La catena aprì qui nel 1926, 30 anni dopo toccò all'Upim

Lunedì 14 Ottobre 2019
È il 1926 quando la società Rinascente decide di aprire una filiale padovana e punta sul barocco Palazzo Zaborra, nel cuore della città. Il primo ampliamento risale al 1930, quando viene accorpato il negozio Ex Penso all'angolo con via Cavour. Ma è nel 1957 che arriva la grande rivoluzione: all'interno dell'ampio piano di rilancio post-bellico il gruppo Rinascente decide di trasformare la propria sede padovana per lanciare il marchio Upim: è per questo che nasce un nuovo edificio moderno, per oltre quarant'anni luogo di riferimento per tantissimi padovani che ancor oggi lo chiamano Ex Upim. Il terzo piano viene creato nel 1963. Una nuova storia si apre nel 1999, quando il marchio originario Rinascente torna a Padova completando il restyling del palazzo, attualmente proprietà di Tabacchi.
Era il 2 ottobre 1999, un sabato mattina. Nello stesso giorno in città si alzava anche la saracinesca di Bulgari. Per compiere vent'anni esatti sarebbero bastati pochi mesi, ma questa volta alla Rinascente non c'è stata alcuna candelina da spegnere. La storica catena milanese, finita nel frattempo nella mani di un gruppo thailandese, ha scelto di chiudere il 16 febbraio. Ora un nuovo capitolo.
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