZA
PADOVA «Suor Miriam è diventata una consigliera, una

Mercoledì 15 Maggio 2019
LA TESTIMONIANZA
PADOVA «Suor Miriam è diventata una consigliera, una sorella e un'amica. Ho capito il mio valore di madre, abbandonando la strada della prostituzione».
È la testimonianza di una donna che ha cambiato vita, grazie al sostegno e all'appoggio di Casa Priscilla. Angela (nome di fantasia) ha cinquant'anni, è di origini sudamericane e fa la collaboratrice domestica. L'incontro con suor Miriam risale a molti anni fa, quando Angela era poco più che ventenne. «Era novembre, pioveva e faceva molto freddo - racconta suor Miriam - Ero appena uscita da messa. Non era la prima volta che vedevo questa ragazza in piedi, avvolta nel suo cappotto, sola ad aspettare. Così mi sono avvicinata, le ho chiesto se aveva bisogno di aiuto».
Da quel momento è iniziato un percorso di crescita, lento e difficile, che ha cambiato le sorti di Angela. «Al tempo vivevo con i miei aguzzini - spiega Angela - Gli stessi uomini che mi davano ospitalità, mi portavano a lavorare. La sera mi venivano a prendere e a volte mi accompagnavano a Treviso, in una villa di prostituzione. Ero giovane e sola, avevo bisogno di denaro, non mi rendevo conto di essere imprigionata in una realtà non mia. Mi sentivo forte, pensavo di potercela fare. Con il tempo ho capito che mio figlio era la cosa più importante nella vita, per lui sono cambiata».
Angela, frequentando Casa Priscilla, ha iniziato ad immaginare un futuro diverso. «Non ho abbandonato la prostituzione da subito - prosegue - C'erano alti e bassi, a volte mi sembrava un porto sicuro dal quale ottenere denaro. A Casa Priscilla mi sono sempre sentita accettata, qui nessuno ti giudica. È come fosse una casa normale, solo che tra queste mura scorrono tanti problemi. E nonostante tutto, ogni giorno ci si siede a tavola e si mangia assieme. Il letto c'è e suor Miriam ha sempre una buona parola. Questa casa risponde ad un bisogno di normalità, un diritto di tutti. Lo dai per scontato, invece non è così. Per i bambini di Casa Priscilla, avere un tavolo dove disegnare e trovare qualcuno che prepara il pranzo, è una fortuna». Ancora oggi Angela va a trovare suor Miram e si ferma a pranzo o a cena, per raccontare le ultime novità e scambiarsi qualche consiglio.
Ma la storia di Angela è solo una delle tante. Lo scorso anno sono state accolte a Casa Priscilla anche molte rifugiate, arrivate in Italia sui barconi. «Molte di loro erano incinte - dichiara suor Miriam - noi le abbiamo accompagnate a farsi le visite e le abbiamo ospitate fino a quando non si sono trovate un posto dove stare. Cerchiamo anche di trovare un lavoro a chi non lo ha. In media ci si ferma qui tre mesi, purtroppo non possiamo dare ospitalità a tempo indeterminato e non possiamo dire di sì a tutti. Le richieste sono sempre tante».
A Casa Priscilla ci sono anche bimbi maltrattati all'interno delle famiglie, sia italiane che straniere. «Non mi piace parlare di maltrattamenti - specifica suor Miriam - chiamiamoli disagi, l'importante è cercare di risolvere la situazione».
Casa Priscilla è nata ufficialmente il 16 Novembre 2001, ma le sue radici risalgono a molti anni prima. Fin dal 1991 suor Miriam, supportata da alcuni volontari, ha aperto la sua casa all'accoglienza di madri e minori in difficoltà. Nel tempo tale esperienza, è stata riconosciuta dalle istituzioni con l'accreditamento della Regione come comunità educativa residenziale e diurna.
Dal 2003 l'associazione trova sede in via Crescini, dove rimane in prima linea l'accoglienza degli ultimi ed in particolare la tutela della donna e dei bambini. Casa Priscilla ora attende di entrare nella nuova sede di via Vlacovich: una nuova avventura da affrontare con lo spirito della prima esperienza vissuta nel 1991.
E.Fa.
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