L'ORGANIZZAZIONE
MONSELICE L'emergenza Coronavirus non stoppa la normale attività

Venerdì 28 Febbraio 2020
L'ORGANIZZAZIONE
MONSELICE L'emergenza Coronavirus non stoppa la normale attività sanitaria dell'Ulss6 Euganea. L'azienda sanitaria ha riorganizzato in altre sedi l'attività ambulatoriale che era prevista all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schaivonia. Chi aveva già una prenotazione per una prestazione ambulatoriale, con impegnativa del sistema sanitario nazionale, a partire da sabato 22 febbraio, viene avvisato il giorno prima della data prevista per la visita o esame attraverso un messaggio automatico. Il testo che viene trasmesso via sms recita così: «A causa emergenza sanitaria in corso, le prestazioni ambulatoriali previste per domani presso gli Ospedali Riuniti Padova Sud di Schiavonia sono sospese. Sarete ricontattati a breve per un nuovo appuntamento». A distanza di breve tempo, il paziente riceve una telefonata da un operatore che comunica la nuova data e la nuova sede. E se un utente, al momento della prenotazione, non ha rilasciato il proprio numero di cellulare? In tal caso scatta la telefonata dell'operatore al numero fisso, per la comunicazione della nuova data.
LE STRUTTURE
Quanto alle strutture in cui vengono spostate le attività laboratoriali, l'Ulss6 ricorda che, dal punto di vista logistico, sono stati potenziati gli ambulatori nei distretti di Montagnana e Conselve in cui vengono concentrate le visite, le ecografie e parte delle indagini radiologiche. Sono state aperte anche delle sedute straordinarie negli ospedali di Cittadella (da oggi munito di due grandi tende esterne) e Camposampiero, dove vengono fatte Tac e risonanze. Anche l'ospedale di Piove di Sacco si sta organizzando per riassorbire ulteriori attività ambulatoriali e radiologiche. Per quanto riguarda invece il ritiro dei referti radiologici eseguiti presso Schiavonia, avverrà nelle sedi distrettuali di Monselice, Este, Conselve e Montagnana, in base alla residenza dei pazienti, che verranno contattati telefonicamente. Infine, trasfusioni e donazioni di sangue vengono eseguite al distretto di Montagnana.
«Siamo certi che i nostri concittadini stiano comprendendo gli sforzi profusi dal Sistema sanitario veneto e padovano per continuare a erogare le prestazioni ambulatoriali pur in questo momento di emergenza, commenta il Direttore Generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - e li ringraziamo della collaborazione».
PORTE CHIUSE
Intanto l'ospedale di Schiavonia, seppure a porte chiuse, continua ad essere pienamente operativo. L'attività ferve al Laboratorio Analisi, automatizzato, sul cui nastro trasportatore continuano a scorrere le provette, anche nell'ordine di settemila al giorno, fino a sfiorare i 5 milioni di esami l'anno, per rispondere a 450 tipologie di test. Ci si continua però a interrogare su come si evolverà la situazione all'ospedale monselicense, dove continuano a restare numerosissimi pazienti. Le dimissioni dei ricoverati procedono infatti cautamente, al punto che molti parenti si interrogano sui tempi in cui potranno riabbracciare i propri cari, fra l'altro risultati negativi all'esame sul Coronavirus. Ad eccezione dei pazienti ricoverati nei reparti in cui erano passati i due primi affetti dal virus (ovvero Pronto Soccorso, Medicina, Geriatria e Rianimazione), che dovranno trascorrere in ospedale i 14 giorni di quarantena, tutti gli altri verranno progressivamente dimessi. Oggi a mezzogiorno ci sarà un incontro in città tra sindacati e Ulss6 Euganea, nel corso del quale verrà spiegata la situazione attuale.
Camilla Bovo
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