LA SITUAZIONE
PADOVA Preoccupa l'aumento dei contagi di rientro dalle vacanze

Mercoledì 12 Agosto 2020
LA SITUAZIONE
PADOVA Preoccupa l'aumento dei contagi di rientro dalle vacanze nel padovano, salgono a tre i focolai dall'Isola di Corfù e l'Ulss 6 Euganea lancia l'appello rivolto ai giovani. «Non lasciate a casa il giudizio, tenete la testa sulle spalle e non sotto la sabbia», ha detto il direttore generale Domenico Scibetta.
IL BILANCIO
I positivi tornati dall'isola al largo della costa nord-occidentale della Grecia in totale sono nove, ma appartengono a tre cluster differenti. L'ultimo è stato individuato ieri dal Dipartimento di Prevenzione, si tratta di un padovano. Gli altri due gruppi contano rispettivamente cinque e tre contagiati. E' fermo a due positività il focolaio dall'Isola di Malta. Aumenta invece il cluster della vacanza della Maturità all'Isola di Pag in Croazia, dove si aggiunge un caso secondario oltre ai già noti nove contagi tra i viaggiatori. I dati sono emersi durante la diretta Facebook trasmessa ieri mattina da via Scrovegni.
«L'età media del contagio si è abbassata afferma Scibetta , siamo davanti ad un fenomeno diverso da quello che eravamo abituati a gestire. A marzo e aprile avevamo casi intrafamiliari o in piccole comunità, ora l'indagine epidemiologica è più estesa e difficoltosa. Ancora una volta l'invito è di essere responsabili, rispettare il distanziamento sociale e usare della mascherina, purtroppo ci risulta che si dimentichino le regole in alcuni luoghi dove l'euforia la fa da padrona».
Tutti i giovani positivi mostrano sintomi lievi. «La popolazione oggetto di sorveglianza è cambiata ammette Ivana Simoncello, direttore del Dipartimento di Prevenzione hanno meno di 30 anni, sono asintomatici o con sintomatologia lieve e confusa con raffreddamento. Son reduci dalle vacanze, con una intensa vita sociale. Il minimo comune denominatore è l'inosservanza delle regole. Pur comprendendo il desiderio di svago, serve consapevolezza perché i comportamenti corretti vanno garantiti. Con i primi di settembre riapriranno le scuole e avremo molti problemi con le diagnosi differenziali tra coronavirus e virus influenzali».
I NUMERI
Sono 1.018 i padovani in isolamento domiciliare, in undici con sintomi. Il report della Regione Veneto nelle ultime 24 ore ha registrato cinque nuovi casi di coronavirus in provincia di Padova. I positivi al tampone sono 233 mentre i guariti arrivano a quota 3.818. Nove i ricoverati nel reparto di Malattie infettive dell'Azienda ospedaliera, due i pazienti critici in terapia intensiva. Tra i focolai tenuti sotto controllo c'è anche quello della cooperativa Orizzonti, che gestisce strutture di accoglienza per profughi e richiedenti asilo. L'ultima settimana di luglio cinque ragazzi seguiti dalla cooperativa sono risultati positivi al tampone e altre sei persone, fra i loro contatti, sono state contagiate. Il coronavirus è entrato nella struttura di accoglienza attraverso un ospite che a sua volta aveva partecipato alla commemorazione funebre camerunense, lo scorso 4 luglio, al parco Fenice.
«In tempi ancora non sospetti nelle strutture di accoglienza avevamo previsto un'organizzazione diversa rispetto altre realtà regionali sottolinea Simoncello -. Non abbiamo grosse concentrazioni di profughi, sono suddivisi sul territorio in piccole comunità: grazie a questo la compartimentazione tra ospiti infetti e non infetti è facile da realizzare».
E' stato contenuto il contagio anche nelle Rsa. «La casa di riposo Bonora di Camposampiero è tornata Covid Free aggiunge Scibetta -. All'Ira il contagio è avvenuto a opera di due oss camerunensi che hanno contagiato un collega e altri quattro ospiti. Nella Beggiato di Conselve ci sono due oss in isolamento e quattro ospiti in area rossa. A Bovolenta c'è un'ospite ripositivizzata, un'asintomatica già guarita da Covid. L'organizzazione interna, lo screening e la compartimentazione degli spazi hanno permesso di governare il contagio». E' stato approvato il piano di sanità pubblica per affrontare la stagione autunnale, quando ci sarà la co-circolazione del virus influenzale e del coronavirus. L'Ulss 6 partirà con la campagna vaccinale già a ottobre, un mese prima rispetto al solito. Il vaccino contro l'influenza sarà offerto gratuitamente da 60 anni in su, oltre che alle categorie a rischio. Fino all'anno scorso si partiva da 65 anni.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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