LA CLASSIFICA
PADOVA Sono state 184 le frodi creditizie a Padova nel 2017. Un dato che posiziona la città del Santo al terzo posto regionale, in una classifica guidata per distacco da Verona. Sotto l'arena infatti si sono registrate 242 delle circa mille frodi venete dello scorso anno, secondo l'Osservatorio Crif Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie.
Per quanto riguarda nello specifico il Veneto, sono stati 993 i casi di frode registrati nel 2017, dato che posiziona la regione al decimo posto della graduatoria nazionale capeggiata da Sicilia (4.247 casi), Campania (4.243 casi) e Lombardia (2.818 casi). A livello provinciale come detto, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Verona, con 242 casi (che collocano il capoluogo al 28° posto assoluto nel ranking nazionale in virtù di una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione). Seguono le province di Venezia, con 186 casi, e Padova, con 184 casi. Solamente a Belluno e Rovigo si sono registrati meno di 100 casi nell'anno. Tra le vittime la maggior parte (il 57,8% del totale, per la precisione) sono ancora una volta uomini ma rispetto all'anno precedente si registra un cospicuo aumento delle donne, cioè un +18,1%. Un dato ancor più significativo emerge dall'osservazione della distribuzione delle frodi per età della vittima: secondo l'osservatorio di Crif, se la fascia di età in cui si concentra il maggior numero di casi rimane quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25% del totale delle frodi realizzate in Veneto, ma il dato è lo stesso anche per Padova), quella nella quale si rileva il maggior incremento rispetto alla precedente rilevazione è quella dei 18-30enni (+9,3%), troppo esposti anche a causa della scarsa consapevolezza e di una eccessiva disinvoltura nell'utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali sovente utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi. In crescita anche il peso degli over 60 anni, che vedono un incremento del +7,1%.
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Sono state 184 le frodi creditizie a Padova nel 2017. Un dato che posiziona la città del Santo al terzo posto regionale, in una classifica guidata per distacco da Verona. Sotto l'arena infatti si sono registrate 242 delle circa mille frodi venete dello scorso anno, secondo l'Osservatorio Crif Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie.
Per quanto riguarda nello specifico il Veneto, sono stati 993 i casi di frode registrati nel 2017, dato che posiziona la regione al decimo posto della graduatoria nazionale capeggiata da Sicilia (4.247 casi), Campania (4.243 casi) e Lombardia (2.818 casi). A livello provinciale come detto, il maggior numero di frodi è stato registrato nella provincia di Verona, con 242 casi (che collocano il capoluogo al 28° posto assoluto nel ranking nazionale in virtù di una significativa crescita rispetto alla precedente rilevazione). Seguono le province di Venezia, con 186 casi, e Padova, con 184 casi. Solamente a Belluno e Rovigo si sono registrati meno di 100 casi nell'anno. Tra le vittime la maggior parte (il 57,8% del totale, per la precisione) sono ancora una volta uomini ma rispetto all'anno precedente si registra un cospicuo aumento delle donne, cioè un +18,1%. Un dato ancor più significativo emerge dall'osservazione della distribuzione delle frodi per età della vittima: secondo l'osservatorio di Crif, se la fascia di età in cui si concentra il maggior numero di casi rimane quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25% del totale delle frodi realizzate in Veneto, ma il dato è lo stesso anche per Padova), quella nella quale si rileva il maggior incremento rispetto alla precedente rilevazione è quella dei 18-30enni (+9,3%), troppo esposti anche a causa della scarsa consapevolezza e di una eccessiva disinvoltura nell'utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali sovente utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi. In crescita anche il peso degli over 60 anni, che vedono un incremento del +7,1%.
Nicola Munaro
