La Sovrintendenza: «Spostate il Geox e niente alberghi»

Mercoledì 13 Novembre 2019
La Sovrintendenza: «Spostate il Geox e niente alberghi»
LE PRESCRiZIONI
PADOVA Ovviamente trattandosi di un bene sotto tutela tutto il piano urbanistico deve passare sotto le forche caudine della Sovrintendenza che sta ancora attenendo il progetto definitivo. Perchè nelle riunioni che si sono susseguite ha posto dei paletti ben precisi all'intera operazione.
Ne fa cenno lo stesso Colasio. «Ci hanno detto che vieteranno la presenza di un albergo e quella del planetario, inizialmente previsti. Inoltre nella rimodulazione spaziale dell'area anche il gran teatro Geox dovrà essere spostato. Il problema è garantire il cono visivo del monumento che sarebbe parzialmente oscurato. Dunque nell'arco della vita del piano urbanistico attuativo si dovrebbe passare ad un'altra soluzione, quella del teatro in pietra, spostato più avanti». I tempi di attuazione del Pua sono dieci anni quindi per Zed ci sarà tempo, ma l'organizzatore ha sempre puntato alla realizzazione di un teatro stabile che sarà favorito soprattutto dal fatto che il Gruppo francese ha deciso di costruire un cavalcavia che da corso Australia immetterà chi viene dall'autostrada direttamente nella zona.
Già all'epoca della presentazione del progetto, alla fine del 2017, l'intesa tra i francesi e Diego Zabeo e soci prevedeva un gran teatro stabile, con 3,8 milioni di investimento. Il Geox attuale è stato inaugurato il 7 dicembre del 2009 e soltanto nei primi tre anni di vita ha totalizzato 650mila spettatori, portando show che altrimenti si sarebbero visti solo a Milano, Roma, Londra o Parigi. Oggi la struttura tiene 2.946 posti e ha un palco di 26 metri. Potrebbe anche diventare più grande, una vera sala da concerti multitasking, circostanza che finora non è ancora riuscita a nessuno. C'era il progetto di Zanonato sull'ex Boschetti, ora il tentativo di sistemare l'ex palazzo Foscarini e in mezzo l'idea di Bitonci di aprire in fiera un centro congressi modulabile, infranta sulle problematiche tecniche. Secondo il piano finanziario per 90 eventi l'anno la nuova struttura impegnerebbe 45 persone a volta, più 26 per gli esercizi della ristorazione.
Zabeo ha sempre detto che vorrebbe «abbinare per la prima volta la ristorazione alla musica dal vivo e fare della città punto di attrazione del movimento musicale internazionale. Siamo pronti a investire sulla città». Insomma l'area sarebbe di giorno città dello shopping e di notte parco musicale, contribuendo a far nascere un nuovo brand. Con Zed sono della partita, in associazione temporanea d'imprese, Elettro tc srl, Suardi Spa, Brenta lavori srl come costruttori riunite nella Nuovo Foro Boario Padova.
Potrebbe essere questo il ghiotto contorno per la definitiva rinascita dell'area che ha visto dal 2010 i lavori di ristrutturazione di una parte dell'ex magazzino comunale che si trovava in stato di abbandono. In quell'ala oggi si trova la sede della Protezione civile. Tutto bene? Magari. Nell'aprile di quest'anno si è saputo che la Procura ha operto un'inchiesta su una discarica abusiva, coinvolgendo anche alcuni tecnici del Comune. Due operai del settore Manutenzioni erano stati sorpresi dai carabinieri della Forestale mentre scaricavano materiale di scarto.
M.G.
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