LA RIVOLUZIONE
PADOVA È l'antenna sensibile degli umori della città.

Giovedì 14 Febbraio 2019
LA RIVOLUZIONE
PADOVA È l'antenna sensibile degli umori della città. Il quartiere Arcella, il più popoloso, è anche il posto dove ragionare del futuro. Perchè Arcella è sempre stata avanti, dichiarando ad esempio chi vinceva le elezioni. Oppure diventando il quartiere più multietnico. E subendo anche un maggior tasso di criminalità. Una strada poco illuminata è quasi un invito per chi vuole sorprendere qualcuno. Al contrario restare bene in luce dà una sensazione di sicurezza.
IL PIANO
Per questo il piano di AcegasApsAmga e del Comune che porterà 3mila nuovi punti luce in tutte le vie del quartiere, da via Avanzo alla Fornace Morandi, dalla ferrovia per Bassano a via del Plebiscito, assume l'aspetto della manovra avvolgente.
A pensarci bene dopo il tram, dopo le nuove telecamere, dopo il nuovo stadio d'atletica, dopo la sede dei vigili e in attesa del centro civico da sempre sognato, questo sembra l'ultimo anello di una cura particolare. «Ma non si pensi che faccio preferenze - ha notato il sindaco ieri presentando l'iniziativa - entro quattro anni cambieremo l'illuminazione in tutta la città, aumentando vivibilità e sicurezza in tutti i quartieri».
I COSTI
È un piano ambizioso. Roberto Gasparetto direttore generale della società ha snocciolato i numeri: «Costerà 2,4 milioni che ammortizzeremo con il risparmio sul consumo di energia elettrica in 23 anni».
Se tanto ci dà tanto, ci vorranno oltre 10 milioni di euro per tutti gli altri quartieri. Giordani da imprenditore ha sempre fretta. «Ci abbiamo messo 9 mesi per metterci d'accordo su questo, non era facile. Ma adesso si comincia. A marzo aprono i primi cantieri entro l'anno si chiude».
LE VIE
Tecnicamente ci saranno addirittura diversi quattro tipi di sorgenti a led: quelli per le grandi strade (su pali e sospese), quelli per le vie secondarie, quelli per i giardini. La sostituzione di tutti i 3mila punti luce di vecchia generazione sarà complessa. Ci sono infatti alcune vie dove gli impianti hanno oltre 60 anni. Lì bisognerà scavare - si prevede per una lunghezza di 5mila metri - per cambiare radicalmente l'impostazione con nuovi cavidotti e nuovi pali.
Siamo nelle vie Tiziano Vecellio, Cardinal Callegari, Benedetti (nell'ultimo tratto verso Via Plebiscito), Durer, Altichieri da Zevio, Beata Elena Enselmini, Viotti, Pierobon, Caratti, Niccolò Macchiavelli, Cattaro e Buccari. I nuovi impianti oltre a assere dotati di telecontrollo e telegestione, con fasce orarie più ampie, saranno predisposti per altre funzioni: rilevare l'inquinamento acustico, la videosorveglianza il possibile esercizio di ricarica elettrica.
IL RISPARMIO
Quello che è sicuro per il momento è che il progetto permetterà di abbattere i consumi energetici di oltre il 62%. la società ha calcolato che da 1,4 milioni di kWh all'anno, si passerà a 527mila. Il risparmio in termini di petrolio necessario sarà di 163 tonnellate all'anno, equivalenti a 352 tonnellate in meno di anidride carbonica.
I lavori sono a carico di Hera Luce, società di illuminazione pubblica controllata da AcegasApsAmga in partnership con gli uffici tecnici del Comune «con i quali abbiamo lavorato in piena sintonia» ha sottolineato Gasparetto.
L'assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Micalizzi, ha sottolineato tre aspetti. «Questa operazione renderà Padova tra le città più moderne d'Italia, non costerà nulla al Comune, e soprattutto sarà replicabile negli altri quartieri aumentando la qualità della vita nel territorio».
I LAVORI
Il progetto comprenderà anche la bonifica del sistema impiantistico, con la dismissione di due cabine di media tensione e la trasformazione dei relativi impianti di illuminazione pubblica in impianti in derivazione. Inoltre, saranno stese nuove linee per circa 20 km, installati 3 nuovi quadri di alimentazione, posati quasi 300 nuovi sostegni e collegati oltre 180 nuovi punti luce.
I nuovi corpi illuminanti consentiranno di orientare la luce emessa verso la strada, nel rispetto della legislazione regionale in materia di inquinamento luminoso.
Mauro Giacon
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci