LA SITUAZIONE
PADOVA Davanti a Verona, Treviso e Venezia. Con le sue 243.869 dosi somministrate fino a giovedì (suddivise tra Ulss, Azienda e Iov) Padova resta saldamente la provincia del Veneto che vaccina di più. La popolazione da immunizzare, dagli ultracentenaria ai sedicenni, è di 801 mila persone. È impossibile calcolare esattamente che percentuale di questa popolazione sia stata vaccinata che a Padova vengono accolti anche molti cittadini che risiedono fuori provincia (i lavoratori sanitari e i malati oncologici, per esempio). Di sicuro, però, possiamo analizzare la situazione di diverse categorie e fasce d'età.
GLI ANZIANI
Per quanto riguarda la fascia che va dagli 80 agli 89 anni le persone padovane da vaccinare sono 55.200. I dati aggiornati all'altro ieri dicono che 49.200 hanno già ricevuto almeno la prima dose e 23.800 pure la seconda. Gli anziani sopra i 90 anni sono invece 12.100: di questi, 8.500 hanno già ricevuto almeno la prima dose e 3.600 hanno completato il ciclo con il richiamo. Interessante anche il dato complessivo sugli over 70: in provincia di Padova sono 159.500, di questi 98.600 hanno già avuto almeno la prima dose e 30.400 hanno pure fatto il richiamo.
I VOLONTARI
Per quanto riguarda le altre categorie una buona notizia è arrivata ieri da Roma con una nota del capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che conferma la possibilità di vaccinare tutti i volontari impegnati nei centri vaccinali. Lo rende noto, a livello padovano, la consigliera regionale Elisa Venturini: «È stata accolta la richiesta che Volontariato Regioni e Anci avevano avanzato a seguito dello stop dovuto all'ordinanza del commissario straordinario. Da più parti abbiamo evidenziato la necessità di tutelare il volontariato. Si riconosce così la grande importanza della Protezione Civile nella battaglia contro il Covid».
GLI ALTRI
Negli ultimi giorni a Padova sono stati fatti mediamente tremila vaccini al giorno, dopo un picco di seimila raggiunto nelle scorse settimane. L'obiettivo è arrivare a ottomila ma tutto dipenderà ovviamente dalla disponibilità di vaccini. Contando su un netto potenziamento delle scorte, in vista del mese di maggio saranno ulteriormente potenziati gli ambulatori in Fiera (il sindaco Sergio Giordani ha messo a disposizione anche il Padiglione 8) e sarà aperto nel giro di un paio di settimane anche un nuovo centro vaccinale all'ospedale militare.
La prossima mattina inizieranno le vaccinazioni di massa per disabili e fragili. Dopo aver concluso coi settantenni, a cavallo tra aprile e maggio si proseguirà coi sessantenni.
Le indicazioni nazionali del commissario Figliuolo non prevedono il completamento dei dipendenti scolastici: ne sono stati vaccinati novemila su 16 mila, gli altri probabilmente dovranno attendere il proprio turno in base all'età.
LA NUOVA NOMINA
Ieri intanto è entrata in servizio la donna che dovrà supervisionare la campagna vaccinale soprattutto per le fasce più deboli e fragili. Si è insediata infatti la dottoressa Maria Chiara Corti, nuova direttrice dei Servizi Sociosanitari dell'Ulss 6 Euganea. Con il suo arrivo, la Direzione Strategica dell'Euganea può dirsi ora al completo dopo le nomine di Aldo Mariotto come direttore sanitario e Michela Barbiero come direttrice amministrativa riconfermata.
Sessant'anni, originaria di Reggio Emilia, la dottoressa Corti proviene dall'Azienda sanitaria universitaria di Trieste, dove aveva ricoperto l'incarico di direttrice dei Servizi Sociosanitari. «Con un profilo di caratura internazionale - scrive il dg Paolo Fortuna - una solida esperienza nella gestione delle cure intermedie e una forte conoscenza dell'integrazione sociosanitaria nella provincia di Padova, dove ha a lungo lavorato, la dottoressa rappresenta un assoluto valore aggiunto».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Davanti a Verona, Treviso e Venezia. Con le sue 243.869 dosi somministrate fino a giovedì (suddivise tra Ulss, Azienda e Iov) Padova resta saldamente la provincia del Veneto che vaccina di più. La popolazione da immunizzare, dagli ultracentenaria ai sedicenni, è di 801 mila persone. È impossibile calcolare esattamente che percentuale di questa popolazione sia stata vaccinata che a Padova vengono accolti anche molti cittadini che risiedono fuori provincia (i lavoratori sanitari e i malati oncologici, per esempio). Di sicuro, però, possiamo analizzare la situazione di diverse categorie e fasce d'età.
GLI ANZIANI
Per quanto riguarda la fascia che va dagli 80 agli 89 anni le persone padovane da vaccinare sono 55.200. I dati aggiornati all'altro ieri dicono che 49.200 hanno già ricevuto almeno la prima dose e 23.800 pure la seconda. Gli anziani sopra i 90 anni sono invece 12.100: di questi, 8.500 hanno già ricevuto almeno la prima dose e 3.600 hanno completato il ciclo con il richiamo. Interessante anche il dato complessivo sugli over 70: in provincia di Padova sono 159.500, di questi 98.600 hanno già avuto almeno la prima dose e 30.400 hanno pure fatto il richiamo.
I VOLONTARI
Per quanto riguarda le altre categorie una buona notizia è arrivata ieri da Roma con una nota del capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio che conferma la possibilità di vaccinare tutti i volontari impegnati nei centri vaccinali. Lo rende noto, a livello padovano, la consigliera regionale Elisa Venturini: «È stata accolta la richiesta che Volontariato Regioni e Anci avevano avanzato a seguito dello stop dovuto all'ordinanza del commissario straordinario. Da più parti abbiamo evidenziato la necessità di tutelare il volontariato. Si riconosce così la grande importanza della Protezione Civile nella battaglia contro il Covid».
GLI ALTRI
Negli ultimi giorni a Padova sono stati fatti mediamente tremila vaccini al giorno, dopo un picco di seimila raggiunto nelle scorse settimane. L'obiettivo è arrivare a ottomila ma tutto dipenderà ovviamente dalla disponibilità di vaccini. Contando su un netto potenziamento delle scorte, in vista del mese di maggio saranno ulteriormente potenziati gli ambulatori in Fiera (il sindaco Sergio Giordani ha messo a disposizione anche il Padiglione 8) e sarà aperto nel giro di un paio di settimane anche un nuovo centro vaccinale all'ospedale militare.
La prossima mattina inizieranno le vaccinazioni di massa per disabili e fragili. Dopo aver concluso coi settantenni, a cavallo tra aprile e maggio si proseguirà coi sessantenni.
Le indicazioni nazionali del commissario Figliuolo non prevedono il completamento dei dipendenti scolastici: ne sono stati vaccinati novemila su 16 mila, gli altri probabilmente dovranno attendere il proprio turno in base all'età.
LA NUOVA NOMINA
Ieri intanto è entrata in servizio la donna che dovrà supervisionare la campagna vaccinale soprattutto per le fasce più deboli e fragili. Si è insediata infatti la dottoressa Maria Chiara Corti, nuova direttrice dei Servizi Sociosanitari dell'Ulss 6 Euganea. Con il suo arrivo, la Direzione Strategica dell'Euganea può dirsi ora al completo dopo le nomine di Aldo Mariotto come direttore sanitario e Michela Barbiero come direttrice amministrativa riconfermata.
Sessant'anni, originaria di Reggio Emilia, la dottoressa Corti proviene dall'Azienda sanitaria universitaria di Trieste, dove aveva ricoperto l'incarico di direttrice dei Servizi Sociosanitari. «Con un profilo di caratura internazionale - scrive il dg Paolo Fortuna - una solida esperienza nella gestione delle cure intermedie e una forte conoscenza dell'integrazione sociosanitaria nella provincia di Padova, dove ha a lungo lavorato, la dottoressa rappresenta un assoluto valore aggiunto».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
