LA TESTIMONIANZA
NOVENTA PADOVANA E' cominciata ieri alla casa di riposo di Noventa

Mercoledì 6 Gennaio 2021
LA TESTIMONIANZA NOVENTA PADOVANA E' cominciata ieri alla casa di riposo di Noventa
LA TESTIMONIANZA
NOVENTA PADOVANA E' cominciata ieri alla casa di riposo di Noventa la vaccinazione di tutti gli ospiti e dei dipendenti. Nel giro di tre giorni il personale medico della struttura procederà alla somministrazione delle dosi per oltre cento persone. «Questa è una giornata importantissima. Abbiamo iniziato - ha detto il presidente dell'Ente Denis Cacciatori - e speriamo che questo ci possa portare a non rivivere più i drammatici momenti di questi ultimi mesi. Ringrazio sempre il team di professionisti che lavora all'interno della struttura per l'impegno e la dedizione dimostrata. Anche con il consenso alla vaccinazione». Cacciatori poi precisa: «Quest'ultimo dettaglio è un cenno di attenzione verso il prossimo ed il benessere delle comunità in cui viviamo. Un aiuto concreto che ogni cittadino è chiamato a dare per far sì che tutti assieme possiamo superare l'epidemia e tornare ad abbracciare i nostri cari».
I NUMERI
La casa di riposo di Noventa ad oggi annovera al suo interno 79 ospiti. Nei giorni scorsi c'è stato un nuovo inserimento dopo che per due mesi, viste le oggettive difficoltà, non è stato possibile accogliere nuovi anziani. Tredici i decessi che si sono registrati nella seconda ondata dopo che in primavera la struttura era stata una delle poche nel Veneto a rimanere Covid free. Non è dato sapere cosa abbia portato il virus all'interno della Rsa. Tutto sarebbe nato dopo che un ospite si è recato in ospedale per una visita e al suo rientro nel giro di qualche giorno i test molecolari sono risultati positivi per la metà dei presenti. Nella disgrazia, però, c'è un dettaglio significativo che di fatto è stato determinante per contenere il numero di lutti. Tutti i decessi che si sono verificati hanno riguardato il primo piano della struttura. Qui sono stati accertati nell'ultimo mese oltre quaranta casi di positività al Coronavirus. Viceversa al secondo piano, grazie ad un'attività oculata da parte del personale, gli ospiti sono ad oggi tutti negativi. Vengono messi in atto accorgimenti minuziosi proprio per mantenere sotto una campana di vetro gli anziani e il personale che vi opera all'interno.
«Non smetterò mai di ringraziare tutti quei dipendenti che ogni giorno rischiano la vita per lavorare - ha proseguito Cacciatori - la loro professionalità è una delle nostre migliori armi per contrastare il virus e salvare vite umane. Mi sento di ringraziarli tutti, dal direttore Davide Colombo, per passare poi a medici, infermieri, amministrativi, operatrici socio sanitarie e addetti alle pulizie».
Oggi 43 ospiti vivono al secondo piano e sono tutti negativi al Covid-19. Altri 36 soggiornano invece al primo piano. Fino alla settimana scorsa erano praticamente tutti positivi. Ad oggi 11 restano positivi, mentre i restanti 25 si sono negativizzati. Più confortante il quadro dei dipendenti: positive sono rimaste tre operatrici socio sanitarie, mentre gli altri operatori della struttura, dopo aver contratto il Covid-19 sono guariti e hanno fatto rientro in servizio.
IL FUTURO
«Il percorso è ancora lungo - ha precisato il presidente Cacciatori - ma sono certo che questo incubo come è iniziato avrà una fine, ma fino a quel giorno nessuno di noi abbasserà mai la guardia. Abbiamo una grossa responsabilità morale e professionale nei confronti delle famiglie dei nostri ospiti e fino all'ultimo non tralasceremo alcun dettaglio». La stesso presidente Denis Cacciatori ha confermato la sua disponibilità a vaccinarsi: «E' un dovere morale e una forma di tutela. Ogni uomo deve vaccinarsi per se stesso, ma soprattutto per il benessere dell'intera società. Mi auguro che il mio personale gesto serva anche a sensibilizzare chi ancora si dice scettico a questa procedura».
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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