LA STRADA
PADOVA Giano, il dio greco bifronte che qui simboleggia una strada

Sabato 17 Agosto 2019
LA STRADA
PADOVA Giano, il dio greco bifronte che qui simboleggia una strada che si può guardare da entrambi i lati, ha scagliato la sua freccia. E l'Arco di Giano appunto, argomento mitologico fin dal nome, è finalmente diventato realtà. L'ultimo miglio, quello che mancava per concludere un progetto ventennale è stato concluso. Un semplice sopralluogo ha dimostrato come il collegamento diretto fra la statale 308 del santo e la fiera, passando per il terreno del nuovo ospedale, sia già realtà. La strada è asfaltata, i guard-rail sono a posto, gli spartitraffico anche. Tanto è vero che tutti i macchinari della ditta incaricata sono spariti. Mancano l'illuminazione e la segnaletica orizzontale. L'impressione è che se la programmazione è a posto i pali possano essere attivi entro la fine del mese.
Il Comune forse attende la conclusione integrale dell'opera per l'annuncio dell'apertura. Ma anche così il colpo d'occhio è storico. Dopo aver liberato il rione S. Lazzaro con il raddrizzamento del cavalcavia Maroncelli e l'apertura verso la stessa via Maroncelli nella zona del sottopasso, di una nuova strada, mancava l'ultimo miglio. Ed ora è pronto per chiudere l'asse viario di collegamento est-ovest e nello stesso tempo aprire a tempo di record la viabilità per il nuovo policlinico.
IL COLLEGAMENTO
Quelli tra via Maroncelli e via Galante sono 600 metri fondamentali, perché consentono a tutto il rione S. Lazzaro di poter circolare liberamente visto che è in programma la chiusura del passaggio a livello su via Friburgo. E inoltre il primo tratto di via Galante, quello che passa a fianco del cavalcavia Maroncelli era molto stretto. Ma soprattutto perchè da questo pezzo di strada partono due direttrici fondamentali per il policlinico.
IL CAVALCAVIA
Il raddrizzamento del cavalcavia Maroncelli, cioè al posto della curva attuale da via Friburgo, ha permesso di avere una strada diritta da e per l'area ospedaliera che fluidifica il traffico in entrata e uscita, verso il centro. E ora all'ingresso della cittadella sanitaria, c'è una strada che corre parallela alla ferrovia, con due rotatorie, fino a innestarsi alla nuova statale 308.
I LAVORI
I lavori sono stati assegnati al raggruppamento d'impresa fra Brussi costruzioni di Treviso e la Clea di Campolongo maggiore che ha vinto il bando con un ribasso del 28,110 per cento per l'importo di 2 milioni e 283mila 048 euro. Come si vede nel grafico l'ultimo tratto dell'Arco di Giano comincia da via Maroncelli che sarà la seconda valvola di sfogo della viabilità dell'ospedale. Il tracciato passa dietro a dei capannoni e lambisce le ultime case di S. Lazzaro, quelle a ridosso di via Galante. Ad un certo punto una rotatoria permette l'ingresso al rione.
IL POLICLINICO
Da questo punto parte la strada che arriva a lambire i binari e correrà parallela a questi fino ad innestarsi alla rotatoria di svincolo della statale 308. L'impresa ha aperto il cantiere il 16 maggio del 2018 e aveva 416 giorni di tempo per concluderli. Tutto è andato secondo copione, dunque già oggi, se si volesse iniziare, potremmo avere una strada che permetterà al cantiere del policlinico di muoversi più facilmente. Nel frattempo però il Comune dovrà studiare un sistema per indirizzare il traffico da questa parte, dove peraltro ha già via Einaudi in funzione. Sfruttando bene i due percorsi si potrebbe liberare tutta la zona della Stanga durante le manifestazioni fieristiche e delle del futuro centro congressi oltre che della Stanga. Resta poi da capire che fine farà la stessa via Einaudi, finita da poco, che si trova al centro dell'area del nuovo ospedale.
Mauro Giacon
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