L'IRRUZIONE
CAMPODORO Notte di terrore a Campodoro: quattro banditi hanno malmenato,

Martedì 23 Luglio 2019
L'IRRUZIONE
CAMPODORO Notte di terrore a Campodoro: quattro banditi hanno malmenato, sequestrato e rapinato l'ex sindaco e assessore provinciale Erardo Garro e l'ex moglie Giuseppina Zoppelletto. I malviventi credevano che la bella villa che si affaccia su via del Municipio custodisse una cassaforte e molti preziosi, ma dopo averla messa a soqquadro, sono fuggiti con un misero bottino di mille euro in contanti. La banda di rapinatori, probabilmente professionisti, stranieri, con un accento dell'Est Europa, sono entrati in azione intorno alle 23.30 e se ne sono andati intorno all'1.30. Dopo un quarto d'ora gli ex coniugi, lui 71 anni, lei 69, sono riusciti a liberarsi e a chiamare i carabinieri che hanno eseguito i rilievi fino alle prime luci dell'alba.
LA DINAMICA
L'assalto è scattato mezzora prima della mezzanotte. Erardo Garro, molto noto in paese per la sua attività politica, specialmente negli anni Novanta, quando venne eletto sindaco e poi anche in consiglio provinciale, era andato nella casa dell'ex moglie per prendere dei documenti. I due sono separati, ma sono rimasti in ottimi rapporti, tanto che spesso il 71enne, che ora abita in un appartamento poco distante, a Camisano Vicentino, passa a controllare che la donna stia bene, specialmente da quando entrambi i loro figli hanno abbandonato la casa della mamma e sono andati a vivere altrove con la loro nuova famiglia. Così, anche domenica sera, l'uomo aveva deciso di fare un saluto all'ex moglie, approfittando per prendere delle carte che aveva lasciato lì dopo la separazione. E proprio in quel momento è scattato il blitz dei malviventi che avevano già cercato di forzare il cancello della villa. Garro stava entrando quando ha visto due banditi che armeggiavano sul cancello. Ha chiesto cosa stessero facendo e loro, di tutta risposta, l'hanno strattonato, obbligandolo ad aprire loro prima il cancello e poi anche la porta d'ingresso. Un paio di pugni al volto, per stroncare sul nascere la sua resistenza, quindi l'hanno immobilizzato assieme all'ex moglie, che nel frattempo era corsa a vedere cosa stesse succedendo, con delle fascette da elettricista strette ai polsi, legandoli in salotto. La donna non è stata maltrattata e le hanno anche portato dell'acqua per farla stare più tranquilla.
LA REFURTIVA
I malviventi probabilmente pensavano che la bella villa nascondesse dei preziosi tesori al suo interno. I banditi speravano che da qualche parte ci fosse una cassaforte. L'hanno chiesto più volte alla coppia, che invece ha assicurato loro che si stavano sbagliando. Incuranti di questo, i rapinatori hanno iniziato a rovistare ovunque, mandando all'aria il contenuto di armadi e cassetti, staccando dal muro i quadri, spostando addirittura armadi e altri mobili poggiati ai muri. Niente. Della cassaforte non c'era traccia. Così i banditi, dopo quasi due ore di irruzione, si sono dovuti accontentare di scappare con un bottino di mille euro in contanti, racimolati qua e là all'interno della casa. Una miseria rispetto a quello che probabilmente speravano di riuscire a portar via dalla villa.
LA FUGA
Rassegnati ormai al fatto che in quell'abitazione non ci fosse nulla di più prezioso, i malviventi sono scappati passando attraverso i campi - com'erano arrivati - dietro all'abitazione, in via Ceresone, tra la villa depredata e l'azienda Vetrocom Srl.
Data l'ora e la zona non troppo abitata, la loro fuga è passata inosservata, tanto che i vicini non si sono accorti assolutamente di nulla: si sono resi conto di quanto avvenuto solo alla mattina, quando hanno visto le auto dei carabinieri davanti all'abitazione al civico 51 e i militari che stavano compiendo i rilievi, nella speranza di trovare impronte o tracce biologiche che possano aiutare a dare nomi e volti alla banda.
Secondo le due vittime, i rapinatori non erano armati, ma si muovevano in modo rapido ed esperto, come professionisti. Completamente travisati con sciarpe e cappucci, i quattro malviventi hanno parlato pochissimo, ma dalle parole sentite, Garro e l'ex moglie pensano che probabilmente si tratti di stranieri provenienti dall'Est Europa.
Marina Lucchin
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