LA SITUAZIONE
PADOVA L'emergenza Covid ha colpito al cuore aziende, imprese e

Giovedì 24 Settembre 2020
LA SITUAZIONE
PADOVA L'emergenza Covid ha colpito al cuore aziende, imprese e casse comunali, ma non inciderà sulla tassa dei rifiuti pagata dai padovani. Alla fine dell'anno il totale delle bollette porterà un costo medio uguale (anzi, inferiore dello 0,03%) rispetto al totale del 2019. Lo hanno evidenziato ieri mattina a Palazzo Moroni l'assessore ai Tributi Antonio Bressa e la collega all'Ambiente Chiara Gallani presentando il piano economico-finanziario dei rifiuti solidi urbani e delle tariffe per l'anno in corso. «Siamo riusciti a non aumentare le tariffe - spiegano - perché abbiamo stanziato 1,5 milioni a sostegno delle attività che a causa del lockdown avevano chiuso. Questi soldi ci permettono di applicare sconti che vanno dal 15 al 25% della quota variabile». Parliamo di riduzioni in bolletta per circa 15 mila realtà padovane su un totale di 19 mila. Dai bar agli alberghi, dai negozi agli studi professionali, dai banchi del mercato alle discoteche. Le attività artigianali e industriali, intanto, hanno tempo fino al 31 ottobre per comunicare al Comune i giorni in cui hanno interrotto l'attività e chiedere così le agevolazioni nella bolletta di dicembre.
IL CONFRONTO
«Nonostante il Covid - spiegano gli assessori - il costo del servizio è aumentato del 2,1%. Ad aggravare il quadro c'è anche la mancanza di avanzi pregressi nei confronti di AcegasApsAmga a disposizione del Comune per abbassare le tariffe, come era successo negli anni scorsi». Le bollette non aumenteranno, però, grazie appunto al milione e mezzo stanziato per attività commerciali e altre utenze non domestiche. Le riduzioni variano dal 15% al 25% della quota variabile a seconda dei giorni di chiusura e della situazione che si è verificata per ogni particolare categoria. Per bar e ristoranti che hanno potuto lavorare almeno con il servizio da asporto, ad esempio, lo sconto è del 20%.
LE UTENZE DOMESTICHE
Un lievissimo aumento ci sarà per le utenze domestiche (a Padova sono poco oltre 100 mila) visto che nella prima parte del 2020, dopo l'esplosione dell'emergenza Covid, i consumi casalinghi sono aumentati. «Lo scarto medio rispetto all'anno scorso - osserva Bressa - si attesta al 3,5% in bolletta mettendo al riparo le famiglie da significativi rincari. Questo dato si riflette soprattutto sulle metrature più ampie mentre per le abitazioni di tipo medio e piccolo non ci sono particolari differenze». Una persona che vive da sola in una casa da 70 metri quadri avrà un conguaglio annuale di 2,23 euro mentre una famiglia di tre persone che abita in 100 metri quadri vedrà un aumento annuale di 1,94 euro. «Il principio ispiratore per la Tari deve essere sempre lo stesso, si deve pagare in proporzione alla propria produzione di rifiuti - prosegue l'assessore -, per questo ci è sembrato sacrosanto intervenire con risorse proprie del Comune e dobbiamo dire grazie al sindaco. L'effetto è quello di aver congelato nel loro totale le tariffe, abbiamo scongiurato aumenti sulle famiglie e abbiamo fatto in modo che pagasse per i rifiuti prodotti chi realmente ha lavorato di più».
LE DATE
Quest'anno cambia anche la cadenza delle bollette. Le famiglie devono pagare la seconda rata entro il 30 settembre. Per le utenze non domestiche invece non c'è la scadenza a fine mese ma arriverà una bolletta unica con scadenza al 10 dicembre comprensiva di seconda e terza rata e conguaglio con lo sconto.
Il 2020 è il primo anno di applicazione del metodo definito dall'autorità nazionale Arera e reso obbligatorio per tutti i Comuni in Italia. Una vera rivoluzione che rivede le modalità di calcolo del Piano Economico Finanziario. Ieri mattina assieme ai due assessori sono intervenuti anche l'ingegnere Simone Dallai, capo settore ambiente e territorio, e la dottoressa Maria Pia Bergamaschi, al vertice del settore tributi e riscossione. «Il nuovo metodo - spiega Chiara Galllani - definisce un diverso sistema di calcolo dei costi riconosciuti al gestore, più improntato a favorire gli investimenti effettuati per migliorare la qualità del servizio, e individua in modo esplicito le attività interne al ciclo integrato dei rifiuti. Tale metodo, applicato alla gestione rifiuti del Comune di Padova, ha confermato la correttezza delle scelte dell'amministrazione anche rispetto agli anni pregressi».
Ma per il 2021 c'è il rischio di aumenti in bolletta? «Faremo ogni sforzo per andare incontro a imprese e famiglie evitando ulteriori rincari» risponde Bressa. Studi e proiezioni inizieranno già nelle prossime settimane.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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