LA SITUAZIONE
PADOVA Posti-letto complessivi: 292. Totale dei pazienti ricoverati:

Venerdì 27 Novembre 2020
LA SITUAZIONE
PADOVA Posti-letto complessivi: 292. Totale dei pazienti ricoverati: 262. È questo lo scenario presentato ieri pomeriggio dall'Ulss Euganea ai sindaci della provincia di Padova riuniti in videoconferenza per fare il punto sull'emergenza. Se nei giorni scorsi abbiamo documentato come al policlinico dell'Azienda ospedaliera di Padova i posti-letto dedicati ai pazienti Covid siano occupati al 90%, ora registriamo la stessa percentuale anche nel resto della provincia. Sommando gli ospedali, gli ospedali di comunità e i due plessi padovani (il policlinico e il Sant'Antonio) contiamo attualmente 499 ricoverati. Il picco autunnale è arrivato ma ora ai nuovi accessi corrispondono altrettante dimissioni: ecco perché quel 10% di posti liberi permette alla sanità padovana di respirare.
Nei quattro ospedali tradizionali (Schiavonia, Cittadella, Piove di Sacco e Camposampiero) troviamo complessivamente 30 posti liberi. Va meglio negli ospedali di comunità, strutture intermedie previste per quei pazienti che attendono di essere dimessi: su 92 posti totali presenti tra Camposampiero, Conselve, Montagnana e Piove di Sacco, quelli liberi sono 41. Da un lato i numeri dimostrano come la pressione sugli ospedali sia fortissima e i ricoveri siano in continua crescita, dall'altro il dg dell'Ulss Domenico Scibetta rassicura i sindaci: «Il sistema sta reggendo».
I REPARTI
I dati dell'Ulss che analizziamo riguardano esclusivamente i posti-letto dedicati ai pazienti Covid. All'ospedale di Schiavonia, tornato Covid Hospital come in primavera, ci sono 139 persone ricoverate. Di queste, 19 sono in Terapia intensiva. A Schiavonia oggi troviamo in tutto 15 posti liberi. A Cittadella i posti liberi sono 9. Quattro letti liberi a Piove di Sacco, dove però la Terapia intensiva è satura: occupati i sette i posti Covid disponibili. A Camposampiero i letti liberi sono solo due.
CURE INTERMEDIE
In questo scenario risultano sempre più fondamentali anche gli ospedali di comunità, gestiti con il supporto delle guardie mediche: aiutano ad alleggerire i reparti degli ospedali e accolgono i pazienti già stabilizzati in attesa di rientro a domicilio. A Conselve i 15 posti sono tutti pieni, a Camposampiero ce n'è solo uno libero, a Piove di Sacco cinque. Va meglio a Montagnana, ultimo presidio Covid attivato: i posti sono 48 e i ricoveri attuali sono 13.
Sommando ospedali e ospedali di comunità, troviamo 322 pazienti ricoverati nelle strutture dell'Ulss. Ci sono però altri sei pazienti in attesa di ricovero: cinque sono momentaneamente al pronto soccorso di Cittadella e uno a Piove di Sacco. A questi si aggiungono ovviamente i 177 ricoverati all'Azienda ospedaliera di Padova.
REPARTI E PERSONALE
Oltre al Direttore generale Domenico Scibetta e agli altri vertici dell'Ulss6 Euganea, ha preso parte alla conferenza di ieri l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin. La prima notizia è la proroga fino a fine marzo del contratto per le unità speciali Usca, medici assunti per assistere a domicilio i pazienti Covid. Attualmente sono 118 e il nuovo investimento è pari a un milione e mezzo. Per quanto riguarda l'attività ambulatoriale, la direttrice sanitaria Patrizia Benini ne ha confermato la riduzione, spiegando che verranno comunque garantite le visite urgenti e improrogabili. Bloccata invece la libera professione, per avere a disposizione più medici possibili.
Quanto all'ospedale di Schiavonia, l'assessore Lanzarin ha affermato che i reparti aperti al momento rimarranno tali, ma non c'è garanzia che lo restino anche a fronte di un eventuale acutizzarsi dell'emergenza. L'assessore ha preso comunque atto di tutte le istanze dei sindaci, spiegando che questa seconda ondata è molto più impegnativa della prima anche a causa della maggior diffusione del contagio tra gli operatori, e che si continuerà a lavorare per gradi. Dibattuta anche la questione extra Ulss, ovvero la possibilità per i cittadini che abitano al confine con altre Ulss di ricorrere in caso di necessità alla struttura più vicina. Scibetta ha spiegato che le Ulss stanno interloquendo per trovare un accordo volto a superare i limiti territoriali.
LA PREVENZIONE
La Regione intanto ha trasmesso al commissario per l'emergenza Arcuri i dati per la futura distribuzione del vaccino anti-Covid. Il fabbisogno per il personale dei presidi ospedalieri padovani è di 13.890 unità a cui si aggiungono quasi 10 mila unità per le case di riposo (tra ospiti e lavoratori) e quasi 5 mila per le strutture dedicate a minori, disabili, tossicodipendenti e malati psichiatrici. Il piano è scattato.
Camilla Bovo
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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