L'ISTITUTO
PADOVA Linee telefoniche in tilt, genitori in ansia e fibrillazione.

Sabato 18 Maggio 2019
L'ISTITUTO
PADOVA Linee telefoniche in tilt, genitori in ansia e fibrillazione. Per tutta la mattinata decine di genitori hanno tempestato di chiamate la segreteria dell'Istituto Ruzza per ricevere notizie sullo stato di salute dei figli. La vicepreside, le insegnanti e gli assistenti non si sono fermati un attimo. «E' proprio venerdì 17», ironizzano dalla portineria del complesso scolastico. Il passaparola, tra i genitori, non si è fatto attendere. Più di qualcuno, preoccupato per l'accaduto, si è recato direttamente a scuola per ricevere rassicurazioni. Altri, impegnati a lavoro, hanno telefonato al centralino chiedendo di parlare con la presidenza. Dal momento in cui sono arrivate le cinque ambulanze nel cortile della scuola, l'istituto è finito nel vortice del ciclone.
«Una mattinata difficile conferma Maria Teresa Di Risio, seconda vice preside Per fortuna nessuno si è fatto male seriamente. Sono state coinvolte le due classi seconde del corso di moda professionale, si parla di ragazzi e ragazze di circa 16 anni. Lo spray al peperoncino a quanto pare è stato spruzzato all'interno dello spogliatoio. Appena sono stati avvertiti i primi disturbi, le insegnanti hanno chiamato il 118. Il medico al telefono ci ha dato indicazioni precise, specificando che in quel momento non era il caso di allertare i genitori. Le alunne erano troppe e oltretutto non era chiaro in quale pronto soccorso sarebbero state portate».
LE PRECAUZIONI
Tutte le finestre delle aule dell'istituto sono state fatte chiudere, per evitare che la sostanza urticante entrasse nella struttura. La vice preside Lorenza Bianchini ha coordinato le attività, ricevendo anche i carabinieri. «Non è un episodio da sottovalutare aggiunge la professoressa Di Risio Poteva andare diversamente, con conseguenze ben peggiori. Stiamo ancora cercando di capire i motivi all'origine del gesto e soprattutto perché uno spray urticante è stato portato a scuola. Non appena sarà tutto più chiaro, prenderemo provvedimenti disciplinari. Nel triennio i nostri studenti seguono un corso di educazione alla sicurezza sui luoghi di lavoro per prepararsi all'alternanza scuola-lavoro. Nel corso dell'anno inoltre vengono svolte prove di evacuazione e ore formative sul tema».
ALL'USCITA
«La ragazza aveva lo spray nello zaino chiuso spiega un alunno di un'altra classe all'uscita da scuola Essendo una femmina, lo teneva per difesa personale. Credo che sia un suo diritto, di questi tempi non si sa mai. Capita di andare a prendere il bus o il treno la mattina presto o la sera, magari a volte ti trovi da solo. Il problema non è lei, ma chi si è appropriato dello spray e lo ha usato per altri scopi. Ho sentito che qualcuno ha aperto tutte le borse e rubato i soldi. Gli adulti ci dipingono sempre come sciocchi perché non si accorgono di cosa c'è dietro». Nelle classi le lezioni sono proseguite regolarmente. L'istituto organizzerà un momento di riflessione con tutti gli studenti sull'accaduto.
Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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