LA POLEMICA
PADOVA All'orizzonte si prospetta la candidatura a sindaco di Padova di Elisabetta Gardini e sono subito scintille a distanza con il primo cittadino Sergio Giordani.
Mancano tre anni alle prossime elezioni amministrative, ma nel centrodestra c'è già fermento. Ieri mattina infatti, in occasione della presentazione della Gardini a commissario provinciale di Fratelli d'Italia, la possibilità che l'ex europarlamentare di Forza Italia possa sfidare nel 2022 Giordani non è stata affatto esclusa, anzi. E si è già entrati in un clima da campagna elettorale, anche se molto anticipata.
EUROPEE
«Elisabetta ha fatto molto bene alle ultime elezioni europee - ha detto nel suo intervento l'europarlamentare Sergio Berlato - Da sola è riuscita a raccogliere infatti quindicimila preferenze e, anche in virtù di questo risultato, abbiamo deciso di gratificarla con il ruolo di coordinatore provinciale. E in futuro non è escluso che possano arrivare altre gratificazioni». Berlato, dunque, ha fatto intendere che l'opzione Gardini candidata sindaco a palazzo Moroni sarebbe qualcosa di più di una semplice suggestione politica.
«Proprio a Cagliari è stato appena eletto un sindaco di Fratelli d'Italia - ha sottolineato invece il portavoce regionale Luca De Carlo - di conseguenza adesso nulla si può escludere».
Dal canto suo Elisabetta Gardini non ha rinunciato ad attaccare la giunta guidata da Sergio Giordani su temi molto cittadini: «Mi capita spesso di passare davanti al centro Giotto, dove la viabilità è quasi paralizzata - ha detto infatti - La sinistra storicamente va contro i cittadini, sembra proprio che si diverta a rendere difficile la vita alla gente».
«Rispetto al passato, in città c'è meno sicurezza, si è tornati indietro rispetto al lavoro fatto da Bitonci - ha rincarato la dose l'esponente di FdI - Oggi le piazze sono davvero invivibili». L'ex esponente azzurra, tra le altre cose, vedrebbe molto positivamente l'ingresso dell'ex capogruppo di Forza Italia Eleonora Mosco nel partito guidato da Giorgia Meloni.
REPLICA
E a breve giro è arrivata la replica di Giordani, una replica che ha certificato tutto il disappunto del primo cittadino. «Se Gardini ha qualche consiglio da darmi può venire nel mio ufficio - ha ribattuto non senza polemica il sindaco - Ci conosciamo da tanto tempo, se vuole contribuire al bene della città può dare il suo contributo. Tutti quanti sono bravi a chiacchierare, ma fare le cose è un po' più difficile. Se ha qualche consiglio operativo, io sono qui che aspetto».
CASO PORTELLO
Il primo cittadino ieri è anche intervenuto sul pestaggio dell'altra notte al Portello. Tra venerdì e sabato, infatti, in via Portello un 34enne è stato accerchiato da 5 ragazzi che prima gli hanno urlato sei un fascista e poi o hanno picchiato: due di loro lo hanno infatti preso a calci e pugni. Uno degli aggressori è successivamente risultato essere un ex militante del centro popolare Gramigna. «Effettivamente nel rione qualche problema c'è - ha ammesso il primo cittadino proprio per questo l'altro giorno ho incontrato alcuni residenti. So che qualcuno ha tirato in ballo gli spritz ai Navigli, ma dal quel che mi risulta i problemi non sono legati a questa iniziativa. Le criticità si registrano, infatti, quando i ragazzi vanno via dai chioschi. Con gli organizzatori dei Navigli stiamo cercando di trovare qualche soluzione, non solo per i problemi di ordine pubblico, ma anche per quel che riguarda la viabilità».
«Inizialmente avevamo ipotizzato di chiudere porta Portello al transito perché in molti, nonostante i divieti, sfrecciano a tutta velocità sotto la porta - ha concluso Giordani - Ci sono, però, dei problemi di sicurezza legati al passaggio delle ambulanze. A breve cercheremo di trovare una soluzione».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA All'orizzonte si prospetta la candidatura a sindaco di Padova di Elisabetta Gardini e sono subito scintille a distanza con il primo cittadino Sergio Giordani.
Mancano tre anni alle prossime elezioni amministrative, ma nel centrodestra c'è già fermento. Ieri mattina infatti, in occasione della presentazione della Gardini a commissario provinciale di Fratelli d'Italia, la possibilità che l'ex europarlamentare di Forza Italia possa sfidare nel 2022 Giordani non è stata affatto esclusa, anzi. E si è già entrati in un clima da campagna elettorale, anche se molto anticipata.
EUROPEE
«Elisabetta ha fatto molto bene alle ultime elezioni europee - ha detto nel suo intervento l'europarlamentare Sergio Berlato - Da sola è riuscita a raccogliere infatti quindicimila preferenze e, anche in virtù di questo risultato, abbiamo deciso di gratificarla con il ruolo di coordinatore provinciale. E in futuro non è escluso che possano arrivare altre gratificazioni». Berlato, dunque, ha fatto intendere che l'opzione Gardini candidata sindaco a palazzo Moroni sarebbe qualcosa di più di una semplice suggestione politica.
«Proprio a Cagliari è stato appena eletto un sindaco di Fratelli d'Italia - ha sottolineato invece il portavoce regionale Luca De Carlo - di conseguenza adesso nulla si può escludere».
Dal canto suo Elisabetta Gardini non ha rinunciato ad attaccare la giunta guidata da Sergio Giordani su temi molto cittadini: «Mi capita spesso di passare davanti al centro Giotto, dove la viabilità è quasi paralizzata - ha detto infatti - La sinistra storicamente va contro i cittadini, sembra proprio che si diverta a rendere difficile la vita alla gente».
«Rispetto al passato, in città c'è meno sicurezza, si è tornati indietro rispetto al lavoro fatto da Bitonci - ha rincarato la dose l'esponente di FdI - Oggi le piazze sono davvero invivibili». L'ex esponente azzurra, tra le altre cose, vedrebbe molto positivamente l'ingresso dell'ex capogruppo di Forza Italia Eleonora Mosco nel partito guidato da Giorgia Meloni.
REPLICA
E a breve giro è arrivata la replica di Giordani, una replica che ha certificato tutto il disappunto del primo cittadino. «Se Gardini ha qualche consiglio da darmi può venire nel mio ufficio - ha ribattuto non senza polemica il sindaco - Ci conosciamo da tanto tempo, se vuole contribuire al bene della città può dare il suo contributo. Tutti quanti sono bravi a chiacchierare, ma fare le cose è un po' più difficile. Se ha qualche consiglio operativo, io sono qui che aspetto».
CASO PORTELLO
Il primo cittadino ieri è anche intervenuto sul pestaggio dell'altra notte al Portello. Tra venerdì e sabato, infatti, in via Portello un 34enne è stato accerchiato da 5 ragazzi che prima gli hanno urlato sei un fascista e poi o hanno picchiato: due di loro lo hanno infatti preso a calci e pugni. Uno degli aggressori è successivamente risultato essere un ex militante del centro popolare Gramigna. «Effettivamente nel rione qualche problema c'è - ha ammesso il primo cittadino proprio per questo l'altro giorno ho incontrato alcuni residenti. So che qualcuno ha tirato in ballo gli spritz ai Navigli, ma dal quel che mi risulta i problemi non sono legati a questa iniziativa. Le criticità si registrano, infatti, quando i ragazzi vanno via dai chioschi. Con gli organizzatori dei Navigli stiamo cercando di trovare qualche soluzione, non solo per i problemi di ordine pubblico, ma anche per quel che riguarda la viabilità».
«Inizialmente avevamo ipotizzato di chiudere porta Portello al transito perché in molti, nonostante i divieti, sfrecciano a tutta velocità sotto la porta - ha concluso Giordani - Ci sono, però, dei problemi di sicurezza legati al passaggio delle ambulanze. A breve cercheremo di trovare una soluzione».
Alberto Rodighiero
