LA CATEGORIA
PADOVA Un'ora in più, dalle 22 alle 23. Un'ora in più

Martedì 18 Maggio 2021
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PADOVA Un'ora in più, dalle 22 alle 23. Un'ora in più per accogliere nuovi clienti, prendere altri ordini e continuare a servire ai tavoli. Baristi e ristoratori hanno passato la giornata di ieri aspettando importanti notizie da Roma sullo spostamento del coprifuoco e intanto l'Appe, associazione dei pubblici esercizi, calcola quanto valgono quei sessanta giri di orologio per le casse dei titolari. «Per i 3.200 locali dell'intera provincia di Padova lo slittamento di un'ora del coprifuoco vale 2,5 milioni di euro a settimana e altri 1,7 milioni per l'allungamento fino a mezzanotte - spiega il segretario Filippo Segato - Lo spostamento comporterebbe anche un gettito erariale per lo Stato di circa mezzo milione di euro alla settimana composto da Iva e altre imposte».
GLI ESEMPI
In provincia di Padova sono attualmente 2.100 le attività provviste di plateatico che stanno lavorando con servizio al tavolo all'aperto. Naturalmente il calcolo dell'associazione sull'allungamento del coprifuoco varia in base alla tipologia di locale e al giorno della settimana. È ovvio che un ristorante di piazza dei Signori potrebbe incassare molto di più rispetto ad un piccolo bar di campagna. Per un bar un'ora in più di lavoro potrebbe portare mediamente dai 100 ai 180 euro in più in cassa mentre per un ristorante medio si va dai 200 ai 300 euro. Lo spostamento fino a mezzanotte porterebbe poi ulteriori entrate: dagli 80 ai 150 euro per un bar e dai 100 ai 200 euro per un ristorante.
PRIMA E DOPO
Un bar con tavolini all'aperto oggi riesce a fare mediamente tra il 30 e il 40% del fatturato che faceva prima dell'esplosione della pandemia. «Con un'ora in più a disposizione gli incassi salirebbero del 10 per cento, con un'ulteriore ora vedremmo un altro 10 per cento. Sarebbe in ogni caso difficile tornare fin da subito agli incassi pre-Covid perché per ora mancano la totalità dei servizi ai tavolini interni e le aperture dopo la mezzanotte» spiega Segato.
Per un locale senza plateatico, che oggi lavora solo con asporto e quindi mediamente il 20 per cento rispetto al pre-pandemia, lo spostamento di un'ora invece non incide. Calcoli analoghi per i ristoranti: ora quelli dotati di tavolini all'aperto sono al 30 per cento rispetto al 2019. Con un'ora in più a disposizione guadagneranno un 20% in più e un ulteriore 20% quando potranno salire fino a mezzanotte.
LA POSIZIONE
«Se consideriamo che in tutto il 2020 e in questa prima parte del 2021 sono arrivati nelle casse delle imprese di somministrazione di Padova e provincia soltanto 35 milioni di euro, e in una settimana di solo spostamento del coprifuoco si genererebbe un fatturato di oltre 4 milioni di euro - riflette il segretario dell'Appe - è chiaro quanto sia importante e fondamentale dare la possibilità alle imprese di tornare a lavorare quanto prima con un minimo di operatività. Ricordiamo che il coprifuoco alle 22 di fatto sta impedendo di lavorare alla quasi totalità di ristoranti, pizzerie, birrerie, locali serali, anche con spazi all'aperto, con tutti i riflessi negativi sulla possibilità di sopravvivenza delle imprese e, con esse, dei posti di lavoro».
Le notizie positive di ieri hanno portato qualche sorriso in più dietro i banconi. È un primo passo, dopo oltre un anno di stop and go. Per i brindisi più attesi, però, bisognerà attendere giugno e il vero ritorno ad una sorta di normalità.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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