LA STORIA
VO' EUGANEO Manca da casa da tre settimane ma non può tornare

Giovedì 27 Febbraio 2020
LA STORIA
VO' EUGANEO Manca da casa da tre settimane ma non può tornare dai suoi adorati cagnolini perché nel frattempo il paese di Vo', dove risiede, è stato blindato. Qualora dovesse varcare la zona rossa perderebbe automaticamente le chance di coltivare il sogno olimpico. Finirebbe infatti in quarantena con l'impossibilità di proseguire gli allenamenti.
É l'incredibile situazione in cui è venuta a trovarsi Chiara Nardo, indimenticata driver delle Padovanelle, vittima di un gravissimo incidente con un cavallo, oggi atleta della rappresentativa di para rowing . «Mi trovo a Piediluco, in Umbria, dal 10 febbraio - racconta Chiara - assieme ai compagni di nazionale. Sto preparando, con un ragazzo di Genova, la gara di qualificazione del doppio alle paralimpiadi, in programma ad agosto a Tokyo. Domenica abbiamo concluso la prima fase di allenamenti. I tecnici ci hanno salutato dandoci appuntamento al 12 marzo, per la ripresa della preparazione. Ho intrapreso la strada del ritorno, ed ero ormai vicino a Firenze quando ho ricevuto la telefonata del nostro allenatore Giovanni Santaniello. Mi ha spiegato che se fossi tornata a casa mi avrebbero blindato in quanto potenziale portatrice del virus. Sarei stata - sottolinea Chiara - a rischio di contagio e non avrei più potuto partecipare ai ritiri della nazionale. A quel punto ho chiamato i quattro compagni di squadra che stavano rientrando in Lombardia in treno. Sono andata a recuperarli con la mia macchina alla stazione di Firenze e abbiamo fatto ritorno tutti assieme a Piediluco. Siamo ospiti del Coni, che ci permette di proseguire la preparazione in tutta tranquillità. Voglio coltivare il mio sogno con questa disciplina che pratico da un anno e che mi sta regalando fortissime emozioni».
L'ex driver farà comunque ritorno a casa nei prossimi giorni. Sente la mancanza dei suoi cani Rambo e Gresy e non vede l'ora di poterli riabbracciare. «Loro rappresentano la mia compagnia, vivono abitualmente con me. In questo periodo li ho affidati alla mia vicina ma conto di poterli recuperare a breve».
Chiara Nardo è costantemente in contatto con il sindaco Giuliano Martini: «Io non frequento mai il paese ma so che c'è tanta psicosi in giro. La gente ha paura ma mi raccontano che non tutti usano le mascherine. Credo che in questi frangenti sia opportuna la massima prudenza».
L'azzurra di para rowing, che si allena abitualmente alla Canottieri con il tecnico Alberto Rigato, ha ottenuto importanti rassicurazioni. Potrà avvicinarsi fino alla zona rossa dove sarà raggiunta dai volontari della Protezione civile che avranno il compito di recuperare i due cagnolini e consegnarli alla proprietaria. «Mi trasferirò poi a Ponte di Brenta dove abita la mia famiglia - assicura Chiara - lì almeno non ci sono rischi di contagio. Purtroppo dovrò stare distante da casa mia».
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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