LA SITUAZIONE
PADOVA «La variante inglese era presente in un caso su cinque,

Mercoledì 3 Marzo 2021
LA SITUAZIONE
PADOVA «La variante inglese era presente in un caso su cinque, ma nelle ultime due settimane la diffusione è molto aumentata». Così parlava tre giorni fa la dottoressa Antonia Ricci, direttrice generale dell'istituto zooprofilattico di Legnaro. Ora gli effetti si vedono e fanno paura: un focolaio è stato registrato in un gruppo di bambini di San Martino di Lupari e poi il contagio si è propagato in diverse zone dell'Alta Padovana costringendo l'Ulss ad una decisione drastica: quattro scuole chiuse. Il sindaco è stato invitato ad avviare la didattica a distanza per l'asilo Campagnalta e per la scuola elementare Sauro, dove è stato registrato il primo cluster. Stesso provvedimento anche per la materna Almarech di Villa del Conte e soprattutto per il liceo Tito Lucrezio Caro di Cittadella.
IL PROTOCOLLO
Proprio ieri mattina l'Istituto superiore di sanità aveva posto l'attenzione sulla variante inglese: «Sta diventando quella prevalente nel Paese e ha una maggiore trasmissibilità». Ora l'Ulss Euganea spiega che quella adottata nell'Alta è «un'azione tempestiva di contenimento e di risposta alla diffusione del virus» e sottolinea che «il dipartimento di Prevenzione continua ad assicurare l'attività di monitoraggio e tracciamento complessivo dei casi, in particolare nei Comuni interessati dalla variante inglese».
La nota ufficiale con questa decisione è arrivata alle sette di sera ma già in mattinata la direttrice del dipartimento, Ivana Simoncello, aveva inviato una comunicazione urgente a medici, pediatri e guardie mediche del distretto sanitario dell'Alta Padovana evidenziando «la numerosità dei tamponi risultati positivi con identificazione di variante VOC202012/01, Regno Unito». Segue un lungo elenco da cui emergono diverse modifiche al protocollo tradizionale. Per i pazienti con sintomi sospetti e per i contatti stretti dei positivi si consigliano test molecolari. La quarantena non dura più 10 bensì 14 giorni, con tampone al termine dell'isolamento. Chi è positivo per oltre 21 giorni deve comunque restare in isolamento fino alla negativizzazione del tampone (con tamponi ogni 7 giorni). Nella sua comunicazione la dottoressa Simoncello invita i medici di base anche a fare un'opera di sensibilizzazione e quindi a «sottolineare la maggiore trasmissibilità delle varianti».
LE REAZIONI
«Un contagio avvenuto al parco giochi o in altre situazioni, che poi si è sviluppato nell'ambiente scolastico con 12 alunni in una delle classi della primaria. Tutto fa propendere per questo». Lo spiega Corrado Bortot, sindaco di San Martino di Lupari, ricordando che «da domani (oggi per chi legge) le due scuole saranno chiuse con tutto il personale e gli alunni sottoposti al tampone. Chiedo massima attenzione. Vedo però troppi liberi tutti: non appena si esce dalle scuole niente più regole. Non va bene».
Il sindaco interviene anche in merito ad una situazione che coinvolge la secondaria Agostini. «Non è certo una situazione simile a quella delle altre due scuole. C'è un caso di positività e si sono scatenati i leoni da tastiera creando solo allarmismo e confusione».
GLI ALTRI COMUNI
«Si tratta di due casi positivi - spiega il sindaco di Villa del Conte Antonella Argenti - A seguito di questo, da giovedì scorso tutte e tre le sezioni della scuola parrocchiale, per un totale di circa una novantina di alunni, sono a casa. L'asilo nido che conta una quindicina di piccoli rimane aperto. Sono costantemente in collegamento con il Sisp dell'azienda sanitaria e vengo aggiornata sulle attività di monitoraggio e tracciamento dei casi. Consapevole delle difficoltà per le famiglie e il momento critico per tutta la comunità, invito tutti a collaborare e avere fiducia nelle istituzioni che anche in questo caso stanno lavorando e operando in maniera tempestiva e precipua».
Da oggi rimarrà chiuso totalmente anche il liceo Tito Lucrezio Caro di Cittadella. Personale e studenti, 1250 persone, a casa. «Giovedì vedremo quali saranno le disposizioni anche se almeno per questa settimana tutte le classi faranno lezione a distanza - precisa la dirigente Antonella Bianchini - I due casi segnalati sono a casa da dieci giorni, avevano già dei positivi in famiglia. E' doveroso ascoltare le autorità adottando le regole già note e lo raccomando prima di tutto agli studenti. Dopo la ripresa della didattica in presenza al 50% sono stati riscontrati tre casi la prima settimana, nessuno la seconda, due la terza ed uno la quarta. Pochissimi».
Michelangelo Cecchetto
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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