L'operazione

Venerdì 24 Novembre 2017
L'ARRESTO
PADOVA In bella vista coltivava prodotti agricoli che metteva nella propria tavola, soprattutto fagioli.
Nascosta nelle serre sul retro, però, coltivava soprattutto marijuana. Molta, moltissima, tanto che l'odore della droga era arrivato ad espandersi fino alla strada.
E' partita da Agna ed è arrivata a Badia Polesine (Rovigo) l'indagine che ha portato i carabinieri a sequestrare 101,6 chili di sostanza, destinata soprattutto al mercato dei ragazzini nelle zone della Bassa Padovana, del Polesine e del Veneziano.
Gabriele Faccio, coltivatore agricolo di 46 anni residente con l'anziana madre a Badia Polesine, mercoledì è stato arrestato dai militari di Agna, coordinati dal maresciallo Giovanni Patisso, per i reati di produzione e detenzione di sostanza stupefacente, aggravati dall'ingente quantità di droga trovata.
L'uomo, incensurato, era noto in zona anche perché vendeva prodotti agricoli nel mercato locale. Viveva con l'anziana madre, ignara di tutto. Subito arrestato, Faccio è stato condotto nel carcere di Rovigo a disposizione del magistrato.
L'OPERAZIONE
L'attività investigativa, condotta dai militari della Compagnia di Piove di Sacco, ha portato i carabinieri a porre la lente d'ingrandimento su quella casa di Badia Polesine dove Faccio si occupava della piantagione, dell'essiccazione e del confezionamento della droga.
Dopo alcuni controlli preventivi, mercoledì i militari hanno messo a segno il blitz trovandosi di fronte un sistema molto organizzato che prevedeva ogni fase, dalla produzione alla preparazione delle dosi.
All'interno di serre create ad hoc, infatti, erano state installate lampade e apparati di ventilazione per la crescita delle piante, mentre accanto sono stati scoperti spazi per la coltivazione delle piante e sistemi per l'essiccazione della droga.
Faccio attendeva che la marijuana maturasse e seccasse, per poi confezionarla e collocarla in sacchi pronti ad essere immessi in un florido mercato nero. La droga era talmente tanta che, per sequestrarla, i carabinieri hanno dovuto utilizzare un furgone.
Al termine delle operazioni di perquisizione e di inventario, lunghe e dettagliate, i militari si sono portati via anche 7 piante di marijuana in fase di coltivazione, 2 impianti per la coltivazione al chiuso dello stupefacente (completi di piante e dispositivi per la ventilazione) e due bilance che venivano utilizzate per pesare la droga da mettere in vendita.
L'uomo ha reagito minimizzando il tutto, fingendo di non ricordarsi dove fosse nascosto lo stupefacente. Peccato, però, che la droga sia stata trovata ovunque.
I CLIENTI
I carabinieri sono convinti che quella marijuana fosse destinata ad assuntori di giovanissima età, residenti in un'area molto vasta che abbraccia ben tre provincie.
Stiamo parlando di una sostanza che, al dettaglio, viene venduta mediamente a 10 euro al grammo. Se fosse stata venduta tutta al dettaglio, quindi, la droga avrebbe potuto fruttare quasi un milione di euro.
Gabriele Pipia
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Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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