LA POLEMICA
PADOVA Continua la polemica a cinque mesi dall'annuncio del vicesindaco

Domenica 18 Febbraio 2018
LA POLEMICA
PADOVA Continua la polemica a cinque mesi dall'annuncio del vicesindaco Lorenzoni, il 16 settembre scorso, di voler realizzare la Sir 3 la linea del tram che collegherà Voltabarozzo alla stazione, e del nuovo annuncio che puntualizza come l'amministrazione pensa di far partire in contemporanea anche la Sir 2 per la quale sono stati egualmente richiesti i finanziamenti, sulla direttrice Ponte di Brenta-Chiesanuova.
LA MOBILITAZIONE
Già a settembre si erano costituiti ben 2 comitati il #Notram di via Facciolati ed il No rotaie Voltabarozzo che hanno lanciato raccolte di firme, 1200 quelle depositate in Comune da #NoTram il 28 settembre scorso pochi giorni dopo l'annuncio, e numerose altre iniziative quali assemblee con i cittadini, incontri con il sindaco Giordani e lo stesso Lorenzoni da parte di entrambi i Comitati. Il No rotaie ha anche simulato la parziale chiusura del ponte di Voltabarozzo a causa del cantiere ed i suoi volontari hanno fatto anche delle rilevazioni dei flussi di traffico, nelle ore di punta, sullo stesso ponte. Rilevazioni che hanno scatenato la guerra dei numeri: 800 passaggi all'ora massimo secondo il No rotaie, 2500 all'ora secondo Lorenzoni, soglia minima di capacità del futuro tram, espandibile però fino a 4000 persone l'ora.
IL PERCORSO
A far discutere di più, al di là del numero dei passeggeri trasportati dal Sir 3 nelle ore di punta è naturalmente il percorso, peraltro secondo l'amministrazione non ancora definito. Il vicesindaco che a settembre puntava su un progetto che vedeva il tram in entrata a Padova correre su via Facciolati ed in uscita su via Crescini, ha poi parlato del vecchio progetto, quello risalente al 2003 aggiornato nel 2013, che vede la partenza dalla Stazione, il passaggio dall'ospedale e, tralasciando via Facciolati, l'arrivo al ponte di Voltabarozzo percorrendo una linea retta che tocca il Parco Iris. Questo infatti il progetto presentato dall'amministrazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti finanziato, come annunciato, il 29 dicembre scorso. La Sir 3 prevede un percorso di 5,7 km partendo appunto dalla stazione, percorrendo via Morgagni, ospedale, via Sografi, passaggio che necessita l'eliminazione della rotonda e l'installazione di semafori, il Parco Iris, arrivando al Bacchiglione dove occorrela costruzione di un nuovo ponte per attraversare il fiume raggiungere Voltabarozzo ed il confine con Ponte San Nicolò passando dalle vie Michiel, Zeno e Giardinetto.
In realtà, come sostiene il vicesindaco, né il percorso né il mezzo che sarà utilizzato sono ancora stati definiti. Nei giorni scorsi infatti l'amministrazione ha incaricato la Net Engineering, di eseguire lo studio di fattibilità, approntando simulazioni in 3d di percorsi e mezzi utilizzabili.
L'ALTERNATIVA
Il Translohr attualmente in uso fra Pontevigodarzere e Guizza, non è l'unica opzione valutata da Lorenzoni che parla di un mezzo imprescindibile dal viaggiare su rotaie, composto da due o 4 cassoni, ma che potrebbe non essere quello in uso prodotto all'epoca dalla francese Lohr che nel 2012 è divenuta proprietà della Alstom al 51%, e dello Stato francese per il 49%. Il percorso che passa però attraverso il Parco Iris, sul quale punta anche l' Ascom, favorevole al tram ma escludendo il transito da via Facciolati, ha rinfocolato le polemiche dell'associazione a difesa del parco e della pista ciclabile vittima del tram, puntando anche sul fatto che il tragitto porterebbe all'eliminazione di troppi alberi, compresi quelli secolari lungo via Morgagni.
Luisa Morbiato
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