LA SITUAZIONE
PADOVA Nei reparti Covid dell'Azienda ospedaliera nove posti-letto

Mercoledì 25 Novembre 2020
LA SITUAZIONE PADOVA Nei reparti Covid dell'Azienda ospedaliera nove posti-letto
LA SITUAZIONE
PADOVA Nei reparti Covid dell'Azienda ospedaliera nove posti-letto su dieci sono occupati. La pressione su via Giustiniani rimane alta, ma si mantiene sotto la soglia di sicurezza. Lo conferma il direttore sanitario, Daniele Donato, alla guida della task force contro il coronavirus. «La richiesta non è scesa, ma si mantiene costante spiega Donato - Circa il 90% dei posti letto è occupato. Assistiamo ad un bilanciamento tra le entrate e le dimissioni, ogni giorno vengono dimessi e accolti tra i 10 e 15 pazienti».
I NUMERI
L'Azienda ospedaliera conta su circa 200 posti letto attivi tra terapia intensiva e area medica. Si contano 18 posti al settimo piano gestito dal professor Paolo Simioni, 18 posti all'ottavo con la terapia sub-intensiva del professor Andrea Vianello, 20 posti al nono e altri 32 posti al decimo, entrambi diretti dal professor Roberto Vettor. A tutto ciò si aggiunge il reparto di Malattie infettive della dottoressa Anna Maria Cattelan con 58 posti letto. I posti di terapia intensiva sono 36: comprendono i 18 della rianimazione centrale guidata dal dottor Ivo Tiberio e gli altri 18 all'ospedale Sant'Antonio. Infine non mancano quelli dedicati ai piccoli pazienti: in Pediatria sono stati riservati altri 12 posti letto per i casi Covid.
IL BILANCIO
Nelle ultime 24 ore in provincia di Padova sono stati registrati 367 nuovi casi e dieci decessi legati al coronavirus in provincia di Padova. I numeri emergono dall'ultimo aggiornamento del bollettino di Azienda Zero. I positivi al tampone sono 13.963. Salgono a 443 i ricoveri negli ospedali del padovano, tra domenica e lunedì sono stati presi in carico 26 pazienti in più. Tra i ricoverati risulta - in area non critica - anche un noto medico padovano come Domenico Minasola, ex presidente del Maap, ex consigliere comunale ed ex vicepresidente di AcegasAps.
I LAVORI
In Azienda ospedaliera si contano 151 degenze in reparto e 21 in rianimazione. E' atteso per la prossima settimana l'ampliamento del Pronto soccorso Covid: gli ambulatori d'urgenza-emergenza occuperanno il Palafellin. L'edificio, guardando la rampa del Monoblocco, si trova esattamente di fianco l'ingresso principale del Pronto soccorso, sulla sinistra. La struttura, di proprietà dell'università di Padova, è stata prestata pro tempore al reparto guidato dal dottor Vito Cianci per far fronte all'emergenza sanitaria.
In questo momento i casi sospetti e i pazienti positivi, che manifestano già problemi respiratori o febbre alta, accedono al lato destro del Palafellin. All'esterno ci sono tre piccoli prefabbricati che fungono da astanteria, servizi e spogliatoio del personale. All'interno del Palafellin ci sono due stanze, ciascuna con tre posti letto attrezzati. A partire dalla prossima settimana verranno aperti altri quattro ambulatori, ciascuno con quattro posti letto. Quindi il percorso Covid conterà in totale su 14 posti letto, aumentabili fino a 18 se necessario.
«Lunedì ci trasferiremo dal lato destro, a quello sinistro spiega il primario Cianci -. Nel frattempo verranno completati i lavori strutturali che consentiranno l'installazione dei macchinari. I quattro nuovi ambulatori saranno dotati di dispositivi per la telemetria, si potranno controllare attimo per attimo i parametri del paziente, le informazioni verranno convogliate in un monitor in contemporanea e in tempo reale. Non solo. Saranno installate anche delle videocamere per controllare lo stato di salute del paziente. Il palasanità diventerà un vero e proprio mini ospedale».
GLI ACCESSI
Ogni paziente che accede viene prima di tutto visitato, poi si passa alla fase diagnostica a cui collaborano i reparti di Microbiologia, Radiologia e Laboratorio urgenze. In Pronto soccorso vengono convogliati per lo più pazienti in condizioni critiche. Spesso si interviene con l'ossigeno e, dopo la stabilizzazione, si trasferisce la persona in reparto, in terapia sub-intensiva o in rianimazione.
«In media accedono al Pronto soccorso dai 40 ai 50 casi Covid aggiunge Cianci , la pressione è alta ma siamo in fase di stabilizzazione. Non c'è una diminuzione delle richieste, ma nemmeno un aumento. I casi non Covid presi in carico invece sono circa 140 nel giro di 24 ore. Non appena saranno completate le due stanze sull'altra metà del Palafellin, libereremo l'area di Osservazione breve intensiva attualmente utilizzata per i pazienti Covid in area verde. Dopo la sanificazione, la riapriremo per i casi ordinari».
La pressione si sente anche nelle strutture dell'Ulss 6 Euganea. L'ospedale di Schiavonia accoglie 119 persone in area non critica e 196 in area critica. E' sotto stress anche il nosocomio di Cittadella con 60 degenze in reparto e 7 in rianimazione.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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