LA PRESENTAZIONE
PADOVA «Santità - gli ho scritto - adesso c'è

Domenica 15 Dicembre 2019
LA PRESENTAZIONE
PADOVA «Santità - gli ho scritto - adesso c'è un motivo in più per venire a Padova. É la capitale europea del volontariato». Ci deve provare Emanuele Alecci, presidente del Centro servizi volontariato. O adesso o mai più per avere il Santo Padre. Quale occasione migliore per incontrare migliaia di giovani magari in Prato della Valle il 27 settembre quando ci sarà la festa regionale del volontariato che radunerà centomila persone, oppure il 5 dicembre nella Giornata internazionale del volontariato che coinciderà con la chiusura dell'anno di Padova capitale? Al Pontefice potrebbe essere consegnato il rapporto di un anno di lavoro e di fatica ovvero quella nuova grammatica di comunità come l'ha chiamata il direttore del Csv Niccolò Gennaro, da usare come una leva per risollevare il Paese intero.
Sarebbe l'apoteosi poter iniziare il 7 febbraio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Salone e chiudere con il papa magari nel nuovo centro congressi che per quella data sarà concluso e collaudato. Siamo certi che dietro le quinte qualcuno, a cominciare dal sindaco e dalle autorità religiose ci sta già lavorando.
I FONDI
Ma nell'attesa di sapere qualcosa ieri nella sala anziani del Comune, davanti a un centinaio di persone che rappresentavano idealmente oltre 6 mila realtà della provincia si è data la stura ad un anno che si preannuncia eccezionale. L'hanno capito perfino al parlamento, quando è stato approvato trasversalmente un emendamento alla finanziaria del senatore De Poli, ieri in sala, che ha stanziato 500mila euro per l'organizzazione. É stato nominato fra gli ambasciatori.
IL SINDACO
«Questo dimostra che si può andare oltre le appartenenze - ha affermato il vicesindaco Lorenzoni. Sono convinto che mostreremo l'anima migliore della città. Vorrei però che quest'anno non rimanesse un episodio, il che è già motivo di orgoglio ma costituisse una svolta verso un impegno costante che coinvolga soprattutto e massivamente i giovani, per seminare qualcosa che resta». Mentre il sindaco Giordani ha aggiunto: «Ringrazio veramente tutti perché la qualità del volontariato dimostra la qualità che abbiamo in questa città a tutti i livelli».
LA FONDAZIONE
Guido Barbieri, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio era in Ungheria qualche giorno fa per ritirare il testimone da Kosice in Slovacchia. «Anche la Fondazione è fatta di molti volontari, pure i consiglieri lo sono. E molti fra di loro sono stati fondatori di agenzie di solidarietà. Anche per questo la Fondazione ha dato un contributo importante, ma quello che vorrei sottolineare è che servono le grandi organizzazioni ma soprattutto serve sentire la voce dei piccoli volontari».
CRISTINA PIVA
L'assessore all'Istruzione Cristina Piva, reduce da Kosice ha scoperto il regalo che quella città ha consegnato a Padova come ideale testimone. «É un'icona che raffigura Elisabetta d'Ungheria che spese la sua vita per i poveri e alla fine si ritirò in un monastero dell'ordine francescano. Morì giovane a 24 anni». E fu proclamata santa. Un simbolo. «Ora se Padova è la capitale del volontariato lo dobbiamo a migliaia di persone che come lei hanno lavorato e lavorano in silenzio. Non vogliamo una celebrazione ma un sistema generativo che crei una società che opponga la fiducia al pessimismo. E che attraverso questo scambio può generare anche economia e nuovi sviluppi di comunità».
ALECCI
«Qui c'è una tensione forte di partecipazione, per questo mi sono intestardito a voler candidare la nostra città» ha continuano Emanuele Alecci. «Avevo percepito che servono fermenti di partecipazione ancora più ampia. Ecco, non fermiamola, sarebbe un grave errore. Anche perché il volontariato può essere la base per la costruzione di una comunità nuova. Non solo aiuto degli altri ma consapevolezza di ciò che avviene. Nessun volontario può rimanere immune dai cambiamenti climatici che stiamo vivendo. Insomma siamo noi il collante fra mondi che magari oggi non dialogano ma possono farlo. Per questo il tema di fondo per me è la costruzione di un grande progetto di promozione del volontariato con Padova laboratorio».
I NUMERI
Del resto è la città giusta: nel capoluogo esistono 2.135 associazioni di volontariato che salgono a 6.466 in tutta la provincia. Si calcola che siano 280mila le persone che a vario titolo lavorano gratuitamente: dall'ambito sanitario a quello culturale, dall'ambientale sportivo a quello socio-sanitario, L'80 per cento sono piccole associazioni, con un numero medio di 45 volontari ed entrate inferiori ai 30mila euro l'anno. Oltre 541 fanno riferimento a parrocchie, Caritas e gruppi Acli.
Mauro Giacon
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