LA GIORNATA
PADOVA Indignazione, spavento e senso di insicurezza. I tre sentimenti

Mercoledì 12 Giugno 2019
LA GIORNATA PADOVA Indignazione, spavento e senso di insicurezza. I tre sentimenti
LA GIORNATA
PADOVA Indignazione, spavento e senso di insicurezza. I tre sentimenti si mescolano tra i tanti padovani abituati ad utilizzare il tram in città. «Ho sempre pensato di essere al sicuro sul tram, lo prendo ogni giorno per andare a lavoro e per ritirarmi a sera. Mi garantisce quasi sempre di essere puntuale in ufficio ma adesso inizio a pensare che forse è meglio se rivaluto il tutto. racconta Stefania, impiegata in azienda -. È inaudibile che nel 2019 accadano cose del genere».
«Oggi ho valutato la grande organizzazione di questa città. Sono uno studente fuori sede e credo che se una cosa del genere fosse successa in Calabria l'amministrazione e tutti gli addetti ai lavori non si sarebbero organizzati così. - spiega invece Alessandro -. Di solito prendo il tram da casa mia per arrivare a Palazzo Bo dove seguo la maggior parte delle mie lezioni di Giurisprudenza. Oggi seppur non avessi lezione stavo facendo lo stesso percorso di sempre ed erano stati disposti autobus sostitutivi. Non ho riscontrato nessunissima difficoltà. Adesso aspetto l'autobus per tornare a casa».
CONFUSIONE
«Da pendolare sto vivendo male questa situazione ammette Valeska Tomasello - Già da ieri sera abbiamo avuto un ritardo di 20-25 minuti. Stamattina c'erano gli autobus sostitutivi di tutti i tram, oltre al ritardo anche oggi di 15 minuti. Sono saltate le corse dei tram e quelle garantite con gli autobus sostitutivi sono arrivate in ritardo. Capisco che possa esserci un problema ma non credo manchino dei mezzi. Di solito prendo il tram da casa mia per arrivare in stazione, o il 24 quando non mi va di arrivare a piedi sino alla fermata del tram. Una volta in stazione con il 7 arrivo a lavoro. Adesso ho chiamato il mio ragazzo per venirmi a prendere in macchina per tornare a casa visto che oltre al ritardo di mezz'ora dell'autobus continuano a non passare mezzi».
TROPPE PERSONE
«Secondo me succede, non mi sembra così assurdo che un tram possa deragliare - aggiunge un'altra studentessa -. Tra l'altro non è la prima volta che succede. In ogni caso non puoi mettere dentro un autobus così tante persone. Solitamente per andare a lavoro prendo il 3 che arriva in stazione, al ritorno dal mentre lavoro prendo il tram che mi porta fino in centro in stazione e questo è sempre pieno. Per il momento sono in attesa, mi auguro che l'autobus, seppur con un po' di ritardo, arrivi».
I RITARDI
«Stamattina abbiamo aspettato più di mezz'ora per l'autobus ha detto Daniela, mentre era in attesa per tornare a casa con l'autobus nelle fermate della stazione - C'era un insieme di persone tra quelle che prendono l'autobus un po' prima con quelle che lo prendono di solito un po' dopo. L'impressione generale era di forte irritabilità perché si era in ritardo e ancora più perché siamo stati messi tutti insieme come animali dentro questo autobus con il caldo e la gente continuava ad entrare malgrado le porte non si chiudessero. L'autista non riusciva a partire perché non si chiudevano le porte. Alla fine alcuni sono rimasti giù ad aspettare che passasse un altro autobus. Nessuno ci ha avvisati dell'incidente di ieri sera e io, come ho visto anche molti altri, non lo sapevo. Non è stata positiva come esperienza. Avrebbero potuto avvisare in modo che ognuno si organizzasse. Alle fermate non c'era nessuna comunicazione».
«Mi sembra così assurdo con l'avanzamento delle tecnologie e tutto il resto, davvero stento a crederci. chiosa Michele Zanin che ogni giorno si reca a lavoro con il tram - Stamattina non si capiva nulla. Adesso le cose si stanno ripristinando, a sera chiaramente non siamo tutti così di corsa».
Angela Viviana Damore
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