LA STORIA
MIRANO Per sessantuno anni della sua vita, Lilia Maria Caterina Battaglierin

Venerdì 16 Luglio 2021
LA STORIA
MIRANO Per sessantuno anni della sua vita, Lilia Maria Caterina Battaglierin è stata mamma, dirigente delle poste di Mirano (quarant'anni di lavoro in quegli uffici, fino alla pensione), nonna. Moglie e vedova. Per tutto il resto dei suoi 89 anni, dal 23 maggio 1993 a oggi, Lilia Maria Caterina Battaglierin è suor Lilia Maria. Salesiana di clausura nel monastero della Visitazione di Padova. Tappa finale di una scelta maturata, pensata e vissuta in silenzio, che ha sorpreso chi le sta vicino. Una scelta non sempre facile da accettare ma che oggi compie venticinque anni: era il 16 luglio 1996 quando Lilia Maria Caterina Battaglierin, con una prima professione solenne a Soresina, in provincia di Cremona, diceva addio alla sua vecchia vita abbracciando un'esistenza fatta di preghiera e di isolamento dal mondo sulle tracce di Dio. Venticinque anni dopo, e con il Covid messo alle spalle, domani nella chiesa dell'Opsa di Sarmeola, suor Lilia Maria festeggerà il suo «sì» con una celebrazione religiosa alla quale parteciperanno la figlia, i due nipoti e il genero: potranno parlarle solo a distanza, non potranno avvicinarla e a cerimonia conclusa si saluteranno per vedersi dopo un mese, come da regola del monastero.
Suor Lilia Maria è nata a Marcon nell'aprile del 1932 per poi trasferirsi assieme alla famiglia a Mirano, negli anni Cinquanta per seguire il padre, storico direttore delle poste del miranese. La stessa strada che Lilia Maria Caterina avrebbe poi seguito nel lavoro. Per quarant'anni aveva lavorato come impiegata nell'ufficio delle Poste che era stato diretto da padre. In mezzo c'era stato il matrimonio con Giuseppe Marson: un matrimonio felice coronato dalla nascita di una figlia e, poi, da due nipoti. Ma la morte del marito a 49 anni per un tumore, nel 1983, assieme alla scomparsa dei suoi genitori, avevano smosso quelle stille di fede che in lei non erano mai state sopite fin dalla gioventù, fin da quando guardava con ammirazione allo zio Dante Battaglierin, vescovo missionario.
Nel 1993 cambia tutto. L'ex dirigente delle poste di Mirano lascia la vita di tutti i giorni per entrare nel monastero della Visitazione di Treviso. Un anno dopo, il rito della vestizione, il primo grande passo verso la vita monastica. Tre anni dopo, il 16 luglio 1996, venticinque anni oggi, la prima professione nel monastero della Visitazione di Soresina dove dopo altri tre anni di discernimento confermerà i voti di povertà assoluta, castità e obbedienza e silenzio diventando a tutti gli effetti una suora di clausura. Per volere della madre superiora, da Soresina suor Lilia Maria era stata poi spostata nel monastero di Padova e ora nella sede dell'Opsa di Sarmeola, dopo il trasferimento suo e delle consorelle dalla struttura nel centro della città del Santo. L'ultimo non è stato un anno semplice per suor Lilia Maria che a 89 anni ha dovuto affrontare anche la prova del Covid finendo intubata in Terapia subintensiva. Ma guarendo, per festeggiare oggi la sua promessa eterna.
Nicola Munaro
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