LA PROTESTA
PADOVA Le bidelle degli asili comunali fanno scattare lo sciopero

Giovedì 15 Novembre 2018
LA PROTESTA
PADOVA Le bidelle degli asili comunali fanno scattare lo sciopero e la Uil trasporti ora è pronta a denunciare la cooperativa che gestisce il servizio per comportamento antisindacale.
Sale la tensione tra la Lacerenza Servizi Srl Potenza che ha vinto l'appalto per la gestione delle pulizie nelle scuole materne comunali da una parte, e i sindacati dall'altra. Al centro della contesa una serie di mancati adempimenti: ritardi nei pagamenti, irregolarità delle buste paga, mancato pagamento delle malattie, niente corsi obbligatori per la somministrazione di alimenti. Non solo. A delineare una situazione ancora più grave ha provveduto, un paio di settimane fa, una delle bidelle iscritte a Sls ovvero Maria Cristina Rosina che lavora alla materna di Sant'Osvaldo.
LA TESTIMONIANZA
«La situazione è molto grave ha spiegato Rosina Non ci hanno nemmeno fornito i carrelli che vengono utilizzati per il trasporto dei detersivi. Lo stesso discorso vale per le calzature di sicurezza. Come se non bastasse, del personale non formato, quindi persone che fino al giorno prima lavoravano nelle imprese di pulizia, sono state messe a fare il sevizio di sorveglianza, con tutte le implicazioni, anche legali, legate a questa mansione».
«Nonostante il capitolato imposto dal Comune lo vieti in maniera assoluta ha concluso l'operatrice scolastica - l'azienda tra i detersivi ci ha fornito anche la varechina e questo rappresenta sicuramente un rischio per i bambini».
Una situazione che si trascina da quasi tre mesi e che ha registrato ben due incontri in Prefettura. Incontri al termine dei quali l'azienda si era impegnata a regolarizzarsi entro e non oltre il 13 novembre. Fino il martedì scorso, però, nulla è accaduto e la Uil trasporti ieri ha fatto scattare lo sciopero a cui hanno aderito 34 lavoratori, alcuni dei quali non iscritti alla sigla sindacale che ha promosso l'astensione dal lavoro.
LE CONSEGUENZE
Lo sciopero ha costretto la materna Luigi Gui di via Buzzaccarini a rimandare a casa i bambini. Le altre 9 scuole dell'infanzia, però, sono riuscite a garantire regolarmente le loro attività. A far salire sulla barricate la Uil è stata una circostanza ben precisa: alla Wollenborg Salboro, alla Sant'Osvaldo che si trova lungo la via omonima, alla San Lorenzo da Brindisi in via Beethoven all'Arcella e alla Girasole di via Cantele, le lezioni state possibili solamente perché la Lacerenza ha sostituito i bidelli in sciopero con altro personale. Un comportamento considerato antisindacale da Salvatore Livorno della Uil che ha segnalato la cosa alla Digos e che ora annuncia un esposto in procura. Dalle 10 del mattino fino a dopo mezzogiorno, le bidelle hanno manifestato davanti a palazzo Moroni.
L'AMMINISTRAZIONE
Per incontrale è arrivato anche il sindaco Sergio Giordani. Una delegazione di manifestanti ha poi incontrato la capo settore delle Politiche scolastiche Fiorita Luciano. Sulla questione, ieri è intervenuta anche l'assessore alle Politiche scolastiche Cristina Piva: «Purtroppo la situazione è molto complicata. Come amministrazione abbiamo le mani legate e ci troviamo tra l'incudine e il martello dal momento che, da una parte dobbiamo fare i conti con l'astensione dal lavoro da parte dei bidelli, dall'altra ci dobbiamo confrontare con un servizio che non è all'altezza delle aspettative». Secondo i sindacati, però, potrebbero esserci i margini per la revoca dell'appalto. «La vedo molto dura aggiunge l'esponente del Partito democratico Durante gli incontri in prefettura non sono emerse criticità tali da poter ipotizzare la revoca». Nonostante questo, Piva non intende abbassare la guardia: «Va verificato se, effettivamente, i lavoratori in sciopero sono stati sostituiti da altro personale. Se così fosse, sarebbe molto grave. Nei prossimi giorni faremo anche una serie di verifiche per capire se effettivamente, da parte dell'azienda ci sono state delle mancanze. A questi lavoratori va data assolutamente una risposta».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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