LA REPLICA
PADOVA È un assioma, un principio che non ha bisogno di essere

Venerdì 24 Maggio 2019
LA REPLICA
PADOVA È un assioma, un principio che non ha bisogno di essere dimostrato, il fatto che un assessore alla Mobilità sia sempre al centro del mirino. Perché toccare abitudini inveterate e aumentare la scomodità di alcuni in nome della salute di tutti gli altri, dà sempre fastidio. Ma con Arturo Lorenzoni è addirittura un'altra cosa. Perchè lentamente e diremmo senza le traiettorie oblique della politica sta delineando l'idea di città per cui è stato eletto. Meno auto in centro, più biciclette, nuove linee di tram e razionalizzazione dei parcheggi.
Resta il fatto vicesindaco che proporre modifiche così importanti come il tram in corso Milano, la pista ciclabile che strozza il traffico, il garage Europa dimezzato dalla capacità di auto, piazza Insurrezione e il Boschetti liberi dalla sosta, ai commercianti fa venire l'orticaria...
«Il presidente Bertin dice che siamo improvvisatori? Pellizzari protesta sotto il Comune? Scusate ma il tram è del 2004 e sono quasi vent'anni che si parla delle tre linee. Fra l'altro ci muoviamo dentro il perimetro del Piano per la mobilità, non è un'invenzione mia».
L'accusano di fughe in avanti, per dirla schietta, di inventarsene una al giorno...
«No guardi, tutto quello che faccio è in sintonia completa con il sindaco. L'amministrazione è compatta nel seguire le linee di sviluppo della mobilità».
Anche annunciando mille posti auto, così, dalla sera alla mattina?
«Rispondo con i numeri. Lo sa che da quando ci siamo noi i posti auto sono aumentati di 300?»
Ohibò, se la sente la Ruffini...
«Scusi, ma ci sono 250 posti alla Prandina che prima non c'erano, poi altri 40 in viale Codalunga e 10 nella zona della palazzina ex Avis».
La Prandina piena alle 10 del mattino non serve ai commercianti...
«La situazione si sta riequilibrando e poi le richieste dei commercianti erano di avere un parcheggio serale per l'accesso ai locali. E oggi c'è. Il centro è più accessibile».
Ma c'è pure corso Milano paralizzato e code dal cavalcavia...
«Sono dispiaciuto dei disagi ma non dobbiamo pensare alla situazione odierna con i cantieri aperti, ma quando sarà a regime e poi a lungo termine. E si vedrà che questa scelta tutela la salute e qualifica lo spazio urbano. Sono sicuro che gli interventi creeranno valore commerciale e una città più accessibile e salubre».
Perché avete costruito una ciclabile su due carreggiate? Non bastava usarne una?
«I tecnici ci hanno detto che era la soluzione più efficace».
Veniamo al garage Europa. Quelli che mettevano l'auto al garage fra poco dovranno lasciarla fuori. Dove oggi ne fanno stare 280, domani con l'Aps non più di 120...
«Oggi è gestito da un privato domani quando sarà di Aps lavoreremo con gli standard pubblici. Ma l'abbiamo detto più di un anno fa che sarebbe successo. Con il sindaco stiamo seguendo la situazione con estrema attenzione, tuteleremo residenti e abbonati».
Il presidente dell'Ascom, Patrizio Bertin, lamenta che le scelte dell'amministrazione non siano condivise con gli altri attori sociali...
«Ripeto, stiamo applicando un Pums con linee guida che hanno due anni. Il tram in corso Milano? È solo una messa in pratica delle cose e comunque siamo aperti e disponibili a ogni confronto. Nessun paletto. Certo che se dobbiamo sostituire la linea 10 che è la più importante direzione di accesso da ovest della città e quella che porta più passeggeri...»
Come dire: non possiamo non farlo passare per il centro. Ma come spiegare tutte queste novità alla fine?
«Invito i cittadini a guardare il disegno nel suo insieme, con i parcheggi scambiatori ad esempio o la suggestione del potenziamento di via Sarpi».
Mauro Giacon
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