LA SITUAZIONE
PADOVA «La situazione in quartiere è peggiorata, grazie

Giovedì 25 Aprile 2019
LA SITUAZIONE
PADOVA «La situazione in quartiere è peggiorata, grazie anche alla sua posizione a Padova Est lo spaccio è intenso. Servirebbe maggiore presenza della Polizia non certo una diminuzione degli agenti». Lo assicura Paolo Manfrin portavoce del Comitato Stanga, che poi continua: «Si vedono benissimo le auto dei clienti che arrivano dal veneziano, uno dei punti peggiori è il kebab che aggrega gruppi di sbandati fino a tarda notte. Abbiamo un commissariato che è un punto di riferimento ma non è sufficiente, basti vedere gli ultimi episodi di vandalismi sulle auto (ormai una sessantina quelle colpite) o gli incendi ai danni dei locali, episodi che sfidano il presidio della Polizia. Da parte nostra cerchiamo di essere attivi, di allungare le nostre passeggiate e segnalare ogni anomalia ma servirebbero controlli anche negli spazi verdi dove gli spacciatori nascondono la merce. Forse se come sembra alla Stanga aprirà l'ufficio immigrazione della Questura potremmo avere un presidio di Polizia più consistente».
Drammatica la descrizione della quotidianità al Borgomagno ed in particolare nei pressi di via Bernina. «Siamo più che esasperati dall'immobilismo dell'amministrazione che parla per gettare fumo negli occhi. Siamo ridotti ad essere la pattumiera di Padova - spiega il portavoce dei residenti - dobbiamo lottare col civico 18, area Funghi, dove c'è solo delinquenza. Sono insediate 17 attività e ora un locale aperto 24 ore su 24, inoltre ci sono 3 nuovi arrivi: gli spazi sono stati affittati a 3 chiese. Ci voleva Brumotti con Striscia per parlare di mafia nigeriana ma noi tocchiamo con mano tutti i giorni lo spaccio, il degrado, le liti, le persone che si ubriacano vomitano e urinano sulle nostre porte - continua - I Carabinieri fanno il possibile e dopo i loro interventi per qualche giorno la situazione migliora».
Il portavoce critica l'amministrazione che parla di integrazione e controllo di vicinato. «A cosa serve il Controllo, abbiamo fatto centinaia di segnalazioni che non servono. È una zona franca per loro, gli spacciatori sono ben visibili anche lungo via Da Bassano, dove ci sono pure le prostitute, ma nessuno interviene. Il sabato sera poi diventa un inferno. Abbiamo il Pedro che non è integrato al quartiere, è solo sopportato. Siamo stati ascoltati dalla Commissione Comunale Sicurezza ma come gli altri progetti, ad esempio la chiusura dell'ingresso del 18 dove il via vai è costante, si è rivelata una presa in giro. Siamo stufi delle chiacchiere, serve volontà di intervenire ma pare che questa manchi del tutto».
Sul Borgomagno interviene anche il Movimento del Buonsenso che, appoggiandosi ad un consigliere Comunale, ha proposto una serie di interventi che attendono da più di un anno di essere discussi in Consiglio. «Soprattutto in via Bernina e limitrofe regnano spaccio, prostituzione e locali etnici che non rispettano le regole e creano disagio - dice il presidente Alberto Casagrande - serve intervenire subito, poi si può parlare di grandi progetti a lungo respiro. Chiediamo tra l'altro, che la sede della polizia locale sia attiva 24 ore e potenziata sul territorio, la chiusura dei locali che provocano problemi di ordine pubblico e un serio piano di riqualificazione della zona».
Il Movimento rileva forte preoccupazione da parte dei residenti di Sacro Cuore-Altichiero, espressa anche dal Comitato Vivere Bene a San Bellino collegato a sacro Cuore da un sottopasso nelle cui vicinanze dovrebbe essere realizzato un Centro di Accoglienza per minori stranieri non accompagnati. «In via Adige 41, abbiamo una casa disabitata ricettacolo di spaccio e sbandati - dice il portavoce Antonio Huaroto - stessa situazione di via del Giglio civico 85. Serve più sorveglianza lo spaccio è attivo nell'area Zize -Induno ed è riapparso nel giardino di via Guardi che era stato riqualificato. Il via vai degli spacciatori in bicicletta è costante in tutto il quartiere».
Luisa Morbiato
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