La denuncia dell'Arcella: «Le consulte di quartiere sono contenitori vuoti»

Venerdì 26 Aprile 2019
La denuncia dell'Arcella: «Le consulte di quartiere sono contenitori vuoti»
LA PROTESTA
PADOVA «Le Consulte di Quartiere sono nate come strumento di partecipazione dei cittadini e come trade union fra l'amministrazione ed i residenti ma, a qualche mese dalla loro istituzione, si sono rivelate quello che molti temevano: contenitori vuoti». La denuncia arriva dai membri di opposizione della Consulta 2 Nord Arcella, San Bellino, San Carlo e Pontevigodarzere. «Il territorio della Consulta 2 Nord comprende oltre 40 mila abitanti ossia il 20% dei padovani, la presenza multietnica è alta con il 35% dei cittadini, la popolazione invecchia e serve sicurezza - esordisce il vicepresidente Enrico Stevanin - il quartiere offre molti spunti di intervento, oltre alla sicurezza l'illuminazione pubblica, l'attivazione della circolare presentata proprio in quartiere dal vicesindaco nel gennaio scorso della quale si sono perse le tracce. Sono solo alcuni esempi, ma nella Consulta si chiacchiera solamente, non abbiamo documentazione di nessun tipo, facciamo accesso agli atti in Comune, ma fatichiamo a ottenerli. Ci sono una serie di problemi che fanno si che le consulte così come strutturate non servano a nulla». Stevanin sottolinea come nella Consulta siano stati attivati 4 tavoli tecnici: urbanistica, territorio, cultura e sociale che, per volontà della maggioranza comprende anche la sicurezza, ma considerata solo dal punto di vista sociale. «Tavoli riunitisi anche una sola volta dalla loro istituzione in modo ufficiale, abbiamo chiesto che si individui un referente per ogni tavolo tecnico ma nulla è stato fatto - continua il vicepresidente - ultimo esempio la discussione nell'ultima Consulta sulla possibile pedonalizzazione di viale Arcella. Una proposta della quale si sta occupando il consigliere comunale delegato Simone Pillitteri. Nessuno è stato interpellato come abbiamo potuto appurare, nemmeno i commercianti di viale Arcella, ma in Consulta è stato presentato come già accettato da tutti. Ovviamente senza alcun tipo di documentazione. Ci chiediamo se dobbiamo far da tramite con i cittadini e l'amministrazione ma non ci sono concessi gli strumenti e i progetti ci arrivano calati dall'alto già confezionati, dove sono finite trasparenza e partecipazione?».
Luisa Morbiato
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