L'orco si nasconde tra familiari e amici: 4 femminicidi in un anno

Martedì 23 Novembre 2021
IL DRAMMA
PADOVA Uomini che uccidono le donne. Solo nel padovano in questi primi 11 mesi dell'anno sono stati tre i femminicidi: amiche, figlie, mogli, uccise da chi avrebbe dovuto amarle. Alessandra Zorzin, 21 anni, di Montecchio Maggiore assassinata da Marco Turrin, 39 anni, guardia giurata di Vigodarzere a settembre. Poi c'è stata la tremenda vicenda di Dorjana Cerqueni, assassinata dal padre Stellio, 88enne, mentre festeggiava con la famiglia il sui sessantesimo compleanno. Freddata fuori casa a Rubano da un colpo di pistola. Infine un caso diverso, ma sempre straziante: Natalina Milani, 81enne malata di Alzheimer viene soffocata nel sonno dal marito Ferruccio Bosello, 84 anni, che poi tenta di suicidarsi. Esattamente un anno fa, il 24 novembre 2020, veniva poi assassinata nel sonno Aycha El Abioui di 31 anni, madre di tre figli, dal marito Abdelfettah Jennati. Una pugnalata al cuore così potente da inchiodarla mortalmente al letto.
LA MOBILITAZIONE
Ma questi non sono che i casi più estremi. Senza dover arrivare al femminicidio, ci sono violenze fisiche, psicologiche, stupri, botte. Nella città di Padova l'anno scorso sono stati registrati 139 casi di atti persecutori (151 nel 2019), 172 episodi di maltrattamenti, rispetto ai 182 registrati nel 2019, e 46 violenze sessuali.
Ecco perché la Rete Provinciale delle Pari Opportunità aderisce alla campagna Un Posto Occupato. Questa la prima iniziativa di sensibilizzazione comune scelta dalla Rete e lanciata in occasione del 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne: sono 12 le realtà aderenti alla manifestazione.
La campagna si chiama Posto Occupato ed è nata nel 2013 per ricordare, simbolicamente, le donne che hanno perso la vita per mano di un uomo che le ha uccise per il fatto stesso di essere donne. Sono 12 perchè 12 sono stati i femminicidi compiuti in Veneto negli ultimi 12 mesi.
I DATI
Il Centro Veneto Progetti evidenzia: «I dati a disposizione dicono che dal 2010 ad oggi c'è stato un evidente calo degli omicidi volontari totali, ma non di quelli delle donne: se nel 2010 costituivano il 29% del totale, nel 2020 la percentuale sale al 41%. Il 2021, purtroppo, segue il trend degli anni precedenti con il 42% di omicidi di donne sul totale degli omicidi, 85% dei quali commessi in ambito familiare/affettivo. Solamente a partire da gennaio, i casi di femminicidio in ambito familiare e affettivo in Italia sono stati 86. Sebbene il numero sia fermo al 31 ottobre 2021, i dati del Viminale registrano già un aumento rispetto al 2020, che nello stesso periodo riportava 82 femminicidi. Una donna ogni 3 giorni» .
L'UNIVERSITÀ
Il Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università di Padova e Istat presenteranno domani alle 16.30 il report congiunto Istat e Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sugli effetti della pandemia sulla violenza di genere Nel contesto particolare creato dalla pandemia sono necessarie molte fonti di dati per capire cos'è accaduto durante l'emergenza sanitaria, rispetto alla violenza contro le donne. Molti studiosi hanno parlato di una emergenza nell'emergenza. Alle difficoltà delle donne che subiscono violenza si aggiungono, infatti, le criticità dei minori che vivono in situazioni di violenza e le difficoltà amplificate per i gruppi di popolazione particolarmente vulnerabili, come le donne straniere e disabili.
Marina Lucchin
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