LA SITUAZIONE
PADOVA Resta ricoverato nella terapia intensiva dell'Azienda ospedaliera

Venerdì 28 Febbraio 2020
LA SITUAZIONE PADOVA Resta ricoverato nella terapia intensiva dell'Azienda ospedaliera
LA SITUAZIONE
PADOVA Resta ricoverato nella terapia intensiva dell'Azienda ospedaliera il medico padovano di 33 anni, specializzando, positivo al Coronavirus dopo aver coperto tre turni di guardia notturna a gettone nel reparto di Geriatria dell'ospedale di Treviso. Il giovane, che negli ultimi tempi ha lavorato in diversi ospedali del Veneto, è stato contagiato al Ca' Foncello dove martedì è morta una settantaseienne di Paese colpita dal virus quando già accusava uno stato di salute molto precario. Da quanto trapelato ieri mattina, il medico ha avuto bisogno di un macchinario per la respirazione perché la cosiddetta carica infettante è risultata molto elevata. Per capire l'evoluzione della situazione sarà fondamentale la giornata di oggi.
«Avevo iniziato a sentirmi un po' strano nel pomeriggio di martedì. Verso sera le cose sono peggiorate. Ho deciso di non aspettare oltre e di rivolgermi subito all'ospedale di Padova - ha raccontato nei giorni scorsi ai colleghi -. Qui mi hanno fatto il test per il Coronavirus. E' risultato positivo. Adesso ho qualche linea di febbre: 37,3. E ho un po' di mal di gola. Nel complesso, comunque, al momento non mi sento male». La sua situazione, invece, ieri era delicata.
I NUMERI
Stando all'ultimo report regionale, il cluster di Vo' Euganeo (primo focolaio veneto) conta 51 casi di positività e 14 ricoveri, a cui si aggiunge la morte del settantottenne Adriano Trevisan. Per quanto riguarda il focolaio di Limena, invece, i casi sono 8 e riguardano anche le zone di Curtarolo e San Giorgio in Bosco. Un caso di positività legato al Padovano è stato annunciato ieri anche dalla Regione Toscana, spiegando che il test è in attesa di validazione. Il contagiato sarebbe un uomo di 44 anni della provincia di Lucca, che vive da solo e lavora in un birrificio di Vo' Euganeo. L'uomo, con febbre alta, ora è in isolamento domiciliare fiduciario.
IL FOCOLAIO
Se nell'ultima settimana l'attenzione si è concentrata sulla Bassa Padovana e in particolare sul comune di Vo' Euganeo, tutt'ora blindato e isolato, da pochi giorni i riflettori si sono accesi anche sull'area di Limena. Un imprenditore di 68 anni risulta ancora in gravi condizioni, mentre tutti gli altri contagiati, tra cui una bambina di otto anni di Cutartolo, non presentano sintomi. La piccola frequenta la scuola elementare Petrarca, che rimarrà chiusa probabilmente fino a lunedì 9 marzo. La sanificazione sarà eseguita all'inizio della prossima settimana. È stato previsto anche l'isolamento fiduciario di tutti i compagni di classe (una ventina) con il coinvolgimento dei pediatri di famiglia. In isolamento anche gli insegnati della classe e il personale che ha avuto contatti con gli stessi bambini.
«La sanificazione della scuola spetta a noi per competenza - spiega il sindaco Stefano Tonazzo -, stiamo organizzando ora le procedure. Nel nostro territorio la situazione rimane quella già nota: sono sei le persone risultate positive al test e sono tutte asintomatiche, mentre c'è ancora una persona ricoverata in terapia intensiva dell'ospedale di Padova».
LA CENA
Il comune provvederà anche a sanificare la sede del gruppo alpini dove, a metà febbraio, si è tenuta una cena fra un gruppo ristretto di persone a cui aveva preso parte anche il sessantottenne ricoverato. Il contagio potrebbe essere partito da lì, quella sera. Sono invece risultati tutti negativi i tamponi effettuati agli operatorio del distretto sanitario dove lunedì si era presentato l'uomo poco prima di accusare un malore. Il distretto è stato riaperto, pur con un servizio ridotto, e il paese vuol subito rialzare la testa. «Limena è aperta, non è in quarantena: le persone e le merci possono circolare tranquillamente» sottolinea da due giorni il sindaco a chiunque incontri per strada. «Un ringraziamento va a tutte le attività commerciali, artigianali, professionali, e industriali - insiste il primo cittadino - che nonostante la fobia e la crisi stanno stoicamente assicurando un servizio alla comunità e stanno mantenendo i livelli occupazionali dei propri collaboratori. Ora dobbiamo andare avanti».
Intanto nella vicina Rovolon la polisportiva Euganea Rovolon ha effettuato la sanificazione di palestra, palazzetto e spogliatoi. Oggi le stesse pulizie interesseranno le scuole del paese. L'amministrazione sta studiando interventi a favore delle aziende in difficoltà.
Gabriele Pipia
Barbara Turetta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci