L'ORGANIZZAZIONE
CITTADELLA Nelle stesse ore in cui l'Alta Padovana si sveglia

Giovedì 4 Marzo 2021
L'ORGANIZZAZIONE
CITTADELLA Nelle stesse ore in cui l'Alta Padovana si sveglia con l'incubo della variante inglese, proprio a Cittadella partono le vaccinazioni degli insegnanti delle scuole pubbliche. Alcune centinaia tra docenti, bidelli e personale amministrativo ieri tra le 8.30 e le 17 si sono presentate al palasport per porgere il braccio e ricevere la prima dose del vaccino Astrazeneca. Il prossimo appuntamento è per sabato mattina alla Fiera di Padova, mentre oggi scatta la campagna vaccinale anche all'università.
LE MISURE
Intanto a tener banco è ovviamente la chiusura degli istituti. «Sono state adottate tutte le misure previste dalle linee guida della Regione e del Sisp, l'azione è avvenuta poi in sinergia con l'amministrazione comunale che ha risposto immediatamente alle nostre richieste, per prima la sanificazione». Così il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo di San Martino di Lupari Giorgio Michelazzo, da due anni alla guida della scuola che conta 1200 alunni, 140 professori e 60 non docenti, spiega come si è intervenuti dopo l'individuazione del cluster nella primaria della frazione di Campagnalta dove ci sono 101 alunni. Un unico caso nella scuola dell'infanzia che di alunni ne conta 71. Due le quinte della primaria Duca d'Aosta in didattica a distanza in via cautelativa, ma non per la variante inglese. «Certamente con la variante le misure di verifica si sono rafforzate. Il controllo sui positivi è quotidiano, l'azione è d'insieme partendo dall'autorità sanitaria che comunica al Comune e poi alla scuola come avvenuto martedì».
«Non ho avuto altre notizie dalle autorità sanitarie, la didattica a distanza continuerà fino a nuove disposizioni per tutti gli studenti - spiega Antonella Bianchini, dirigente del liceo Tito Lucrezio Caro di Cittadella - Salvaguardiamo così la formazione degli studenti. Domani (oggi per chi legge) la scuola riaprirà per il personale. E' rimasta chiusa fortunatamente per un giorno. Questo permette la continuità dell'attività amministrativa». L'istituto che conta oltre 1.200 alunni è rimasto chiuso a causa di due contagi da variante inglese anche se gli studenti positivi sono a casa da oltre una settimana.
LA TESTIMONIANZA
«E' stata una casualità, non c'è stata nessuna festa o altro evento, ma in qualche modo il contagio è stato immediato, ma non se n'è accorto nessuno perché i bambini sono tutti asintomatici e stanno bene - assicura una mamma di uno dei dodici bimbi in quarantena con la variante inglese - Ci siamo caduti dentro, nessuno di noi è uno sprovveduto. Stiamo attenti a rispettare le regole come pure i nostri figli che le hanno ben imparate. Certo la concentrazione è anomala, cerchiamo di capire anche noi come sia potuto succedere tutto questo ma non c'è stata nessuna superficialità. Attendiamo tra due giorni l'esito dei tamponi e che tutto questo finisca quanto prima».
M.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci