L'INTERVISTA
PADOVA Il turismo culturale, dunque, sta diventando un volano per

Sabato 7 Dicembre 2019
L'INTERVISTA PADOVA Il turismo culturale, dunque, sta diventando un volano per
L'INTERVISTA
PADOVA Il turismo culturale, dunque, sta diventando un volano per l'economia padovana. Ma Andrea Colasio, titolare a palazzo Moroni proprio della delega alla Cultura, punta più in alto, cioè a 2 milioni di presenze annue. E per raggiungere il traguardo sta mettendo in atto una serie di iniziative.
Assessore, che cosa farà per aumentare l'affluenza a musei e monumenti?.
«Abbiamo lanciato l'iniziativa Natale al Museo, che prevede l'ingresso gratuito per chi abita in città o in provincia, per gli studenti, e per coloro che stanno facendo l'Erasmus. Fino al 6 gennaio, quindi, costoro non pagheranno per entrare ai Musei Civici agli Eremitani, a Palazzo Zuckermann, al Museo del Risorgimento e a Palazzo della Ragione. Ma siamo andati anche oltre: per chi visiterà uno di questi siti gratuiti, e presenterà poi il titolo d'accesso al Centro San Gaetano, avrà uno sconto per visitare la mostra su Belzoni, che potrà vedere al prezzo stracciato di 12 euro. Pochissimo per questa straordinaria rassegna che permette di scoprire un pezzo di storia padovana. Lo scorso anno il ticket gratuito ai Musei, a ridosso di Natale aveva richiamato 36mila visitatori».
Perchè sempre più gente sceglie Padova come meta turistica?
«Le statistiche vedono Padova al 31.posto nella classifica delle città turistiche. E, dopo avere superato Palermo, sta per fare lo stesso pure con Pisa, un'icona del turismo. In pratica, prima ancora di partire con l'Urbs Picta, sono più che raddoppiati arrivi e presenze, con un incremento del 118% in 14 anni. Molti sono i fattori che favoriscono il boom: in primis le grandi mostre internazionali; poi la crescita dell'offerta recettiva, comprese anche le proposte extra alberghiere. Inoltre, va detto che moltissimi dei visitatori sono stranieri, perché Padova si sta configurando anche all'estero come grande città d'arte, al pari di Verona e Genova, dietro ai giganti come Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Milano. Per questo ora la stiamo dotando di nuovi strumenti che favoriscano ulteriormente questo andamento».
Per esempio?
«Mi riferisco alla cartellonistica turistica, di cui in questi giorni è iniziata l'installazione, e che sarà pronta l'estate prossima. In aggiunta, stiamo predisponendo il nuovo portale multilingue per la destinazione turistica, dentro al quale vengono presentate offerte sì turistiche, ma anche sportive, culturali e congressistiche. All'interno del portale sarà possibile prenotare tutti i servizi. E poi dall'anno prossimo partirà la grande campagna mirata per l'Urbs Picta, con biglietto unico che potrebbe diluire le presenze, spalmandole nei vari siti: Battistero del Duomo, Oratorio di San Giorgio davanti al Santo, Castello Carrarese e Oratorio di San Michele. Nel giro di 5 anni molti di questi spazi faranno registrare numeri ancora più rilevanti».
Che margini ci sono di miglioramento?
«L'obiettivo è che nei prossimi 10 anni si arrivi a un milione di visitatori per il sistema museale cittadino e, di conseguenza, si porti a due milioni quello delle presenze turistiche. Già a ottobre 2020 la grande mostra dedicata a Van Gogh richiamerà almeno 350 mila persone. Tra l'altro sono soddisfatto che l'aver trasformato il Centro culturale di via Altinate in un luogo attrezzato per le rassegne internazionali, stia dando grandi risultati. E fra poco lo stesso faremo con gli Eremitani. E poi c'è il Salone, che finalmente viene considerato per quello che è, cioè un luogo magico, sede soltanto di grandi mostre, non certo di eventi estemporanei».
In questi giorni Fabrizio Magani è stato nominato soprintendente a Padova. Ha già un progetto da proporgli?
«Sì, lo vedrò in questi giorni assieme al sindaco e la prima proposta che gli farò sarà quella di aumentare da 25 a 30 il numero degli ingressi per fascia oraria all'interno della Cappella degli Scrovegni, in maniera da dare a un maggior numero di persone la possibilità di visitare questo luogo straordinario».
Nicoletta Cozza
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