LA GIORNATA
PADOVA Tutti con gli occhi incollati al maxischermo, da Padova a

Domenica 25 Luglio 2021
LA GIORNATA
PADOVA Tutti con gli occhi incollati al maxischermo, da Padova a Fuzhou, per assistere alla proclamazione in diretta mondiale. E poi tutti con lo sguardo rivolto all'insù, verso gli affreschi del Palazzo della Ragione, perché alcuni dei capolavori degni del nuovo sigillo sono proprio qui, nella grande sala dove alle 15.28 esplode la festa. Da questo storico sabato pomeriggio l'Urbs Picta è ufficialmente patrimonio Unesco. Il più alto riconoscimento culturale al mondo per le opere del maestro Giotto e degli altri artisti che hanno reso Padova una «città dipinta». Il presidente del Consiglio Mario Draghi esulta: «La proclamazione è motivo di gioia e orgoglio per tutto il Paese. Mi congratulo con tutte le autorità e le amministrazioni che hanno contribuito a raggiungere questo importante risultato». Il premier cita il governatore Zaia, il ministro Franceschini, la sottosegretaria Bergonzoni e il sindaco Giordani. È la vittoria di tutti.
L'ATTESA
Per il pubblico e le autorità - 300 persone in tutto - l'attesa comincia alle due. Il primo a prendere la parola è l'assessore alla Cultura Andrea Colasio. Sorridente e accaldato, guarda il soprintendente Magani ed esordisce con una battuta: «Qui dentro ci vorrebbe un deumidificatore, ma non so se alla Soprintendenza va bene». Sullo schermo scorrono le immagini degli otto gioielli: Cappella degli Scrovegni, chiesa agli Eremitani, Palazzo della Ragione, battistero del Duomo, Reggia Carrarese, Basilica del Santo, oratorio di San Giorgio e oratorio di San Michele. Partono i primi applausi e poi si prende la scena Giorgio Andrian, esperto internazionale di candidature Unesco e consulente del Comune per il progetto Urbs Picta. «Per Padova è la tappa finale di un lungo percorso, sono tanti i protagonisti che ci hanno portato qui».
LA FESTA
Mezz'ora dopo parte la diretta dalla Cina. Il viceministro Tian Xuejun coordina i lavori, il resto del segretariato Unesco è in collegamento da Parigi. Le candidature sono 38, la sessione è iniziata il 16 luglio e questo è il momento decisivo per Padova. Un verdetto annunciato e scontato, ma non per questo meno emozionante per chi ha lavorato anni su questo obiettivo. La bottiglia per brindare è lì, ai piedi del palco, ma resta chiusa fino alle 15.28. È questo il momento in cui dalla Cina il viceministro Xuejun batte il martelletto e annuncia la parola che tutti aspettano: «Adopted», «adottata». Urbs Picta è patrimonio Unesco.
Il resto è cronaca della festa. Andrian abbraccia Colasio, il prefetto Grassi arrivato a Padova due mesi fa si gode un momento storico e fa un cenno d'intesa al colonnello dei carabinieri Manzini. Il rettore Rizzuto prende il microfono e parla di «gioia ed entusiasmo, è una festa per la città e per l'università». Il sindaco Giordani si collega dal Ministero e racconta la sua soddisfazione. Gli assessori Micalizzi, Bressa, Ragona, Piva e Nalin scattano le foto. Accanto a loro sorridono il senatore De Poli, il vicepresidente della provincia Gottardo e le consigliere regionali Venturini e Ostanel. Sugli stessi cellulari iniziano poi ad arrivare messaggi di congratulazioni e agenzie stampa dai livelli più alti. Padova è ombelico del mondo culturale, per un giorno ancor di più.
LE REAZIONI
Il primo a intervenire è proprio Luca Zaia: «E' una bella giornata, che entra nella storia dell'arte, della cultura, della storia di Padova e di tutto il Veneto, terra di rara intensità, dove si coniugano, fianco a fianco, straordinarie bellezze naturali, mare, monti, terme, laghi, parchi, aree di pregio, e meraviglie dell'arte e dell'architettura. Padova Urbs Picta è una di queste. È un riconoscimento tutt'altro che facile e noi l'abbiamo appoggiato fin dall'inizio. Su 55 siti Unesco in Italia, 9 sono veneti. Il numero è sorprendente».
Il ministro della Cultura Dario Franceschini evidenzia «un primato che rafforza la leadership culturale dell'Italia. Padova diventa, assieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodirne due». Nel 1997, infatti, la stessa festa era toccata all'Orto Botanico.
La sottosegretaria alla cultura Lucia Bergonzoni si dichiara «particolarmente orgogliosa di questo importante traguardo, raggiunto dopo quello di Montecatini Terme (altro sigillo arrivato in questa sessione Unesco, ndr)».
Le reazioni istituzionali arrivano a raffica, intanto a Palazzo della Ragione la festa continua. Sul maxischermo compare l'omaggio jazz di Paolo Fresu, un grande artista internazionale innamorato dei capolavori padovani. In sala si alzano di nuovo tutti in piedi. L'ennesimo applauso dei trecento per il ciclo del Trecento.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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