LA MANIFESTAZIONE
PADOVA La città si prepara ad accogliere le iniziative

Mercoledì 20 Marzo 2019
LA MANIFESTAZIONE
PADOVA La città si prepara ad accogliere le iniziative dell'associazione Libera, nell'ambito della 24. Giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie. Domani, primo giorno di primavera, Padova diventa la piazza principale dell'iniziativa nazionale. La giornata per la prima volta non coinvolgerà una sola regione, ma tre Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige in rete per i principali obiettivi della giornata: la vicinanza ai familiari di vittime della violenza mafiosa e la traduzione della memoria viva in responsabilità e impegno. Il grande evento è anticipato dalla veglia di oggi, dalle 18.30 alla Basilica di Sant'Antonio. Sarà presente anche don Luigi Ciotti e i familiari delle vittime delle mafie che porteranno la loro testimonianza.
LA GIORNATA
La giornata di domani inizia alle 9 a piazzale Boschetti con la partenza del corteo. Il percorso segue via Trieste, corso del Popolo, corso Garibaldi, piazza Garibaldi, via Cavour, piazza Cavour, via VIII Febbraio, via Roma, ponte delle Torricelle, via Gualchiere, Riviera Ruzzante, Riviera Businello e via Belludi. La marcia si arresterà in Prato della Valle, l'arrivo del corteo è previsto per le 11. L'apice della manifestazione si toccherà alle 12, con l'intervento finale di Don Ciotti. Dalle 14.30 alle 17, in otto sale della città di Padova si svolgeranno seminari tematici che hanno già segnato il tutto esaurito. Tra gli appuntamenti del pomeriggio ci sono: Oltre la riforma: dal nuovo codice antimafia alle innovazioni normative sui beni confiscati alla Sala conferenze della Camera di Commercio di Padova, Il ruolo degli amministratori locali nella lotta a mafie e corruzione alla Sala Anziani di Palazzo Moroni e Scende la neve: il traffico di sostanze stupefacenti alla Sala Rossini del Caffè Pedrocchi.
GLI OBIETTIVI
«Il primo obiettivo - ricorda il presidente e fondatore don Ciotti - è la vicinanza alle famiglie di chi ha perso la vita. Non si tratta di una celebrazione, ma di memoria viva che si traduce in impegno e responsabilità concreta. Perché nel Nordest - e le tante inchieste giudiziarie lo stanno a dimostrare - la criminalità organizzata ha attecchito e prosperato con lo spaccio di droga, ma pure nel più recente traffico di rifiuti, nelle finanze, nel riciclaggio di denaro sporco con l'acquisto di immobili, fino alle redditizie sale scommesse». La Cia di Padova è partner della manifestazione, il corteo infatti vedrà una nutrita rappresentanza dell'associazione, che omaggerà i partecipanti con i semi simbolo di rinascita e cambiamento. A Prato della Valle interverranno anche il presidente di Ases (la Ong di Cia), Cinzia Pagni, e il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini. «Noi siamo per la legalità, che è lo strumento necessario a garantire la giustizia dichiara Passarini - Per questo abbiamo sottoscritto tutti i protocolli regionali relativi al tema del caporalato e della sicurezza sul lavoro. La Cia dà il suo contributo per costruire un modello di sviluppo alternativo alla logica del sopruso e del ricatto». All'arrivo del corteo, Coldiretti distribuirà le mele della Bassa Padovana, per dire no ad ogni forma di sfruttamento e contraffazione. Sul palco di Prato della Valle salirà anche l'ex procuratore Giancarlo Caselli, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla criminalità in agricoltura. «Le abbiamo ribattezzate le mele della legalità specifica Massimo Bressan, presidente Coldiretti Padova - La garanzia di un prezzo equo è una battaglia per la legalità e la trasparenza, perché dare un futuro alla nostra agricoltura, significa togliere anche il più piccolo spazio alle infiltrazioni della criminalità».
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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