LA GIORNATA
PADOVA «I ga vacinà l'Italia». Ad annunciarlo, sorridendo

Domenica 18 Aprile 2021
LA GIORNATA PADOVA «I ga vacinà l'Italia». Ad annunciarlo, sorridendo
LA GIORNATA
PADOVA «I ga vacinà l'Italia». Ad annunciarlo, sorridendo soddisfatta, è una nonna di ottantasei anni. Chissà quando potremo dirlo tutti, ma intanto può esclamarlo lei. Italia è il nome di battesimo di una brillante signora di Montagnana che ieri mattina si è presentata al chiostro di Este per farsi somministrare il vaccino Pfizer. «Ero un po' preoccupata perché ho anche altre patologie ammette tenendo a braccetto il figlio Mi faceva impressione vedere alla tv l'ago che entrava nel braccio. Invece non mi sono neanche accorta della puntura». Italia è una delle anziane che ieri hanno approfittato della due-giorni organizzata dall'Ulss per chiudere la campagna di immunizzazione degli ultraottantenni. Nei cinque centri vaccinali della provincia (Padova, Este, Monselice, Piove di Sacco e Cittadella) si sono presentate 900 persone. Settecento avevano comunque prenotato per essere certe dell'orario, le altre 200 si sono messe in coda. Una coda quasi inesistente, in realtà: a mezzogiorno faceva impressione vedere il padiglione della Fiera di Padova completamente deserto. Le dosi a disposizione per gli accessi liberi erano mille ma 800 anziani non si sono presentati. L'Ulss le ha provate tutte e ha raschiato davvero il fondo del barile, ma c'è un fisiologico numero di persone che per i motivi più disparati non si sta facendo vaccinare.
I NUMERI
Partiamo dal dato più importante. L'Ulss potrà registrare di aver vaccinato negli ultimi due mesi quasi il 98% della popolazione anziana, compresi gli ospiti delle case di riposo. Il totale dei nati dal 1941 in su è infatti di 67.300 persone. Di queste, 57 mila persone erano già state vaccinate e ne restavano da mettere in sicurezza altre 10.300. Settemila sono allettate e di loro si stanno occupando i medici di base. Ne restano quindi 3.300, quelle attese ieri e oggi nei centri vaccinali. Ieri c'è stata la chiamata per i nati tra gennaio e giugno (indipendentemente dall'anno di nascita), oggi tocca agli altri. Di questi 3.300 se ne contano 1.300 che si sono comunque prenotati (700 vaccinati ieri, gli altri oggi). Ecco che restavano dunque duemila dosi a disposizione per gli accessi liberi: 200 sono state somministrate ieri, oggi ci si aspetta un trend simile. Alla fine rimarranno dunque circa 1.500 vaccini inutilizzati. Il due per cento del totale degli anziani, appunto. Quelli per cui non è servito nemmeno l'accesso diretto.
LE TESTIMONIANZE
Della giornata di ieri, però, restano in mente le immagini degli ambulatori desolatamente vuoti. Prendiamo la Fiera di Padova in mattinata: movimento per le prime due ore grazie ai prenotati, poi spazio all'accesso libero e al vuoto totale. Stesso film al pomeriggio, con l'aggiunta del concertino di musica classica che ha intrattenuto i presenti. Prima del vaccino le note di Mozart e Bach, dopo ecco le arance e le banane offerte nel piazzale dal Maap. Lisa Cagnin, 86 anni, si sorregge sulla figlia Anna e poi racconta: «In autunno avevo avuto il Covid, quindi ora devo fare una sola dose. È andata bene, non ho sentito niente». A due passi da lei ci sono Suor Marisa e Suor Anna Francesca, anni 80 e 84: «Non è stato un anno facile, ma dopo questo vaccino siamo più tranquille».
I GESTI
La giornata in Fiera è fatta di tanti altri piccoli grandi momenti. Il volontario della Croce Rossa che recupera al volo la carrozzina per il novantenne che fatica a camminare e lo accarezza: «Ecco, le ho portato una Mercedes». L'anziano con il girello che esce dall'ambulatorio e cerca subito lo sguardo del nipote: «Solo un quarto d'ora, poi torniamo dalla nonna». La dottoressa Lorena Gottardello, responsabile del Dipartimento di Prevenzione, fa le vasche avanti e indietro: «Abbiamo messo in piedi una macchina da guerra, speriamo arrivino i vaccini». E le defezione degli ultimi anziani? «Le abbiamo provate tutte, ma c'è una quota fisiologica di persone che non si vaccinano». Arriva anche il sindaco Giordani, che sorride ai nonni e porge il gomito per salutare un anziano: «L'organizzazione è eccezionale, se aumenteranno i vaccini in arrivo e se servirà metteremo a disposizione anche il Padiglione 8».
IN PROVINCIA
Scene simili e centri vaccinali semivuoti anche in provincia. Afflusso regolare a Piove (le code di poche settimane fa sono un ricordo) e a Monselice e Este. «Queste chiusure mi fanno mancare tutto. Sono felice di essermi vaccinata così posso stare con i miei nipoti, andare a mangiare fuori e tornare in gita ad Asiago» racconta alla soglia dei 92 anni Camilla Bianchi di Carmignano di Brenta, una delle 26 persone che ieri mattina si sono presentate a Cittadella. «Il giorno della convocazione avevano terminato le dosi - aggiunge Gabriella Tonin - Poi mi ero prenotata via internet ma mi ero sentita poco bene e ho disdetto. Ora ci siamo».
Oggi si replica: Fiera di Padova aperta mattina e pomeriggio, gli altri centri solo al mattino. I nomi dei non vaccinati verranno spediti a sindaci e medici di base. L'ultimo tentativo sarà il loro.
Gabriele Pipia
(Hanno collaborato Benvenuti, Bovo, Cecchetto e Pattaro)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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