LA GIORNATA
VO' EUGANEO «Massima serenità, qua ormai sembra sempre

Giovedì 27 Febbraio 2020
LA GIORNATA VO' EUGANEO «Massima serenità, qua ormai sembra sempre
LA GIORNATA
VO' EUGANEO «Massima serenità, qua ormai sembra sempre domenica». Denis Benato, uno dei tanti cittadini blindati nel comune di Vo', cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno. E come lui tanti altri: da chi ne approfitta per sistemare casa a chi si è inventato il monopoli Coronavirus edition, il paese rifiuta l'idea di farsi prendere dalla paura. Oggi tornerà pure a suonare la campanella. E pazienza se sarà virtuale.È importante non perdere il contatto con la normalità, anche se il paese in cui si vive è blindato da quattro giorni e a scuola al posto di insegnanti alla lavagna ci sono sanitari intenti a fare i tamponi ai tutti i residenti, al ritmo di 500 al giorno. Da stamattina i circa 650 alunni dell'istituto comprensivo di Lozzo Atestino, di cui fa parte anche il polo di Vo', faranno lezione da casa, collegandosi per due ore al giorno via telefono, tablet o smartphone alle piattaforme didattiche online messe a disposizione dalla scuola.
CUORE ANALOGICO
E se le moderne tecnologie permettono l'interazione a distanza, a fare davvero la differenza è il cuore analogico degli insegnanti, come sottolinea il dirigente scolastico Alfonso D'Ambrosio, preside innovatore che con la tecnologia ha molta dimestichezza. «Nessun docente si è tirato indietro di fronte a questa situazione inedita. Anzi tutti ci tengono a far sentire la loro vicinanza ai ragazzi e alle famiglie, che ci tengo a ringraziare perché senza di loro la teledidattica non ci sarebbe visto che gli alunni da soli non potrebbero accedere al materiale e alle lezioni. Da subito abbiamo pensato di continuare a essere scuola, pur nell'emergenza». Un'impresa per nulla scontata per l'istituto, che comprende ben nove scuole, tra infanzia, primaria e secondaria di primo grado, spalmate nei tre comuni collinari di Lozzo, Cinto e Vo'.
I NUMERI
Proprio il polo di Vo' ha numeri importanti: conta più di 320 studenti e una trentina di insegnanti: di questi 9 sono residenti nel comune messo in quarantena per almeno due settimane. Alcuni di loro hanno già fatto il tampone, con esito negativo. Ma qual è la ricetta di questa scuola a distanza? Da un lato c'è materiale didattico online scaricabile attraverso un link già fornito ai genitori: qui alunni potranno trovare slide, schede, video, letture. Dall'altro ci sono le video-lezioni tenute ogni giorno dai loro insegnanti, dalle 10 alle 12. Se qualcuno dovesse perdersi la diretta, niente paura: le lezioni resteranno registrate in cloud. Oggi ad accogliere virtualmente i ragazzi ci saranno anche alcuni ospiti. Il preside di Codogno (Lodi) porterà il suo saluto in uno spirito di gemellaggio solidale tra focolai del virus. La parola passerà poi a Marco Orsi, il preside toscano ideatore del modello Scuola senza zaino. Da lunedì invece le lezioni saranno diversificate tra elementari e medie. I più piccoli non vedono l'ora. «Vogliamo portare un saluto e un incoraggiamento spiega la vicepreside Lorena Bruscaggin, insegnante di matematica a Lozzo mi commuove l'idea di tornare a parlare con i ragazzi».
L'affetto e il sostegno di altre scuole non mancano di certo, anzi la casella di posta elettronica dell'istituto trabocca di messaggi. Sono più di 870 le mail arrivate in questi giorni: da insegnati, scrittori, psicologi di tutta Italia. Intanto anche in paese abbondano i gesti di solidarietà, soprattutto nei confronti dei più anziani: il gruppo Giovani alpini di Teolo-Vo' si è offerto di recapitare la spesa a chi fatica a spostarsi. E c'è chi non ha esitato a mettere mano al portafoglio pur di aiutare una concittadina in difficoltà: «Vive da sola e non ha né bancomat né carta di credito per procurarsi contanti per gli acquisti di prima necessità. Ha solo il libretto della pensione ma non può usarlo perché banche e Poste sono chiuse» racconta Carlo. Il Comune è al lavoro per risolvere il problema.
Maria Elena Pattaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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