LA SERATA
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE «Ragazzi, non mi sento bene».

Martedì 4 Agosto 2020
LA SERATA SAN GIORGIO DELLE PERTICHE «Ragazzi, non mi sento bene».
LA SERATA
SAN GIORGIO DELLE PERTICHE «Ragazzi, non mi sento bene». Sono le ultime parole pronunciate da Filippo Pedron prima di perdere i sensi. Giovane promessa del volley, è stato stroncato da un infarto dopo aver mangiato la pizza con gli amici. Appena sedicenne - avrebbe compiuto gli anni il prossimo 2 novembre - viveva con la famiglia a Cavino di San Giorgio delle Pertiche, in via Primo Maggio, tra la parrocchia e il centro sportivo. Un ragazzone di 201 centimetri benvoluto da tutti, uno studente modello, che fino a domenica all'ora di cena non aveva mai avuto particolari problemi fisici. Lascia nello strazio il padre Andrea Pedron, la mamma Raffaella Giacomazzi e i due fratelli di 3 e di 13 anni.
I FATTI
L'altra sera il giovane pallavolista ha cenato a casa di un coetaneo in un'abitazione di via Menele insieme ad altri quattro amici. Attorno alle 22,30 si è alzato da tavola dicendo agli altri ragazzi che non si sentiva bene e voleva andare a prendere un po' d'aria in giardino. Ha fatto solo pochi passi, poi ha iniziato a barcollare ed è caduto a terra. In un primo momento gli amici pensavano stesse scherzando, si sono accorti che Filippo non era cosciente e hanno subito chiamato i padroni di casa, genitori dell'amico, che si trovavano al piano di sopra dell'abitazione. Immediato l'allarme al 118. Sul posto in pochi minuti sono intervenuti i sanitari del Suem. La situazione è apparsa gravissima fin da subito. Sono cominciati concitati e drammatici tentativi di rianimazione che si sono protratti per un paio d'ore, poi il medico intervenuto in via Menele non ha potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso. A stroncare il ragazzo sarebbe stato un infarto fulminante.
Nel frattempo i genitori di Filippo sono arrivati a casa dell'amico del figlio. Urla, pianti, disperazione e incredulità per una morte assurda che ha colpito un ragazzone pieno di vita, all'apparenza sano e senza alcun problema fisico. Filippo, che frequentava l'istituto Meucci di Cittadella, era il classico bravo ragazzo, senza vizi, diligente a scuola, amante dello sport, dedito alla famiglia e affezionato al gruppetto di amici della parrocchia con cui era cresciuto e spesso si incontrava.
LE INDAGINI
Il sostituto procuratore Sergio Dini ha subito aperto un fascicolo. Oggi verrà conferito l'incarico per l'autopsia a cui parteciperà, oltre al medico legale, anche un cardiologo. Sono state inoltre richieste le cartelle sanitarie con gli ultimi accertamenti clinici effettuati dallo sportivo che militava nella Pallavolo Massanzago. L'intento è fare il più possibile chiarezza su un decesso inspiegabile che ha sconvolto un'intera comunità. Il gruppetto di ragazzi che per ultimo ha visto Filippo avrebbe riferito che il sedicenne stava bene e scherzava come sempre. Un mistero che ha gettato nello strazio non solo la piccola frazione di Cavino, ma tutto il comune di San Giorgio delle Pertiche dove il sedicenne e la sua famiglia sono molto conosciuti e benvoluti.
Per tutta la giornata di ieri sono state innumerevoli le persone che hanno suonato alla porta di casa della famiglia Pedron. Ma i genitori si sono chiusi nel loro insanabile dolore, sotto choc per quanto accaduto. Un evento troppo improvviso e troppo imprevedibile per non lasciare attoniti e sgomenti.
«Filippo era un esempio di generosità, allegria e intraprendenza - lo ricorda commosso lo zio Paolo Pedron - Perdiamo un grande ragazzo. É un dolore immenso quello che tutti noi stiamo vivendo. Una morte così toglie il fiato e ti crea un senso di vuoto immenso nel cuore».
É ancora da fissare la data dell'ultimo saluto al sedicenne, in attesa degli accertamenti disposti dall'autorità giudiziaria.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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