L'INTERVISTA
PADOVA «La differenza tra un sogno e un obiettivo? È semplicemente

Mercoledì 23 Ottobre 2019
L'INTERVISTA PADOVA «La differenza tra un sogno e un obiettivo? È semplicemente
L'INTERVISTA
PADOVA «La differenza tra un sogno e un obiettivo? È semplicemente una data». La celebre citazione appartiene a Walt Disney, ma ricalca alla perfezione lo spirito di Tommaso Gecchelin. Il fondatore di Next ha smesso da un bel po' di sognare. Ora i suoi sono diventati obiettivi concreti. Il primo è immediato e guarda già al 2020. Gli altri sono di più ampio respiro, ma vengono annunciati con la stessa identica determinazione.
Tommaso, cosa si aspetta dal prossimo anno?
«L'obiettivo guarda ai prossimi mesi, ed è mirato alla costruzione di un quarto prototipo. Per il 2020 mi attendo pure dei notevoli passi avanti nella sperimentazione sia a Padova che a Dubai».
Proiettiamoci avanti di cinque anni, al 2025.
«Mi aspetto che i nostri mezzi viaggino senza problemi e che venga fatta una produzione di massa, fornendo diverse città europee che decideranno di scommettere su di noi».
E se guardiamo ancora più in là, al 2030?
«Mi piace pensare che a quel punto, tra dieci anni, il nostro sistema sarà già completamente rodato e che nel frattempo la guida autonoma sarà diventata legale anche in Italia».
Lavora a questo progetto da diversi anni. Pensava di incontrare meno difficoltà?
«Da un certo punto di vista il percorso è stato sorprendente, prima in California e poi a Dubai. In Italia, invece, le difficoltà sono state addirittura più di quelle che ci aspettavamo. Per quanto ci sia l'interesse di tutti ai massimi livelli, ci sono sempre mille firme da mettere. La burocrazia frena lo sviluppo e so che molti altri giovani imprenditori si sono imbattuti negli stessi ostacoli che abbiamo affrontato noi».
Lo scorso 9 febbraio avete ricevuto al centro Paradigma la visita di Luigi Di Maio, all'epoca ministro dello Sviluppo economico. Quel giorno è servito?
«Moltissimo, il ministro ci ha fin da subito appoggiato e da quel giorno l'interesse nei nostri confronti è stato sicuramente esponenziale. Vengo invitato quasi quotidianamente a conferenze in giro per l'Italia e anche in giro per il mondo a parlare della nostra realtà».
È appena rientrato da Dubai, giusto?
«Sì, per perfezionare alcuni dettagli legati alla nostra presenza al prossimo Expo, dove i mezzi verranno usati per muoversi all'interno della grande area espositiva. Potrebbero anche essere utilizzati come navette che colleghino con l'aeroporto, ma su questo non abbiamo ancora certezza. Due settimane fa invece sono stato a Milano, ospite della Singularity University per parlare di futuro.
Cos'ha raccontato agli altri giovani aspiranti inventori e imprenditori?
«Il mio intervento è stato prima di quello di Federico Faggin, fisico vicentino che ha inventato il microchip: immaginate l'emozione. Lui ha parlato di intelligenza artificiale, io di mobilità».
Com'è il rapporto con il Comune di Padova?
«Buono, anche da parte dell'assessore Lorenzoni c'è stato subito grande interesse. Ma, al di là della volontà politica, i tempi lenti della pubblica amministrazione coinvolgono ogni ente».
Abbiamo parlato dei grandi obiettivi per i prossimi anni. Ne ha anche uno a breve termine?
«Sì, trovare uno sponsor principale, da utilizzare sul quarto prototipo che realizzeremo. Abbiamo già cinque sponsor sulla fiancata, ma cerchiamo altri finanziatori».
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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